Ferrari spegne l’impianto di trigenerazione a Maranello per puntare sulle rinnovabili
Ferrari ha deciso di spegnere l’impianto di trigenerazione nello stabilimento di Maranello, avviando un’importante transizione verso l’uso di fonti energetiche rinnovabili al posto del gas metano. La società ha dichiarato che l’energia elettrica sarà garantita, tra le varie soluzioni, anche dal potenziamento degli impianti fotovoltaici esistenti, con l’obiettivo di raggiungere una capacità di 10 megawatt di picco (MWp) entro il 2030, raddoppiando gli attuali 5 MWp.
Il trigeneratore a gas, operativo dal 2009 e capace di produrre energia elettrica, termica e frigorifera, è stato disattivato con tre mesi di anticipo rispetto ai piani iniziali. Questa mossa è in linea con il piano di decarbonizzazione presentato da Ferrari durante il Capital Markets Day del 2022, e permetterà di ridurre del 60% le emissioni di CO2 di Scopo 1 e 2 e del 70% il consumo di gas metano rispetto ai livelli precedenti.
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La Borsa di Tokyo ha concluso la giornata in positivo, con l’indice Nikkei in crescita dell’1,9%, trainato dai settori dell’industria pesante e dell’elettronica. Anche l’indice Topix ha mostrato un incremento dell’1,7%.
A settembre, l’indice PMI manifatturiero della zona euro è sceso a 45, toccando il livello più basso degli ultimi nove mesi. Questo dato, seppur migliore delle attese, segnala una contrazione dell’attività economica.
La compagnia petrolifera di stato di Abu Dhabi, ADNOC, ha concordato l’acquisto di Covestro, produttore chimico tedesco, per €14,7 mld.
Per Nagel, presidente della Bundesbank, gli acquisti futuri della Bce di bond governativi dovrebbero essere riservati a casi eccezionali