USA, aumento delle richieste di sussidio alla disoccupazione
Nella settimana conclusasi il 27 settembre, le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti hanno registrato un incremento inaspettato. Secondo i dati del Dipartimento del Lavoro, i “claims” sono saliti a 225.000 unità, superando le previsioni degli analisti che si aspettavano 222.000 richieste. Questo dato rappresenta un aumento di 4.000 unità rispetto ai 219.000 della settimana precedente, rivisti da un preliminare di 218.000.
La media delle ultime quattro settimane, considerata un indicatore più stabile delle condizioni del mercato del lavoro, si è attestata a 224.250 unità. Questo rappresenta una diminuzione di 750 unità rispetto al dato precedente di 225.000. Tale media è ritenuta più affidabile poiché attenua le fluttuazioni settimanali. Nella settimana del 20 settembre, inoltre, le richieste continuative di sussidio sono leggermente aumentate, raggiungendo 1.826.000 unità. Questo rappresenta un incremento di 1.000 unità rispetto alla settimana precedente, che era stata rivista a 1.827.000 da un preliminare di 1.834.000.
Breaking news
La Iata rivela un aumento dell’8,6% nella domanda di passeggeri ad agosto, con un incremento della capacità del 6,5% e un fattore di carico record dell’86,2%. Willie Walsh, direttore generale della Iata, avverte di una possibile crisi infrastrutturale se non si interviene per aumentare la capacità.
Amazon prevede di assumere 250.000 lavoratori per gestire la domanda durante la stagione natalizia, offrendo ruoli a tempo pieno, part-time e stagionali con benefit inclusi.
Amundi, leader nella gestione patrimoniale in Europa, ha stretto una collaborazione con il gruppo Sella per distribuire il fondo Amundi Partners Investindustrial Private Equity. Questo fondo, in linea con il regolamento Eltif 2.0, apre il private equity agli investitori retail e privati, tradizionalmente limitato agli istituzionali, con una soglia minima di 10.000 euro.
Le tensioni crescenti in Medioriente, con l’attesa di un possibile intervento di Israele in Iran, si riflettono sull’aumento dei prezzi del petrolio. Il Brent del Mare del Nord e il WTI statunitense registrano incrementi, mentre le scorte USA mostrano variazioni inattese.
