Società

PA: smart working più facile per i neoassunti statali

Grandi novità potrebbero arrivare per i dipendenti statali, specie per i neoassunti che potrebbero fruire maggiormente dello smart working. Obiettivo fermare la grande fuga dei lavoratori del Sud, che vengono assunti al Nord e che rinunciano al posto a causa dei costi del trasferimento. Questo uno dei punti che emerge dal confronto tra l’Aran (l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) e i sindacati sul rinnovo del contratto 2022/2024 per dipendenti pubblici. 

PA: come sarà lo smart working per i neo assunti

Lo smart working torna a essere centrale nelle discussioni della Pubblica Amministrazione italiana, dopo anni di limitazioni nonostante il successo durante la pandemia. Ora, il lavoro agile viene rivalutato non solo per attrarre giovani talenti, ma anche per trattenere i dipendenti più anziani, prossimi alla pensione, che hanno competenze preziose da trasferire ai nuovi assunti.

Una delle misure in discussione sul tavolo del confronto tra sindacati e amministrazioni per il rinnovo del contratto pubblico, riguarda l’adozione di politiche di welfare e l’accesso al lavoro a distanza, mirate a facilitare l’inserimento dei neoassunti. L’obiettivo è ridurre la tendenza dei vincitori di concorsi, in particolare chi risiede al Sud, a rinunciare a un posto pubblico in regioni del Nord, spesso a causa degli elevati costi della vita. Attraverso il lavoro a distanza, si cerca di limitare queste rinunce e affrontare il problema della carenza di personale nella PA.

Dalla gestione dell’età agli aumenti salariali: le novità in arrivo

Un altro tema trattato riguarda le politiche di gestione dell’età, con strumenti pensati per sostenere i dipendenti prossimi alla pensione. Tra le proposte, oltre al part-time, si discute anche del lavoro agile, che potrebbe facilitare il passaggio delle competenze alle nuove generazioni.

In termini di retribuzione, la bozza del nuovo contratto prevede aumenti tabellari variabili da 110 a 193 euro mensili, in base all’area di appartenenza. Rimangono 31 euro al mese per tredici mensilità, il cui utilizzo è ancora da decidere. Se destinati agli aumenti tabellari, gli incrementi potrebbero variare da 141 a 224 euro al mese, accelerando così la firma del nuovo contratto, possibilmente entro Natale.

Queste misure potrebbero dare un nuovo impulso alla modernizzazione della PA, rendendo il lavoro più attrattivo e flessibile, in particolare per giovani e dipendenti vicini alla pensione.

La disciplina del lavoro agile nella Pubblica Amministrazione

Nella Pubblica Amministrazione, il lavoro agile è gestito da accordi collettivi, ma sono possibili anche accordi individuali tra il dipendente e il dirigente. Questo è particolarmente importante per tutelare specifiche categorie di lavoratori, come i lavoratori fragili, ovvero coloro che, per motivi di salute, necessitano di maggiori tutele sul luogo di lavoro.

Per i lavoratori considerati fragili (ad esempio, persone con patologie croniche o disabilità), nella PA è possibile concordare modalità di lavoro agile attraverso accordi individuali con il proprio dirigente.