Cina, ecco il “bazooka” di Pechino: 70 miliardi dalla banca centrale per risollevare le Borse
La Cina gioca una nuova carta per risollevare i mercati azionari. In un contesto economico segnato dall’incertezza e dall’attesa per ulteriori interventi fiscali, la Banca Popolare Cinese (PBOC) ha annunciato un’iniziativa pesante: la creazione di un facility swap da 500 miliardi di yuan, equivalente a 70,6 miliardi di dollari, destinato a fornire liquidità al mercato. Un segnale chiaro di quanto Pechino sia pronta a sostenere le Borse locali con misure concrete, permettendo l’acquisto di azioni attraverso strumenti finanziari di vario tipo, dalle obbligazioni agli ETF azionari e azioni dell’indice CSI 300.
Il bazooka della Cina
In particolare, la banca centrale della Cina ha annunciato la creazione di un facility swap per fornire liquidità agli investitori istituzionali, al fine di acquistare azioni, nell’ambito di un pacchetto di stimoli per sostenere le borse locali. Questa mossa si inserisce nel corposo piano di finanziamenti pubblici che Pechino ha intrapreso di recente per risollevare il valore dell’equity ma anche della stessa economia locale.
Come si ottiene il credito
Il valore dello strumento è pari, come dicevamo, a 70,6 miliardi di dollari e potrà essere ampliato in futuro. Come garanzie per l’ottenimento del credito, potranno essere utilizzati diversi strumenti, fra cui obbligazioni, ETF azionari, azioni dell’indice CSI 300 e altri asset, secondo quanto affermato dalla PBOC.
L’attesa sulle mosse future
La mossa, che consente alla banca centrale cinese di innovare gli strumenti di politica monetaria, consentendo alle istituzioni finanziarie idonee di impegnare asset in cambio di liquidità, avviene attraverso l’istituzione del Securities, Funds and Insurance Companies Swap Facility (Sfisf), che ha lo scopo di aiutare lo sviluppo sano e stabile del mercato dei capitali. Gli investitori attendono ora una conferenza stampa del Ministro delle Finanze prevista sabato.