Economia

Milano accende i riflettori sull’export: al via gli Stati Generali tra innovazione e crescita

La capitale economica d’Italia diventa per due giorni l’epicentro del dibattito sull’export nazionale. Si apre oggi la sesta edizione degli Stati Generali dell’Export a Milano, nella maestosa Sala delle Otto Colonne di Palazzo Reale. Un evento ideato da Lorenzo Zurino, fondatore dell’Italian Export Forum, che ha ormai consolidato il suo ruolo di piattaforma privilegiata per discutere le sfide e le opportunità del commercio internazionale. Tra panel che spaziano dai settori del lusso alla logistica, la kermesse riunisce oltre 50 protagonisti del mondo imprenditoriale e istituzionale, con un focus su innovazione, sostenibilità e sviluppo economico. E ha visto partecipare come moderatore anche il nostro direttore Leopoldo Gasbarro.

Il programma ricco

Si presenta particolarmente ricco e variegato il programma della sesta edizione degli Stati Generali dell’Export, un evento ideato e promosso da Lorenzo Zurino, fondatore e presidente dell’Italian Export Forum (IEF). Lanciato nel 2018, il Forum è rapidamente diventato un punto di riferimento nazionale per il commercio estero, guadagnandosi il titolo di “Cernobbio dell’Export” grazie anche al sostegno delle istituzioni. Quest’anno, l’evento si tiene a Milano, oggi e domani, 11 e 12 ottobre, presso Palazzo Reale, nella prestigiosa e suggestiva Sala delle Otto Colonne. Durante le due giornate, i panel affronteranno temi chiave per l’economia italiana, toccando, fra gli altri, i settori del lusso, della meccanica, dell’agroalimentare e della logistica. “Sono molto emozionato di portare il Forum dell’Export nella splendida cornice di Palazzo Reale – ha dichiarato Lorenzo Zurino – Dal 2018 siamo cresciuti ogni anno, ampliando la nostra rete e la nostra missione. Ringrazio la città di Milano e gli assessori che hanno sostenuto l’iniziativa, così come tutti i relatori, oltre 50, che condivideranno competenze ed esperienze con i partecipanti”.

Gli ospiti principali

Tra i partecipanti, figure di rilievo dell’industria e delle istituzioni italiane, tra cui Giuseppe Caprotti, Mario Gasbarrino, Stefano Pontecorvo, Alessandro Decio e Oscar Farinetti. Diversi i nomi della diplomazia italiana, come Terracciano, Trombetta, De Luca, Monti, ed ancora le professioni con Grande Stevens, Gubitosi, fondi di investimento come Azimut, Venture Capital, TNT Project, banche come DESIO, BAPR, ExtraBanca, corpi intermedi come Coldiretti, Confagricoltura e top manager come Quadrino e Marini. Previsto anche un panel – “Women Doing Business”, moderato dall’avvocato Stefania Radoccia -, che vedrà protagoniste imprenditrici di successo come Giovanna Dossena. Particolare attenzione verrà riservata a Mediafriends, scelta come charity partner dell’edizione milanese, per il progetto che mira a coinvolgere i giovani alla scoperta della musica in modo libero e accessibile a tutti, “l’Orchestra Giovanile Quattro Ottavi”. Il lato filantropico culminerà sabato 12 ottobre con l’intervento di Enzo Manes, presidente della Fondazione Italia Sociale, che affronterà il tema della responsabilità sociale delle imprese.

Il peso della qualità

“Parlare di export italiano significa raccontare una storia di innovazione, di manifattura pregiata, di qualità dei prodotti, di resilienza e tenacia nello stare al passo con il mondo che cambia, sempre più difficile e compresso dalle crisi internazionali – ha affermato Emmanuel Conte, Assessore a Risorse Finanziarie, Economiche e Patrimoniali del Comune di Milano – Servono riforme di sistema per consentire a chi si affaccia sui mercati di continuare a brillare, di farlo nelle migliori condizioni. Servono le grandi aree metropolitane, come Milano, sempre più attrattive e protagoniste dello sviluppo, pronte a supportare il lavoro delle imprese attraverso piani infrastrutturali, culturali e digitali sotto il segno della sostenibilità. E serve operare nell’ambito di un’Unione Europea coesa e forte: l’eccellenza italiana senza l’Europa non riuscirà ad esprimere tutte le sue potenzialità sui mercati”.

Le opportunità future

“Gli Stati Generali dell’Export rappresentano un’importante opportunità per riflettere sulle sfide e le potenzialità del nostro commercio internazionale – ha affermato Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro di Milano – Milano, cuore economico e finanziario dell’Italia, gioca un ruolo cruciale nell’export grazie alla sua rete di imprese, innovazione e creatività. In particolare, la città è un polo di riferimento per la moda e il design, settori che contribuiscono in modo significativo all’immagine e alla competitività del made in Italy nel mondo. Inoltre, la posizione strategica della città e le infrastrutture logistiche all’avanguardia fanno di Milano un hub fondamentale per la distribuzione e il trasporto delle merci. In un momento di grandi sfide economiche e geopolitiche, è essenziale unire le forze per affrontare le difficoltà e individuare nuove opportunità di crescita. Collaborando tra istituzioni, aziende e operatori del settore, possiamo sviluppare strategie efficaci per sostenere le nostre imprese e promuovere la loro competitività sui mercati globali, garantendo così un avvenire ricco di opportunità per l’export italiano”.

La difesa del made in Italy

“Dobbiamo lavorare su quello che ci è arrivato – ha affermato sul palco l’imprenditore Oscar Farinetti – Cominciamo a far studiare i ragazzi sulle nostre vocazioni, siamo ereditando bellezza e siamo i più invidiati del mondo. La storia della difesa del made in Italy contro qualcuno è solo alla ricerca di consenso. La politica deve promuovere. I francesi ci invidiano perché gli altri ci imitano più che a loro. Basta uscire e lavorare. Noi abbiamo i più bravi tra la distribuzione al mondo. Ed è arrivato il momento di investire in Cina, con l’India non bisogna perdere tempo quindi ci concentriamo sui cinesi. Sono affini a noi, ci adorano, sembrano napoletani. Quindi adesso siamo noi a doverli copiare sull’auto elettrica per esempio, e non pensare ai dazi. Sono personalmente per il libero scambio”.