Tesla a -5,8% nel pre-market Usa dopo la presentazione del robotaxi
Accoglienza sottotono per il Robotaxi di Tesla. Ieri Elon Musk ha presentato alcuni prototipi di taxi autonomi, ma non ha fornito molti dettagli tecnici e ha sorvolato argomenti come la regolamentazione o se l’azienda possiederà e gestirà la propria flotta di Cybercabs.
Il Ceo si è limitato a svelare una berlina a due posti, dichiarando che la produzione potrebbe iniziare nel 2026 e che il veicolo potrebbe costare meno di $30,000.
Musk ha fatto un giro su uno di questi veicoli mentre si dirigeva sul palco dell’evento automobilistico a Burbank, California. Ha anche mostrato un concetto di Robovan dal look futuristico, che potrebbe trasportare fino a 20 persone, oltre a versioni aggiornate del robot umanoide di Tesla, chiamato Optimus.
La mancanza di specifiche ha fatto scendere le azioni Tesla del 5,8% nel pre-market di Wall Street. Le azioni erano salite quasi del 70% da metà aprile, in gran parte in anticipazione dell’evento sui robotaxi.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.