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Ceto medio negli Usa preoccupato per la sua situazione finanziaria

Si fa sempre più cupa la situazione economica delle famiglie del ceto medio negli States. L’ultimo rapporto Financial Security Monitor di Primerica per il terzo trimestre ha rilevato che il 55% delle famiglie medie valuta negativamente la propria situazione finanziaria personale, con un salto di 6 punti rispetto al sondaggio precedente.

“Per la prima volta da un anno a questa parte, la maggioranza delle famiglie a reddito medio ha un giudizio negativo sulle proprie finanze personali”, ha dichiarato Glenn Williams, ceo di Primerica. “In effetti, quest’ultimo rapporto rappresenta la valutazione negativa più alta che abbiamo registrato da quando abbiamo iniziato a condurre il sondaggio, esattamente quattro anni fa”.

Ceto medio sempre più pessimista sul futuro

Anche la visione dell’economia da parte delle famiglie del ceto medio è peggiorata negli ultimi tre mesi. Una maggioranza significativa, il 73%, ha dichiarato di avere una visione negativa della salute economica della nazione, con un aumento di un punto rispetto alla lettura precedente. I risultati indicano anche una crescente incertezza sull’economia, con il 34% che si dichiara incerto sulla direzione dell’economia, con un netto aumento di 15 punti rispetto allo scorso trimestre.

Il sondaggio ha preso in esame le famiglie con un reddito annuo compreso tra i 30.000 e i 130.000 dollari e il 40% degli intervistati ha citato l’inflazione come principale preoccupazione, con un aumento dell’8% rispetto al precedente sondaggio trimestrale.

Inflazione in cima alle preoccupazioni

Negli ultimi anni l’elevata inflazione sui beni di prima necessità, come cibo e gas, sta mettendo a dura prova i bilanci della maggior parte delle famiglie statunitensi. Nelle scorse settimane il Dipartimento del Lavoro Usa ha dichiarato che l’indice dei prezzi al consumo (CPI) è aumentato dello 0,2% a settembre rispetto al mese precedente e del 2,4% rispetto a un anno fa. Anno su anno, il dato mostra una variazione del 2,4%, rispetto al +2,3% del consensus e al 2,5% del mese precedente.

L’inflazione elevata ha creato gravi pressioni finanziarie per la maggior parte delle famiglie Usa, costrette a pagare di più per i beni di prima necessità come il cibo e l’affitto. Le impennate dei prezzi sono particolarmente devastanti per gli americani a basso reddito, perché tendono a spendere una parte maggiore del loro già esiguo stipendio per i beni di prima necessità e quindi hanno meno flessibilità per risparmiare.

“Le famiglie continuano ad indicare l’inflazione come la loro preoccupazione numero 1, e lo stress che ne deriva si riversa sulla preoccupazione di potersi permettere i beni di prima necessità come il cibo o la spesa, di andare dal medico e di gestire l’aumento del debito della carta di credito”, ha dichiarato Williams.

Anche la preoccupazione per il debito della carta di credito tra gli americani a medio reddito è in aumento. Il 44% ha dichiarato di essere più preoccupato per il debito della carta di credito rispetto a un anno fa, con un aumento del 9% rispetto allo scorso trimestre e il livello più alto di preoccupazione da quando la domanda è stata introdotta nel marzo 2023.

“I risultati del nostro sondaggio riflettono l’accumulo di stress finanziario che le famiglie a medio reddito stanno affrontando”, ha dichiarato Williams a Fox Business. “I recenti aumenti del costo della vita stanno rallentando e dobbiamo ricordare che molti sono rimasti indietro finanziariamente e si stanno ancora riprendendo”.