Economia

Bonus casa, neonati, cuneo fiscale, Irpef e pensioni: via libera alla manovra di bilancio 2025

Bonus casa, pensioni, bonus nuovi nati da 1000 euro, cuneo fiscale  e riforma Irpef fino al contributo da parte di banche e assicurazioni.  Via libera del Consiglio dei ministri alla Legge di bilancio 2025. Il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri, martedì 15 ottobre 2024, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027.

Inoltre, il Ministro Giorgetti ha illustrato il Documento programmatico di bilancio (DPB) che, conformemente a quanto previsto dalla normativa, sarà trasmesso al Parlamento e alla Commissione europea. Il disegno di legge di bilancio, in linea con l’approccio serio e responsabile dei provvedimenti economici approvati finora dal Governo, dispone interventi con effetti pari, in termini lordi, a circa 30 miliardi nel 2025, più di 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027.

“Tenuto conto del nuovo quadro di regole europee e del contesto economico, negativamente influenzato dall’incertezza globale connessa alla prosecuzione del conflitto russo-ucraino e al peggioramento della crisi in Medio Oriente” si legge nel comunicato stampa, “le misure contenute nel provvedimento si concentrano sulla riduzione della pressione fiscale e sul sostegno ai redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Sono previste, inoltre, risorse per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione, per il rifinanziamento del fondo sanitario nazionale e per sostenere le famiglie numerose e incentivare la natalità”.

Bonus casa al 50% solo sulla prima casa

Cambio epocale per il bonus ristrutturazione, la detrazione Irpef al 50% per lavori di recupero del proprio immobile. Dal 2025 secondo quanto prevede la manovra l’agevolazione al 50% sarà solo sull’abitazione principale, mentre per le seconde e terze case l’aliquota scenderà al 36% con limite massimo di spesa di 48mila euro per unità immobiliare.

Bonus nuovi nati da 1000 euro

La manovra supporta le famiglie con un nuovo bonus nascite, una “Carta per i nuovi nati” che riconosce 1.000 euro ai genitori con ISEE entro i 40 mila euro.

Inoltre si rifinanzia per il 2025 la carta “dedicata a te”, nella misura di 500 milioni e nel computo delle detrazioni si terrà conto del numero dei familiari a carico con il principio secondo cui più numerosi sono i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali.

Incentivi assunzioni al Sud

Capitolo lavoro, la legge di bilancio 2025 approvata dal Cdm proroga gli incentivi finalizzati all’occupazione dei giovani e delle lavoratrici nel Mezzogiorno, che saranno riconosciuti anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027.

Confermata inoltre la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella Zona economica speciale (ZES) e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica.

Confermata per il triennio 2025-2027 la tassazione al 5% per i premi di produttività entro i 3mila euro d’importo, per redditi fino a 80mila euro.

Fringe benefit raddoppiano per i neo assunti

I fringe benefit, ossia le somme erogate o rimborsate dal datore per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale oltre che le spese per l’affitto o il mutuo della prima casa, sono esentasse fino a 1000 euro per tutti dipendenti e 2mila euro per i lavoratori con figli fiscalmente a carico. Inoltre gli importi vengono maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri.

Taglio cuneo fiscale

La manovra inoltre rende strutturale il taglio del cuneo fiscale contributivo, una misura significativa per ridurre il costo del lavoro e aumentare il netto in busta paga dei lavoratori dipendenti. Questa misura prevede un taglio di 7 punti percentuali per le retribuzioni fino a 25.000 euro lordi annui e di 6 punti per le retribuzioni comprese tra 25.000 e 35.000 euro.

Riforma aliquote Irpef

Fulcro della manovra è anche la riforma delle aliquote Irpef, l’Imposta sul Reddito delle persone fisiche, prevedendone tre per altrettanti scaglioni di reddito:

  1. a) fino a 28.000 euro, 23 per cento;
  2. b) oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35 per cento;
  3. c) oltre 50.000 euro, 43 per cento.

Pensioni: dall’Ape sociale al Bonus Maroni

Rifinanziata anche la misura di anticipo pensionistico conosciuta come Ape Sociale e rivolta ai caregiver e lavoratori usuranti. Inoltre viene confermato il Bonus Maroni, una detassazione prevista per i lavoratori, privati e pubblici, che su base volontaria scelgano di rimanere a lavoro qualche anno in più posticipando l’arrivo della pensione.

Contributo banche e assicurazioni

La manovra sarà inoltre finanziata anche grazie ad un contributo pari a 3,5 miliardi di euro che arriverà da banche e assicurazioni.

Vittoria Lega. Previsti in manovra economica 3,5 miliardi da banche e assicurazioni da investire in Sanità, come la Lega ha sempre auspicato. Bene così”, il commento sui social di Matteo Salvini, mentre era in corso il Cdm.