Prezzi import-export USA in calo a settembre 2024
A settembre 2024 i prezzi import-export degli Stati Uniti hanno mostrato un calo significativo, segnalando un trend economico interessante da monitorare. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi delle importazioni hanno segnato una variazione negativa dello 0,4% su base mensile. Questo dato si discosta leggermente dal consensus che indicava un calo dello 0,3% e segue un aumento dello 0,2% registrato nel mese di agosto.
Su base annua i prezzi delle importazioni hanno registrato una lieve diminuzione dello 0,1%. Se si escludono le importazioni di petrolio, i prezzi hanno invece segnato un incremento dello 0,1% su mese e un aumento dell’1,8% su base annua. Questo suggerisce che, al netto della volatilità del mercato petrolifero, vi sia una certa stabilità nei prezzi importati. Per quanto riguarda le esportazioni, i prezzi hanno subito un decremento dello 0,7% rispetto al mese precedente, quando il calo era stato dello 0,9%, e si confrontano con un consensus dello 0,4%. Su base annua, il calo dei prezzi export è stato del 2,1%. Escludendo i prodotti agricoli, i prezzi all’esportazione hanno registrato un decremento dello 0,9% su base mensile e dell’1,8% su base annua.
Breaking news
Morgan Stanley ha riportato un significativo aumento dell’utile netto nel terzo trimestre del 2024, con un incremento del 32% rispetto all’anno precedente. I ricavi netti sono cresciuti del 16%, raggiungendo 15,4 miliardi di dollari, mentre l’utile per azione è salito a 1,88 dollari. Questi risultati riflettono una gestione efficace del capitale, con un Common Equity Tier 1 capital ratio del 15,1%.
Le richieste di mutui negli Stati Uniti hanno subito un significativo calo nella settimana terminata l’11 ottobre, con una diminuzione del 17% rispetto alla settimana precedente. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande hanno registrato una flessione, mentre i tassi sui mutui trentennali sono aumentati.
Airbus sta considerando di ridurre fino a 2.500 posti di lavoro nella divisione Difesa e Spazio, attualmente in difficoltà economiche. La decisione è frutto di discussioni in corso con i sindacati, mentre la divisione ha registrato un risultato operativo negativo nel primo semestre.
La Borsa di Tokyo ha registrato un netto calo, interrompendo una serie di quattro rialzi consecutivi. L’indice Nikkei è sceso dell’1,83%, con particolare pressione sui titoli tecnologici e del settore semiconduttori. Questo è avvenuto dopo l’allarme lanciato da ASML sulla crescita futura e le possibili restrizioni USA all’export di chip avanzati.