Economia

Italia sotto giudizio: arrivano le pagelle sul rating di S&P e Fitch

All’indomani del primo via libera alla manovra di bilancio 2025 del governo Meloni,  l’Italia è messa sotto giudizio dalle agenzie di rating. Sono attese per oggi le pagelle di S&P Global Ratings e Fitch riguardo il rating dell’Italia.  Le due agenzie esprimeranno i loro giudizi a mercati chiusi, con particolare attenzione alla sostenibilità dei conti pubblici e alla solidità dell’economia italiana.

E in un contesto internazionale caratterizzato da incertezze geopolitiche dovute a due conflitti in corso e tensioni commerciali, soprattutto tra Europa e Cina, le pagelle delle agenzie di rating saranno particolarmente rilevanti per stabilire la percezione della stabilità finanziaria del Paese.

Rating Italia: attesa per le pagelle di S&P e Fitch

S&P Global Ratings utilizza essenzialmente la stessa scala di giudizio di Fitch, classificando gerarchicamente i titoli e gli emittenti da AAA a D. Le obbligazioni investment grade sono quelle con un rating BBB o superiore, mentre le obbligazioni speculative o spazzatura sono quelle con un rating BB o inferiore. Attualmente, il giudizio sul debito italiano sia di S&P Global Ratings sia di Fitch è di “BBB” con outlook stabile, un livello che indica un debito di qualità medio-bassa ma ancora classificata come “investment grade”.

Gli analisti ritengono che, piuttosto che un miglioramento diretto del rating, nei giudizi imminenti che arriveranno oggi a mercati chiusi, ci siano maggiori probabilità di un aggiornamento dell’outlook a “positivo”. S&P Global, in particolare, potrebbe essere la prima a muoversi in tal senso. “Vediamo la possibilità di una lieve traiettoria al rialzo del rating. Come primo passo, è più probabile un passaggio a un outlook ‘positivo’, e S&P Global è forse la più propensa a muoversi per prima”, ha scritto Citi in una nota della scorsa settimana

Cosa valuteranno le agenzia di rating per l’Italia

In ogni caso, la capacità del governo italiano di mantenere la disciplina di bilancio e rispondere efficacemente alle sfide economiche e geopolitiche in corso sarà quindi cruciale per evitare eventuali peggioramenti del rating nei prossimi aggiornamenti. In particolare, le recenti misure del governo, come la riduzione della spesa pubblica e l’impegno a riportare il deficit sotto il 3% del PIL entro il 2026, potrebbero rappresentare elementi favorevoli.

A dirlo anche l’economista Carlo Cottarelli, ex senatore Pd, che al CorSera ha ammesso che “Giorgetti col sostegno della premier Meloni, ha dimostrato prudenza nella gestione dei conti pubblici e il piano presentato a Bruxelles è in linea con le nuove regole Ue.

Questo garantisce l’intervento della Bce in caso di attacco da parte dei mercati finanziari  (…)  Standard & Poor’s e Fitch sul rating dell’Italia, forse potrebbero anche migliorare l’Outlook”.

Il giudizio sul rating è molto importanti lato mercati. Il premio per detenere titoli di Stato italiani rispetto a quelli tedeschi, indicato dallo spread, si è ridotto a meno di 120 punti base, il livello più basso dal 2021.

“Notizie positive che arriveranno dalle agenzie di rating potrebbero incrementare ulteriormente l’interesse per le obbligazioni italiane, soprattutto da parte di investitori asiatici, contribuendo a un ulteriore restringimento dello spread”, così Fabio Belloni, economista senior presso HSBC.

Quando uscirà il rating di DBRS e Moody’s

Dopo i giudizi di S&P e Fitch, spetterà a Dbrs che pubblicherà la sua valutazione il 25 ottobre, mentre Moody’s è attesa per il 22 novembre. L’esito di questi giudizi sarà cruciale per comprendere come il mercato internazionale percepirà il rischio legato all’Italia e potrà influenzare il costo del debito pubblico e l’accesso ai mercati finanziari.