Piazza Affari chiude in calo, vendite sull’obbligazionario
Finale negativo per le borse europee, frenate da Wall Street. A Piazza Affari, Ftse Mib in calo dello 0,71% a 34.955,95 punti, con Mps (-2,7%), Stellantis (-2,1%) e Popolare di Sondrio (-2,1%) fra le peggiori. In rialzo invece i petroliferi Saipem (+1,3%) ed Eni (+1,1%) oltre ad Azimut (+1%).
Oltreoceano, l’S&P 500 rifiata dopo aver messo a segno la miglior striscia positiva del 2024 nelle scorse sedute, mentre in Cina la banca centrale ha decretato un nuovo taglio dei tassi per stimolare la crescita.
I mercati attendono nei prossimi giorni alcuni dati macro, tra cui gli indici Pmi, e le trimestrali (tra cui Tesla, Texas Instrument e Deutsche Bank) per valutare lo stato di salute dell’economia. Focus anche sulle parole di alcuni esponenti di Fed e Bce, che parteciperanno al forum annuale del FMI e della Banca Mondiale. Sullo sfondo rimangono le tensioni in Medio Oriente, che hanno spinto l’oro sui nuovi massimi e il petrolio in rialzo.
In forte rialzo i rendimenti sull’obbligazionario in Usa e in Europa. Il decennale italiano risale di 15 punti base al 3,51% e il benchmark tedesco al 2,28%, con lo spread Btp-Bund in area 123 punti base.
Fra le materie prime, il petrolio Brent si riavvicina a 74 dollari al barile mentre l’oro scambia a 2.720 dollari l’oncia dopo aver aggiornato i massimi storici. Sul Forex, cambio euro/dollaro in ribasso a 1,0825 e dollaro/yen oltre quota 150.
Breaking news
Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.