Chiusura flat a Piazza Affari, in luce Saipem
Finale poco mosso per le borse europee, mentre Wall Street avanza guidata dai tecnologici e da Tesla (+17%) dopo i conti. A Piazza Affari, il Ftse Mib chiude invariato a 34.698 punti, con Saipem (+4,6%) in vetta dopo i risultati e la revisione della guidance. Bene anche Brunello Cucinelli (+1,6%) e Stellantis (+1,5%), in calo Nexi (-2%) e Banco Bpm (-2%).
In giornata sono stati diffusi gli indici Pmi dell’eurozona, che hanno confermato la debolezza dell’attività economica della regione. Negli Usa, invece, le vendite di nuove case hanno superato le stime, le richieste iniziali di disoccupazione sono calate e gli indici Pmi hanno evidenziato una solida espansione.
Gli operatori continuano a valutare le trimestrali e a formulare ipotesi sulle prossime mosse delle banche centrali, mentre cresce l’attesa per le elezioni Usa e restano vivi i timori geopolitici in Medio Oriente.
Nel comparto obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae a 120 punti base, con il decennale italiano al 3,45% e il benchmark tedesco al 2,25%.
Fra le materie prime, il petrolio Brent resta sotto i 75 dollari al barile, mentre si continua ad attendere la rappresaglia di Israele contro l’Iran e gli Stati Uniti spingono per un cessate il fuoco a Gaza e in Libano. L’oro si riporta sopra i 2.730 dollari l’oncia dopo il record e la successiva discesa di ieri.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro oscilla in area 1,08 e il dollaro/yen scivola sotto la soglia di 152 yen per dollaro.
Breaking news
Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.