Si è tenuta a Monteleone21, il nuovo e innovativo centro polifunzionale Masi nel cuore della Valpolicella, la cerimonia di premiazione della 43esima edizione del Premio Masi, che dal 1981 porta in Valpolicella personalità nazionali e internazionali altamente rappresentative di civiltà e cultura. I cinque Premiati – l’imprenditore triestino Riccardo Illy, lo scultore vicentino Arcangelo Sassolino e l’attivista e scrittrice ambientalista Sara Segantin per il Premio Masi Civiltà Veneta; la produttrice toscana Donatella Cinelli Colombini per il Premio Internazionale Masi Civiltà del Vino; Fratel Gedovar Nazzari, Economo Generale dell’Opera Don Calabria, per il Grosso D’Oro Veneziano – hanno firmato la storica botte di Amarone nelle cantine Masi, simbolo del premio,
Fil rouge della 43 esima edizione del Premio Masi è “Il circolo virtuoso della Bellezza“, che sottolinea la ricerca dell’armonia e dell’umanesimo come contrappunto all’estrema e asettica forma della specializzazione e settorializzazione estreme in un mondo sempre più tecnologico. In altre parole: cercare e costruire Bellezza affinché l’uomo, con i suoi valori, bisogni e aspirazioni, possa mantenere una centralità di fronte al progresso e alla tecnica, pur riconoscendo che essi sono risorse irrinunciabili al servizio dell’umanità.
Premio Masi: il Circolo virtuoso della Bellezza secondo i cinque vincitori
Nell’occasione della firma i protagonisti hanno espresso cosa significhi per loro ricevere il prestigioso riconoscimento in questa edizione in nome de “Il Circolo virtuoso della Bellezza”. Tutti e cinque hanno infatti dimostrato nel loro operare come la ricerca e la creazione della Bellezza mantengano l’uomo al centro, con i suoi valori, bisogni e aspirazioni, anche a fronte del freddo progresso tecnologico:
Secondo Riccardo Illy (Premio Masi Civiltà Veneta): “Ringrazio la Fondazione per questo riconoscimento, che mi onora e che
sento particolarmente significativo, poiché i valori che esprime fanno parte della mia formazione e visione d’impresa. La ricerca
del “buono” e del “bello” ha da sempre ispirato la mia attività d’imprenditore; il Polo del Gusto, e Incantalia rappresentano un
punto di arrivo e il risultato di un viaggio appassionante nel sistema impresa del nostro Paese, ricco di idee innovative, famiglie
tenaci, invenzioni speciali, prodotti unici. Di questo viaggio, il Veneto, e tutto il Nord Est, è stato senz’altro un capitolo
fondamentale; è un territorio che conosco bene, soprattutto per quanto riguarda la capacità e creatività imprenditoriale, e di cui
ho avuto modo di scoprire e ammirare tante aziende splendide, dedicate, spesso da molte generazioni, alla ricerca del buono e del
bello. Grazie, quindi, per avere accolto il nostro progetto d’eccellenza come nuovo tassello di questa bellissima tradizione”.
Per Arcangelo Sassolino (Premio Masi Civiltà Veneta): “Ricevere il Premio Civiltà Veneta nell’ambito del prestigioso
Premio Masi è per me motivo di onore e soddisfazione. Questo riconoscimento, così strettamente legato alla mia terra d’origine,
mi riempie di orgoglio e mi conferma quanto importante sia mantenere un dialogo continuo tra cultura, tradizione, innovazione
e impresa. Le mie radici venete sono parte fondamentale della mia ricerca artistica, ho scelto di mantenere il mio studio nel
vicentino proprio per poter usufruire delle straordinarie eccellenze del nostro territorio. Credo fermamente che l’arte e l’impresa
possano collaborare per generare visioni nuove e creare linguaggi espressivi capaci di parlare al presente e al futuro”.
Sara Segantin (Premio Masi Civiltà Veneta) ha così commentato:
“Sono grata di ricevere questo premio e auspico che la mia presenza possa accompagnare un percorso concreto e misurabile verso un modello rigenerativo di fare cultura ed economia, qui e nel resto del Paese. Le sfide epocali di oggi ci impongono di camminare insieme, andando al di là di pregiudizi e superando le contraddizioni con responsabilità, trasparenza ed efficacia. Piena disponibilità per un cammino che ci porti a una reale innovazione produttiva e quindi culturale, basate su una relazione costruttiva e rispettosa fra noi e il mondo che ci circonda. Costruiamola nei fatti, sarà vera bellezza”.
Donatella Cinelli Colombini (Premio Internazionale Masi Civiltà del Vino): “Grazie alla Fondazione Masi
e alla sua Giuria che mi ha scelto e alla famiglia Boscaini per questo premio, che mi riempie di emozione e orgoglio. Sono
profondamente onorata e toccata nel ricevere il Premio Masi Civiltà del Vino, un riconoscimento che celebra il mio impegno per
l’enoturismo e per le donne del vino. In quest’anno in cui il Premio Masi è dedicato alla “Bellezza”, è fondamentale riflettere su
quanto l’armonia e l’integrità dei distretti vitivinicoli siano essenziali per l’immagine del vino e per lo sviluppo del turismo. Questa
riflessione ne ispira un’altra altrettanto importante: la necessità di preservare questa bellezza dall’overtourism, affinché possa
generare opportunità di sviluppo economico e tutela ambientale, sia per il presente che per il futuro”.Fratel Gedovar Nazzari – Economo Generale Opera Don Calabria (Grosso D’Oro Veneziano): “Siamo onorati di ricevere questo premio prestigioso da parte della Fondazione Masi, un premio nel quale riconosciamo motivazioni e ideali che sono in profonda sintonia con lo spirito del nostro Fondatore San Giovanni Calabria. Abbiamo appreso con piacere che il tema dell’edizione di quest’anno è focalizzato su bellezza, armonia e umanesimo. Si tratta di valori ai quali don Calabria attribuiva molta importanza e anche oggi cerchiamo di metterli al centro delle nostre attività sociali, educative, sanitarie e pastorali presenti in tutti e 5 i continenti. “Facciamo il bene che possiamo e quel poco procuriamo di farlo bene” amava ripetere il nostro fondatore ai suoi collaboratori. E ancora, diceva: “Tutti i nostri figlioli brillano della bellezza di Dio”. Con queste parole egli si riferiva agli orfani, ai poveri, agli ammalati, agli ultimi”.