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Amundi: raccolta netta a 2,9 mld di euro in linea con le stime

Amundi, il principale gestore patrimoniale europeo, ha registrato nel terzo trimestre una raccolta netta di 2,9 miliardi di euro, in linea con le attese degli analisti (2,3 miliardi di euro). Il totale degli asset under management (AUM) ha così raggiunto i 2.190 miliardi di euro, con un incremento dell’11,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nonostante il volume di raccolta netta sia stato inferiore rispetto ai trimestri precedenti, in parte a causa della perdita di un mandato significativo da parte di un cliente assicurativo europeo, la domanda per prodotti a basso rischio ha sostenuto i risultati complessivi di Amundi.

Amundi: raccolta netta in linea con le attese

Le operazioni in Asia e l’interesse per gli investimenti sicuri, in particolare attraverso ETF e ETC di medio e lungo termine, hanno portato un incremento netto di 7,8 miliardi di euro, bilanciando i deflussi nella gestione attiva che hanno toccato i 7,1 miliardi di euro, in particolare nei settori azionario e multi-asset.

Gli analisti avevano previsto afflussi netti medi di 2,3 miliardi di euro, e la domanda di investimenti sicuri, come ETF, ossia fondi negoziati in borsa (ETF) e gli exchange traded commodities (ETC) a medio-lungo termine, ha generato 7,8 miliardi di euro, compensando un deflusso di 7,1 miliardi di euro nella gestione attiva, specialmente nei prodotti azionari e multi-asset.

L’amministratore delegato Valerie Baudson ha evidenziato la crescita del segmento della gestione passiva e il contributo delle operazioni asiatiche, inclusa la joint venture in India, nella raccolta netta. Inoltre, il recente annuncio dell’acquisizione del ramo di gestione patrimoniale di AXA da parte di BNP Paribas, con Amundi tra i concorrenti iniziali, ha accresciuto l’interesse per possibili ulteriori fusioni nel settore.

Baudson ha dichiarato che Amundi rimane aperta a nuove acquisizioni purché soddisfino rigorosi criteri di ritorno sull’investimento.

Amundi: utile netto a +16,1%

Amundi, il più grande gestore patrimoniale europeo, ha concluso il terzo trimestre del 2024 con un utile netto rettificato di 337 milioni di euro, segnando una crescita del 16,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questa performance positiva riflette l’integrazione di Alpha Associates, acquisita all’inizio di aprile, che ha contribuito ai risultati del trimestre.

I ricavi netti rettificati di Amundi hanno raggiunto gli 862 milioni di euro, con un incremento del 10,5% rispetto al terzo trimestre dell’anno precedente.

“I risultati di Amundi nel terzo trimestre del 2024 dimostrano il nostro continuo progresso strategico e il potenziale di crescita continua – ha commentato il CEO Valérie Baudson – Il nostro utile netto del terzo trimestre di 337 milioni di euro è aumentato del +16% rispetto allo stesso periodo del 2023 e ha superato un miliardo di euro in 9 mesi. Gli asset in gestione hanno raggiunto un livello record di 2,2 trilioni di euro”.

“Siamo stati in grado di supportare i nostri clienti indipendentemente dal loro profilo e dalle loro esigenze, il che ha portato a un elevato livello di afflussi netti nelle nostre aree di sviluppo strategico, ovvero Asia, Distributori terzi ed ETF – ha aggiunto – Mettendo i clienti al centro della nostra strategia e continuando a sviluppare le aree di competenza che cercano principalmente di soddisfare le loro esigenze, siamo nella posizione ideale per cogliere le opportunità di crescita nel settore del risparmio”.