Lifestyle

Roma, dieci ristoranti da non perdere

Roma non ha bisogno di presentazioni, è una delle città più belle del mondo e forse quella con il maggior spessore cultural/architettonico. La capitale ha una “stratificazione” che parte dall’antichità e attraversa medioevo, rinascimento, età barocca, liberty e architettura fascista. Né Londra, né Parigi, né Vienna né Madrid hanno una comparabile ricchezza… E, a parte ciò, ha conservato una sua naturalezza e spontaneità rare a trovare. E poi c’è da dire che ottobre, le famose “ottobrate” romane, sono il momento migliore per goderla.

La CampanaVicolo della Campana 18, tel. 066875273 – http://www.ristorantelacampana.com/ 

In questa storica trattoria, poco lontana da piazza Navona, si concentra l’anima e lo spirito romano. Qui stanno seduti, uno accanto all’altro, l’operaio e il marchese, l’impiegato e l’imbianchino, il turista americano e la prostituta; e fra i vari commensali regna un misto fra armonia, naturalezza, indifferenza, rare a trovarsi. La cucina è quella italo-romana: carciofi alla giudea, supplì, pastasciutte, coda alla vaccinara. Il servizio è rapido ed efficiente.

Il Ferro e il FuocoVia Garibaldi 27, tel. 06588861

È un’altra Roma che si respira qui, una Roma rinascimentale, elegante, raffinata. Su un giardino pensile tra Trastevere e il Gianicolo, sembra di sentire ancora il profumo dell’incenso, e vedere le suore che sgranavano il rosario, passeggiando tra siepi di bosso e gardenie fiorite. Oggi c’è un ottimo ristorante che, in linea con l’atmosfera, vuole rileggere la cucina barocca in chiave moderna. Un’esperienza rara e di grande fascino.

 

 

 

PacificoLungo Tevere Arnaldo da Brescia 2, tel. 063207042 – https://wearepacifico.it/

È il gemello del pacifico milanese ma, mentre a Milano vi si respira un’aria giovanile/modaiola, qui l‘atmosfera è più pacata ed aristocratica. Sarà la location, in una bella villa umbertina, o la clientela, tra cui sono numerosi i diplomatici… La cucina peruviana-nikkei è analoga: ottima, leggera, fresca.

Nei bei saloni liberty o nel fresco giardino ai bordi della piscina, si gustano piatti come il carpaccio di tonno rosso o il ceviche Rosemary; gamberi rossi, polpo, calamari, cozze zucchine e leche de tigre al basilico.

Alle SerreVia Decio Filipponi 1, tel. 0683986929 – https://www.vivileserre.com/

Siamo a Roma o in Inghilterra? Già la definizione “Botanical garden restaurant” potrebbe trarre in inganno, ma poi basta guardare la meravigliosa vegetazione fatta di ulivi, alberi di fico e di pesche, arbusti mediterranei per rendersi conto che siamo in un meraviglioso giardino italiano nella zona di Monte Mario. Le Serre, che si trova all’interno degli splendidi giardini di Villa Blumenstihl, propone una cucina mediterraneo-internazionale come: le tagliatelle di castagne con funghi porcini, il tempura con ortaggi autunnali ed erbe spontanee o la créme brulé con vaniglia del Madagascar. Molto piacevole, ovviamente, pranzare all’aperto.

47 Circus Roof Garden, Via Luigi Petroselli 47, tel. 3480162378 – https://www.47circusroofgarden.com/

Se ancora non siete riusciti ad innamorarvi di Roma, salite all’ultimo piano del Boutique hotel Forty Seven: da qui, cenando, potrete scoprire un panorama unico: il lungotevere, la Bocca della Verità, il Circo Massimo sullo sfondo, il tempio di Ercole Vincitore e chi più ne ha più ne metta. L’atmosfera è romantico-elegante e la cucina mediterraneo-raffinata: battuto di pappa al pomodoro con avocado, cipolle rosse e cialde di olive nere, spigola al sale o filetto di manzo con maionese al wasabi, lemon curd.

 

481, Via Aurelia 481, tel. 0689478602 – carpegnapalace.it/ristorazione/

Il 481 trasmette immediatamente il senso di eleganza e raffinatezza; nell’ambito del bellissimo Carpegna Palace, poco lontano dal Vaticano, ha una splendida terrazza su cui è piacevolissimo pranzare nelle belle giornate che, a Roma, non sono rare. Il menù unisce semplicità e raffinatezza, nel rispetto della tradizione.

Fra i piatti: uova poché su crema di parmigiano con radicchio basato e lamelle di tartufo; suprema di tacchino affumicato alle castagne, polpo moscardino scottato ai due pomodori, olive e capperi.

Suggeriamo, prima di cena, di prendere un aperitivo nel bel bar, dall’atmosfera molto “british”, ma con l’accompagnamento di un sorriso tutto italiano. Ottimo e professionale il servizio.

Da EttaPiazza in Piscinula n.42/47. Tel 06 581 6249 – https://ostepercaso.com/da-etta/

Siamo in piazza in Piscinula, nel cuore di Trastevere ma lontani dalla movida e dal caos. Da Etta è un ritorno al passato che strizza l’occhio alla modernità. Un ambiente spazioso, pronto ad accogliere a tutte le ore, con un’atmosfera calda, grazie all’uso del legno, tra banconi e tavoli di diverse dimensioni, oggetti di recupero, mattoncini a vista. C’è anche uno bello spazio esterno. Da Etta si può andare a qualsiasi ora, ma è a cena che viene proposta una cucina romana curata e rivisitate, ma non troppo.

Piatti semplici ma buoni e invitanti: maritozzo fatto in casa con trippa alla romana e porro croccante; carciofo alla giudia con salsa di pecorino; tutte le paste della tradizione laziale e coda alla vaccinara “come una volta”. Presente anche ottimo pesce. Servizio simpatico ed efficiente.

Osteria 06, Via del Leoncino 38 , tel. 347 1692776 https://06osteria.com/

Nel “core de Roma” un’osteria dal “core” romano.

Già entrandoci ci si rende conto del tipo di cucina, servizio, ambiente: salumi appesi al soffitto, alle pareti quadri che riprendono fasi tipiche del dialetto romanesco, tovaglie a quadroni.

Qui gli amanti della cucina romana avranno l’occasione di gustare i piatti tipici della tradizione: spaghetti alla carbonara, cacio e pepe, bucatini all’amatriciana; e poi trippa, abbacchio scottadito, salsicce o polpette al sugo. Non possono mancare i carciofi alla romana. Ma, sorpresa, per chi fosse più esigente non mancano pesce, e crostacei freschi. I vini sono soprattutto quelli dei “castelli”.

Essenziale e veloce il servizio.

L’Osteria della TrippaVia Goffredo Mameli, 15/16. Tel. 06.4555 4475 – www.losteriadellatrippa.it

A Trastevere, nello storico rione nel cuore di Roma, non si può far a meno di andare all’Osteria della Trippa, uno degli indirizzi più vivaci di Roma grazie alla forte personalità, al suo design unico e alla sua  inconfondibile proposta enogastronomica: tutta la schiettezza dei piatti laziali e capitolini in uno dei quartieri più suggestivi della capitale.
Questa romanità è cuore e ispirazione del progetto che sta alla base di Osteria della Trippa. Del resto, il nome scelto dice molto della proposta gastronomica di questo ristorante, in cui la trippa e tutto il quinto quarto sono protagonisti di un menù tradizionale romano ma anche, laziale. Fra i piatti, ovviamente, spaghetti alla carbonara, cacio e pepe, amatriciana; e poi trippa alla romana; lesso con pomodori e, fra i dolci, zuppa inglese e tiramisù cremoso. Presenti anche le alternative vegetariane, come il “Quinto Quarto Vegetale” che è la degustazione vegetariana, un gioco di nomi anche qui, perché il cavolfiore diventa un cervello, l’uovo si trasforma in trippa e si arriva al secondo con “Polpette di pane, pecorino e limone con lattuga ripassata ed estratto di sedano” che è poi la rivisitazione della polpetta pane e cicoria, grande classico della cucina romana.

OssimoroVia del Gianicolo 3. Tel. 0692590207

Roma è splendida ed è quasi inutile ribadirlo; ma nasconde anche molti angoli segreti ed inattesi. Uno di questi è un bellissimo parco tra S. Pietro ed il Gianicolo. È qui che si trova Ossimoro, all’interno del parco. L’atmosfera è di classica eleganza con arredi che sono un piacevolissimo mix fra classico e moderno; e anche la cucina rispecchia questo piacevole abbinamento. I paccheri di Gragnano Cacio e Pepe e scorfano, il guanciale dell’Irpinia con salvia o il carciofo pecorino e mentuccia fanno parte della tradizione romana, ma il petto d’anatra foie gras e lamponi o le noci di capesante con parmigiano e uova di salmone sono senz’altro frutto di una intelligente creatività dello chef. Tempo permettendo, si cena all’aperto con vista piscina.