Warren Buffett, tramite la sua holding Berkshire Hathaway, continua a vendere azioni. Lo ha fatto anche nel terzo trimestre, periodo durante il quale, l’oracolo di Omaha, ha registrato una nuova impennata della liquidità, salita fino al record di 325,2 miliardi di dollari (dai 276.9 miliardi del secondo trimestre), 10 volte la riserva di 30 miliardi di dollari che Buffett si è impegnato a mantenere.
Le azioni nel mirino di Buffett
A finire nel mirino di Buffett, c’è stata ancora una volta la partecipazione in Apple che, pur confermandosi la maggiore partecipazione azionaria di Berkshire, ha segnato una flessione in termini di valore, passando dagli 84,2 miliardi di dollari del secondo trimestre ai 69,9 miliardi di dollari del terzo. Il che significa che la società ha ridotto la sua quota di circa il 25% (100 milioni di azioni).
Ma non si è fermato qui. Nello stesso periodo, il finanziere Usa si è disfatto di 36,1 miliardi di dollari di azioni, tra cui diversi miliardi di dollari di Bank of America mentre ha acquistato solo 1,5 miliardi di dollari.
Stop ai buyback
Il conglomerato con sede a Omaha, Nebraska, non ha inoltre effettuato alcun riacquisto di azioni per la prima volta dal secondo trimestre del 2018. L’attività di riacquisto era già rallentata all’inizio dell’anno, quando le azioni della Berkshire avevano superato il mercato generale, raggiungendo livelli record.
Nel secondo trimestre, il conglomerato ha riacquistato solo 345 milioni di dollari di azioni proprie, una cifra nettamente inferiore ai 2 miliardi di dollari riacquistati in ciascuno dei due trimestri precedenti.
La società dichiara che riacquisterà azioni quando il presidente Buffett “ritiene che il prezzo di riacquisto sia inferiore al valore intrinseco di Berkshire, determinato in modo prudente”.
Le azioni di classe A di Berkshire hanno guadagnato il 25% quest’anno, superando il rendimento dello S&P 500 del 20,1% su base annua. Nel terzo trimestre il conglomerato ha superato il traguardo di 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, toccando il massimo storico.
Cosa dicono gli analisti
“La Berkshire è una sorta di microcosmo dell’economia in generale”, ha dichiarato alla Reuters Cathy Seifert, analista presso la CFRA Research di New York. “L’accumulo di liquidità suggerisce una mentalità di ‘risk-off’ e gli investitori potrebbero preoccuparsi di cosa significhi per l’economia e i mercati”.
Dal 2016 Buffett non ha effettuato grandi acquisizioni, talvolta di intere società. Ma ora il vento è cambiato. Jim Shanahan, analista di Edward Jones, ha affermato che l’aumento della liquidità “fa sorgere il dubbio che Buffett pensi che i titoli siano sopravvalutati o che sia in arrivo una recessione economica, oppure che stia cercando di accumulare liquidità per una grande acquisizione”.
C’è poi la paura post-elettorale. E di una possibile impennata del deficit. Buffett ha di recente lasciato intendere il timore di un aumento della tassazione sulle plusvalenze per colmare il crescente disavanzo pubblico.
I conti
Per quanto riguarda i conti, Berkshire ha chiuso il terzo trimestre con utili per 26,25 miliardi di dollari (contro perdite per 12,77 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso, quando il calo dei prezzi azionari aveva ridotto il valore degli investimenti della conglomerata), un profitto operativo in calo del 6% a 10,09 miliardi, e una liquidità volata al record di 325,2 miliardi.
Per quanto riguarda i titoli, le azioni di classe A della Berkshire sono salite del 25% quest’anno oltre il 20% messo a segno dallo Standard & Poor’s 500.