Top Manager Reputation: Banca Generali, Gian Maria Mossa tra i primi 20 ceo in Italia
Gian Maria Mossa, amministratore delegato di Banca Generali, conferma il podio mantenendo il terzo posto per reputazione nel mondo delle banche in Italia dietro a Carlo Messina, a.d. di Intesa Sanpaolo e Andrea Orcel, numero uno di Unicredit, e il primo tra le banche reti. A decretarlo è Top Manager Reputation ottobre 2024, l’osservatorio permanente di Reputation Science sulla reputazione online dei vertici delle grandi aziende attive in Italia. Mossa, a partire da questo mese, entra nella top 20 dei ceo in Italia in classifica generale e si piazza in cima alla classifica delle banche private con un punteggio di 63.82.
Un salto di tre posizioni grazie alla spinta derivante dall’Opa Intermonte, i risultati di raccolta che confermano la leadership della Banca del Leone con le masse che hanno superato i 100 miliardi in anticipo sui target del piano strategico e le azioni rivolte alla comunità come i talk “ricette di innovazione” tenuti all’interno delle università italiane.
In generale, si legge in una nota, l’osservatorio rileva un ottobre decisamente caldo con i contenuti online sui top manager che continuano a crescere segno che i leader d’azienda hanno un ruolo e una voce sempre più rilevanti.
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Seduta prudente per le borse del Vecchio Continente, Piazza Affari si allinea. Focus sui conti di Nvidia in uscita stasera a mercati chiusi
Ford ha annunciato il taglio di 4.000 posti di lavoro in Europa, principalmente in Germania e Regno Unito, entro il 2027. La decisione è legata alla debolezza economica e alla domanda di auto elettriche inferiore alle aspettative. L’azienda sta anche adeguando la produzione dei nuovi modelli Explorer e Capri.
Wall Street apre in modo stabile con l’attenzione rivolta a Nvidia, che pubblicherà i risultati trimestrali. Gli investitori monitorano da vicino la domanda dei nuovi chip Blackwell per l’IA, mentre le tensioni geopolitiche continuano a influenzare i mercati.
Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono in aumento, con un incremento dell’1,7% nell’indice delle richieste di mutuo ipotecario nella settimana del 15 novembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano una crescita significativa, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90%.