Pmi eurozona sale a 50 punti a ottobre, meglio delle attese
L’indice Pmi composito dell’eurozona ha tenuto meglio del previsto nel mese di ottobre, grazie alla crescita del settore dei servizi che ha impedito alla regione di contrarsi per il secondo mese consecutivo.
L’indicatore composito di S&P Global è lievemente aumentato a 50 da 49,6 di settembre, raggiungendo il livello che separa la crescita dalla contrazione. La lettura preliminare del 24 ottobre aveva mostrato un valore di 49,7 punti, con un miglioramento inferiore e un valore al di sotto della soglia critica.
“L’espansione modesta del settore dei servizi è stata cruciale nel mantenere l’eurozona fuori dalla recessione,” ha dichiarato Cyrus de la Rubia, capo economista presso Hamburg Commercial Bank. “Siamo fiduciosi che i fornitori di servizi continueranno ad aumentare la loro attività, poiché l’inflazione più bassa e salari più alti significano un maggiore consumo privato.”
Breaking news
Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.