Bitcoin senza freni nel post-elezione Usa. La valuta digitale, emblema del rischio sui mercati, sta beneficiando della vittoria di Donald Trump alle ultime Presidenziali d’oltreoceano. Lo dimostra la serie ininterrotta di record infilati nell’ultima settimana. L’ultimo ieri, quando il bitcoin è arrivato ad un soffio dai 90.000 dollari, dopo aver superato gli 80.000 dollari appena un giorno prima.
Le ragioni dietro il rally
Dopo mesi di volatilità e incertezze legate a fattori macroeconomici e normativi, il mercato delle criptovalute sta dunque registrando una consistente impennata, portando molti asset digitali a nuovi massimi annuali. Dietro ci sono le promesse di Trump, che si è presentato nell’ultima campagna elettorale come un sostenitore del Bitcoin e di altre criptovalute. Tra le altre cose, ha dichiarato l’intenzione di creare una riserva strategica nazionale di Bitcoin e un advisory council dedicato, di incentivare il mining di Bitcoin negli USA e, solo pochi mesi fa, ha lanciato una piattaforma di criptovalute.
“Dopo la vittoria di Trump del 5 novembre, questa tendenza ha portato a un aumento del prezzo del Bitcoin, che ha raggiunto un nuovo massimo storico, in virtù del fatto che gli investitori si aspettano politiche più favorevoli alle criptovalute negli Stati Uniti. Tuttavia, resta da vedere in che misura questi annunci si tradurranno in misure concrete e quale impatto in un orizzonte più lungo” ha spiegato Luciano Serra, Country Manager Italia di Boerse Stuttgart Digital.
C’è da dire che l’euforia non si limita al Bitcoin ma investe tutto il mercato delle criptovalure. Ethereum, infatti, è andato oltre la soglia dei 3.300 dollari per la prima volta da agosto, con una crescita di circa il 30% nell’ultima settimana e anche le altcoin hanno performato bene nell’ultima settimana, con rialzi in alcuni casi superiori al 50%. Complessivamente, il mercato dei digital asset ha superato la soglia dei 2.800 miliardi di dollari.
“Indipendentemente dalle elezioni americane, il Bitcoin e le altre criptovalute stanno guadagnando sempre più terreno anche in Europa. Stiamo assistendo a una loro crescente accettazione da parte degli investitori retail e a un’accelerazione dell’adozione da parte degli investitori istituzionali” ha spiegato Sera, aggiungendo che il sistema finanziario internazionale va verso un aumento del volume degli scambi delle criptovalute nei prossimi anni, accompagnato da una loro sempre più ampia accettazione (anche nei pagamenti con circuiti come Visa, Mastercard e Paypal).
Bitcoin viaggia verso i $ 100 mila
Gli analisti e gli operatori concordano sul fatto che il rally è solo all’inizio. E che il prezzo del Bitcoin continui a registrare nuovi record, raggiungendo i 100.000 dollari entro la fine dell’anno.
“Il Bitcoin è ora in modalità di scoperta dei prezzi dopo aver sfondato i massimi storici nella prima mattinata di mercoledì scorso, quando è stata ufficialmente dichiarata la vittoria di Trump alle elezioni”, ha dichiarato Mike Colonnese, analista di H.C. Wainwright, in un’intervista alla CNBC. “È probabile che il forte sentimento positivo persista fino alla fine del 2024, quando vediamo i prezzi raggiungere la soglia delle sei cifre entro la fine di quest’anno”.
Sulla stessa linea Matt Hougan, chief investment officer di Bitwise Asset Management:
“Sembra che ci sia un vuoto d’aria tra i precedenti massimi storici [del bitcoin] intorno a 72.000 e 100.000 dollari. È difficile capire cosa potrebbe fermare lo slancio prima di raggiungere quel livello. Naturalmente non ci sono garanzie. Potremmo assistere a dei pullback, ma siamo in un nuovo ciclo di mercato delle criptovalute. Penso la tendenza sia ancora al rialzo.”
Investimento rischioso
Al di là dei recenti picchi, occorre ricordare che Bitcoin & co. restano investimenti fortemente rischiosi, alla luce della forte volatilità dei prezzi. Negli anni scorsi, si sono infatti alternate fasi di grandi euforia che hanno mandato in orbita le quotazioni a veri e propri crolli.
Al momento, secondo una ricerca dell’Osservatorio Blockchain & Web 3 del Politecnico di Milano, oltre 3,6 milioni di italiani dichiarano di possedere criptovalute. Un terzo le ha acquistate tramite piattaforme di scambio, il 17% con acquisto diretto.
Sul fronte fiscale intanto, in occasione della prossima approvazione della Legge di Bilancio 20025, si profila un aumento della tassazione sulle plusvalenze delle criptovalute dal 26% al 42%.