Investimenti

Social sempre più usati dagli investitori. Facebook per i Boomer e Instagram per la GenZ

I social network si confermano uno dei canali preferito per informarsi, e tra i giovani svetta Instagram anche per consigli di investimento. Così emerge dall’”Osservatorio Edufin Pictet AM 2024: Educare al futuro” di Pictet Asset Management secondo cui in generale, si riconferma una sempre maggiore centralità dei social network quali strumenti di informazione in modo trasversale rispetto al campione (investitori e non), a prescindere dalla generazione e dal patrimonio: WhatsApp, Facebook e Instagram (che cresce in modo significativo rispetto al 2022) i più usati, a cui seguono LinkedIn, Spotify e Tik Tok.

Social utilizzati per aggiornarsi con esperti: le differenze tra GenZ e Boomer

Tra gli strumenti utilizzati per informarsi, i social si confermano quale canale privilegiato e sempre più utilizzato, passando dal 27% del 2021 al 36% nel 2024, seguiti al secondo posto da eventi digitali, preferiti dal 24% degli intervistati. Prosegue invece al flessione di stampa e tv, come canali di informazione economica-finanziaria: se nel 2021 questi due fonti erano scelte dal 32% del campione, nel 2024 la percentuale è scesa al 18%.

Esistono divergenze tra generazioni che permangono anche nella scelta dei canali preferiti per ricerca di contenuti esclusivamente finanziari: tra i più giovani (GenY e GenZ) domina indiscusso Instagram sia per la ricerca di informazioni finanziarie che per consigli di investimento, mentre per i meno giovani (Boomer e GenX) se si tratta di chiedere consigli, circa il 50% del campione predilige LinkedIn o Facebook.

Complessivamente, prosegue la crescita della fiducia verso i social network; se nel 2021 solo il 2% del campione esprimeva fiducia nei social, nel 2024 è passata al 27%.  Davanti troviamo amici e conoscenti, che mantengono salda la prima posizione (49%) come referenti di fiducia per risparmio e investimenti.
Infine, guardando invece ai livelli di fiducia degli italiani nei confronti delle istituzioni e degli operatori del settore finanziario, scuola e istituzioni raccolgono la maggior parte delle preferenze. Un dato, quest’ultimo, che trova riscontro nell’inserimento dell’educazione finanziaria nelle scuole, apprezzata dal 58% del pubblico.

“Il progressivo e costante incremento dell’utilizzo e della fiducia per i canali social che emerge anche quest’anno dalla nostra ricerca ci impone una riflessione sulla produzione di contenuti sempre più targettizzati per tipologia di canale e generazione a cui ci si rivolgono. Innanzitutto, la sempre maggiore propensione a informarsi sui social network da parte di tutti permette sì da un lato una facile fruizione delle informazioni, ma dall’altro genera anche molto “rumore”, rendendo più difficoltoso individuare i contenuti di valore o distinguere fonti e professionisti affidabili, considerando che in questi format si ha a che fare con una comunicazione spesso molto sintetica e superficiale. Alla luce di ciò, sarebbe auspicabile un sempre maggior allineamento tra il mondo scuole e istituzioni, percepiti oggi come la fonte più affidabile dalla popolazione, e gli operatori del mondo finanziario al fine di creare contenuti ad hoc e “certificati” da declinare nelle forme che meglio si adattano ai diversi social e interlocutori finali” ha chiarito Daniele Cammilli di Pictet AM.