Finale Piazza Affari, Ftse Mib a -0,5%
Chiusura contrastata per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari in calo dello 0,5% a 34.191 punti. Ben intonata Generali (+4,8%) in scia ai risultati, con utili sopra le attese. In spolvero anche Mediobanca (+2,5%), principale azionista della compagnia assicurativa triestina, mentre arretrano Interpump (-2,5%) all’indomani della trimestrale, Campari (-2,7%), Prysmian (-3,3%) e Stm (-3,9%) in scia al crollo della statunitense Applied Materials.
Dall’agenda macro sono giunti i dati sulle vendite al dettaglio statunitensi, in aumento dello 0,4% su base mensile (consensus 0,3%) a ottobre. In calo dello 0,3% la produzione industriale, rispetto al -0,4% atteso dagli analisti.
Intanto, gli operatori hanno ridotto le scommesse su un taglio dei tassi della Fed a dicembre dopo le dichiarazioni di Powell sulla forza dell’economia americana, che giustifica un atteggiamento cauto della banca centrale nell’allentare la politica monetaria.
Tra gli eventi chiave della prossima settimana, la trimestrale di Nvidia e gli indici Pmi delle principali economie.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta in area 120 punti base, con il decennale italiano in discesa al 3,54% e il benchmark tedesco al 2,35%.
Fra le materie prime il petrolio Brent si mantiene in prossimità dei 72 dollari al barile mentre l’oro si attesta a 2.567 dollari l’oncia.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro resta a 1,055 e il dollaro/yen scende a quota 154,9 mentre fra le criptovalute il Bitcoin scambia a 89.500 dollari.
Breaking news
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.
A settembre, i prezzi all’importazione in Italia hanno registrato una diminuzione dello 0,7% su base mensile e dello 0,5% su base annua, principalmente a causa del calo dei prezzi dei prodotti energetici. L’Istat evidenzia questo nuovo trend di ribasso che si discosta dall’aumento dell’1% osservato ad agosto, rendendo evidente l’influenza dei mercati energetici sull’economia italiana.