Piazza Affari flat in apertura all’indomani della Bce
Avvio incolore per le borse del Vecchio Continente, all’indomani della riunione della Bce. A Piazza Affari, il Ftse Mib scambia poco sopra la parità (+0,15%) in area 34.900 punti, con Mps (+0,9%), Ferrari (+0,8%) e Iveco (+0,8%) positive mentre arretrano Moncler (-1,6%), Erg (-1,2%) e Amplifon (-1%).
In una giornata scarna di appuntamenti rilevanti, con i soli dati sulla produzione industriale dell’eurozona, il sentiment è parzialmente frenato dalla delusione per gli stimoli in Cina, mentre il dollaro si rafforza nei confronti delle altre valute dopo i tagli dei tassi in Europa, Svizzera e Canada, in vista della riunione della Fed di settimana prossima.
Ieri la Bce ha tagliato i tassi di 25 punti base, come da attese, indicando che potrebbe effettuare ulteriori tagli nei prossimi appuntamenti. I dati statunitensi pubblicati ieri hanno offerto una prospettiva confusa sullo stato dell’economia Usa, ma senza modificare le aspettative di una riduzione dei tassi di 25 bp la prossima settimana.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund viaggia a 111 punti base dopo il rialzo di ieri, con il decennale italiano tornato al 3,33% e il benchmark tedesco al 2,21%.
Fra le materie prime il petrolio Brent torna sopra i 73 dollari al barile, con l’attesa di sanzioni statunitensi più severe contro Iran e Russia a contrastare le persistenti preoccupazioni per un surplus globale nel 2025. L’oro scambia a 2.683 dollari l’oncia.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro scivola a 1,047 e il dollaro/yen si avvicina a 153. Fra le criptovalute, il Bitcoin oscilla intorno a 100.000 dollari.
Breaking news
Prysmian ha firmato un capacity reservation agreement di circa 250 milioni di euro con Transpower New Zealand
L’economia del Regno Unito ha registrato una contrazione per il secondo mese consecutivo in ottobre, in un contesto di aspettative negative legate al budget.
Ardian diventa il maggiore azionista dell’aeroporto di Heathrow con il completamento dell’acquisizione della quota del 22,6%
Si restringe il surplus commerciale della Germania a ottobre, con un calo maggiore del previsto per le esportazioni e una lieve discesa per le importazioni.