Economia

Bitcoin aggiorna i record, sfondato il tetto di $106 mila. Cosa cambierà nella tassazione

Nuovo record storico per il Bitcoin. Secondo Coin Metrics, ieri sera, 15 dicembre, il prezzo della criptovaluta di punta è salito di oltre il 4% a 105.207,00 dollari, dopo aver toccato il un nuovo record di 106.509 dollari. In forte aumento anche Ether (+4%), salito appena sotto il livello chiave di 4.000 dollari. Dal giorno delle elezioni Usa, lo scorso 2 novembre, la valuta digitale ha segnato un aumento del 50% (+145% da inizio anno).

Cosa c’è dietro la nuova fiammata

Il rally del Bitcoin arriva a pochi giorno dall’atteso taglio dei tassi di interesse Usa. Gli investitori si aspettano che la Fed riduca i tassi di interesse durante la riunione politica di due giorni, che si concluderà mercoledì 18 dicembre. Il mercato prevede attualmente una probabilità del 96% di un taglio di 25 punti base. Si tratta di un evento positivo per il prezzo del bitcoin, che spesso viene scambiato come un titolo tecnologico e, quindi, beneficia di tassi di interesse più bassi.

Ad innescare l’ultima ondata di acquisti hanno contribuito anche le ultime dichiarazioni del Presidente Usa eletto Donald Trump, il quale dichiarato di voler creare una riserva strategica di Bitcoin negli Stati Uniti simile alle riserve petrolifere. Ad oggi si stima anche il governo USA possieda quasi 200.000 Bitcoin a seguito dei sequestri del Dipartimento di Giustizia per le frodi finanziarie.

Infine, il mercato beneficia anche del recente annuncio che MicroStrategy, investitore aggressivo nel mercato delle criptovalute ed al momento è anche il più grande detentore di Bitcoin, verrà aggiunta all’indice Nasdaq-100, a seguito della modifica del paniere che entrerà in vigore lunedì 23 dicembre.

Tassazione bitcoin, cosa cambia nel 2025

Mentre la regina delle criptovalute aggiorna i massimi storici, il Governo Meloni ha fatto un passo indietro circa la possibilità di inserire nella Legge di Bilancio 2025 un aumento della tassazione per le plusvalenze da criptovalute dal 26% al 42%. Grazie a un emendamento in fase di approvazione, si prevede che l’aliquota rimanga al 26% per il 2025 e aumenti solo al 33% a partire dal 2026. In ogni caso, il possesso di criptovalute deve essere dichiarato nella dichiarazione dei redditi annuale. Gli investitori sono tenuti a indicare le loro cripto-attività nel quadro RW del modello Redditi persone fisiche o nel quadro W del modello 730, anche se non hanno realizzato guadagni1
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