Società

Consob: crescita a due cifre degli utili banche e società non finanziarie quotate in Borsa

Un primo semestre da incorniciare quello 2024 per le banche e le società non finanziarie quotate in Borsa a Milano. Al 30 giugno scorso i risultati sono saliti su base annua rispettivamente dell’11% a 14,9 miliardi di euro e del 20,3% a 15,7 miliardi di euro. Così emerge dall’ultimo Bollettino statistico della Consob, che ha focalizzato l’andamento degli emittenti di diritto italiano quotati o negoziati a Milano nel corso del primo semestre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023.

Le società quotate italiane nel primo semestre 2024 secondo la Consob

Complessivamente i dati snocciolati dall’Autorithy guidata da Paolo Savona evidenziano una ripresa sostenuta in alcuni settori del mercato azionario italiano, mentre altri mostrano criticità da monitorare nei prossimi mesi. Se da una parte i risultati su base netta sono saliti, dall’altra sono in calo i profitti delle compagnie assicurative quotate che segnano una flessione del 3% a 2,9 miliardi di euro.

Tuttavia, malgrado la flessione generale dei fatturati, registrata tra gennaio e giugno di quest’anno, le imprese non finanziarie sono riuscite, grazie alla riduzione dei costi operativi, a migliorare la redditività e ad accrescere il proprio patrimonio netto, salito a 258,5 miliardi di euro al 30 giugno con un incremento del 3% rispetto al 31 dicembre precedente. Un dato che, a detta della Consob, evidenzia una buona capacità di resilienza del settore in un contesto macro-economico europeo in deterioramento.

Banche: migliorano indici di redditività, efficienza e solidità

Segnali positivi arrivano anche dal settore bancario, che nel primo semestre ha visto migliorare gli indici di redditività, di efficienza e di solidità patrimoniale. Sostanzialmente stabile il patrimonio netto degli istituti di credito quotati, attestatosi a 192,3 miliardi di euro al 30 giugno contro i 191,7 del 31 dicembre 2023. Infine il settore assicurativo risente  di un aumento dei costi legati ai sinistri e alle spese che hanno superato i maggiori ricavi da attività operative.

In tal caso, gli indici di redditività del settore mostrano il segno più grazie, tra l’altro, ad una migliore efficienza nella gestione del portafoglio investimenti, mentre sembra consolidarsi la capacità di resistenza al rischio di shock esterni.  Invariato a 41 miliardi di euro invece il patrimonio netto in linea con il dato di fine 2023. Infine il Bollettino della Consob rivela per le Pmi negoziate su Egm un peggioramento delle attività non operative e finanziarie, una pressione sui margini e un rallentamento della generazione di utili, ma riescono tuttavia a mantenere una buona gestione dell’indebitamento.