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Usa: fallimenti aziendali in crescita al ritmo più alto dal 2010

I fallimenti societari statunitensi hanno raggiunto il livello più alto dall’indomani della crisi finanziaria globale, a causa dell’aumento dei tassi d’interesse e dell’indebolimento della domanda dei consumatori che hanno messo al tappeto i gruppi in difficoltà. Lo scrive il Financial Times, citando i dati di S&P Global Market Intelligence, secondo cui almeno 686 società statunitensi hanno presentato istanza di fallimento nel 2024, con un aumento di circa l’8% rispetto al 2023 e un incremento superiore a quello registrato nel 2010 (828).

Anche le manovre extragiudiziali per evitare il fallimento sono aumentate lo scorso anno, superando i fallimenti di circa due a uno, secondo Fitch Ratings. Di conseguenza, i finanziatori con almeno 100 milioni di dollari di debito aggregato hanno registrato i tassi di recupero più bassi almeno dal 2016.

“Nel biennio 2021 e 2022, quando il costo del denaro era molto più basso a causa del programma di riduzione dei tassi della Fed, sono stati registrati solo 777 fallimenti. Questa cifra è balzata a 636 nel 2023 e ha continuato a salire l’anno scorso, anche se i tassi hanno iniziato a scendere alla fine del 2024” si legge nell’articolo del Financial Times, che spiega come secondo i dati di S&P, almeno 30 delle società che hanno presentato istanza di fallimento lo scorso anno avevano un passivo di almeno 1 miliardo di dollari al momento dell’istanza.