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BORSA DI NEW YORK IN CERCA DI SPUNTI RIALZISTI

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Avvio in progresso per la borsa Usa che riesce a liberarsi delle debolezza mostrata nel preborsa grazie agli ultimi aggiornamento giunti dal comparto del lavoro. Nei minuti iniziali il Dow Jones guadagna lo 0.26% a 12796, l’S&P500 lo 0.22% a 1382, il Nasdaq avanza dello 0.11% a 2407.

A permettere il recupero dei contratti poco prima dell’apertura e’ stato il buon dato giunto dal fronte macro che ha evidenziato un sensibile calo delle richieste di sussidio da parte dei disoccupati nell’ultima settimana, riducendo i timori circa l’impatto della recessione sull’economia a stelle e strisce.

Grande attenzione continua comunque ad essere polarizzata dalla stagione degli utili. C’e’ un forte interesse sui numeri del colosso informarmatico Micorsoft (MSFT) (che verranno diffusi dopo la chiusura delle borse), in seguito al deludente outlook offerto ieri sera da Apple (AAPL). La societa’ di Steve Jobs ha infatti ritoccato al ribasso le stime sui margini di profitto in segno di un possibile rallentamento delle vendite, in controtendenza con quanto atteso dagli analisti.

A contribuire alla debolezza iniziale sono anche le cattive previsioni annunciate nell’after hour di ieri sera da Amazon.com (AMZN) e Starbucks (SBUX). Il colosso retail online ha anch’esso annunciato un restringimento dei margini per l’intero 2008, causando un tonfo del titolo superiore al 6%. La catena di coffee-shop americani, infine, ha ridotto le stime sui profitti citando un sensibile calo della spesa dei consumatori Usa: il titolo arretra di oltre l’11% nel preborsa.

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“Il timore e’ che gli elevati prezzi energetici e il rincaro dei generi alimentari possano inficiare pesantemente sul portafoglio delle famiglie americane. Cio’ avrebbe senza dubbio delle ramificazioni sui profitti aziendali” ha affermato Andre Bakhos, presidente di Princeton Financial Group.

Utile netto in progresso e ricavi migliori delle attese invece per il colosso delle bibite Pepsico (PEP), acerrimo rivale di Coca-Cola (KO), cosi’ come per l’azienda auto Ford (F) il cui titolo sale del 5% circa nelle contrattazioni del pre-market grazie alle robuste vendite riportate in Europa e nell’America Latina.

Restando in ambito di utili, vendite sul colosso della telefonia mobile Motorola (MOT) che ha riportato una perdita di $194 milioni, bene invece la conglomerata industriale 3M che, nonostante un calo dei profitti, e’ riuscita comunqu a battere le attese del mercato.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio sta cedendo terreno. I futures con consegna giugno segnano un calo di $2.30 a $116.00 al barile. Sul valutario, euro nuovamente in flessione rispetto al dollaro a quota 1.5708. Arretra di $11.50 l’oro a $987.50 l’oncia. In calo infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.78%.

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