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WALL STREET PARTE BENE IN ATTESA DELLA FED

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Avvio di sessione in modesto rialzo per l’azionario americano (controlla la performance in tempo reale). Ad offrire una ventata di ottimismo nel preborsa e’ stato il rilascio del dato preliminare sul Prodotto Interno Lordo del primo trimestre che ha evidenziato una crescita leggermente migliore delle attese. Particolarmente positiva la componente del deflatore, un indicatore delle pressioni inflazionistiche, avanzato in misura inferiore al consensus.

Il focus principale degli operatori continuera’ comunque ad essere rivolto all’evento principale della giornata, ovvero la comunicazione della Fed sui tassi d’interesse. Gli analisti stimano un taglio del costo del denaro di un quarto di punto percentuale: cio’ porterebbe i fed funds al 2%.

Oltre alla decisione, sara’ particolarmente importante anche il documento ufficiale che indichera’ la continuazione della politica espansiva o uno stop al taglio dei tassi. Data la recente impennata dell’inflazione e l’ulteriore indebolimento del dollaro non e’ da escludere infatti che la Fed decida di confermare i tassi al nuovo livello nei prossimi mesi.

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Spunti positivi sono emersi dal mercato del lavoro, in calendario e’ ancora presente il dato sul comparto manifatturiero dell’area di Chicago.

Sul fronte societario, la banca d’affari Citigroup (C) ha annunciato ieri sera, dopo la chiusura, la vendita di un pacchetto di titoli per un valore di $3 miliardi con l’intento di migliorare il livello dei capitali. Tra le aziende che hanno diffuso le trimestrali in mattinata, sorpresa da General Motors (GM) che ha riportato una perdita inferiore alle attese: il titolo e’ schizzato di oltre il 5%. Risultati migliori delle attese anche per il colosso dei prodotti di largo consumo Procter & Gamble (PG).

Sugli altri mercati, nel comparto energetico e’ in recupero il petrolio. I futures con consegna giugno segnano un rialzo di $0.94 a $116.57 al barile. Alle 16:30 ora italiana saranno diffusi i dati settimanali sulle scorte. Sul valutario, euro in leggera flessione rispetto al dollaro a quota 1.5560. Arretra di $1.10 l’oro a $875.70 l’oncia. In progresso infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.80%.

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