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LA STRIZZATA CONTINUA

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(WSI) – In settimana in area Euro avremo la pubblicazione dei dati preliminari del Pil del primo trimestre che potrebbero evidenziare una crescita, seppure in lieve rallentamento, ma ancora robusta. Attesi anche i dati finali sui prezzi al consumo di aprile, che dovrebbero confermare il dato preliminare ovvero al di sotto del picco del 3,6% di marzo. Negli Usa in settimana sono attesi gli importanti dati sulle vendite al dettaglio ed i prezzi al consumo di aprile.

Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi sulla scia del calo dei listini azionari. Il differenziale sul 2-10 anni è sceso a 29 pb dai 32 di giovedì, mentre è tornato ad allargarsi lo spread sul decennale Italia-Germania e Grecia-Germania saliti a 54pb e 59 pb. Sul monetario invece il tasso Euribor è rimasto fermo, così come lo spread con l’Eonia swap, in attesa da parte degli operatori di nuovi sviluppi sullo scenario di politica monetaria e di risoluzione della crisi finanziaria.

La Bce nel suo ultimo rapporto sul credito bancario ha evidenziato un inasprimento delle condizioni creditizie che interessa soprattutto le grandi banche. Gli istituti inoltre hanno registrato un ulteriore restringimento del credito concesso alle famiglie per l’acquisto di case. Intanto Liikanen, membro del direttivo Bce, ha dichiarato che il rallentamento della crescita statunitense impatterà anche sull’Europa, ma non si potrà parlare di recessione.

Per oggi non sono attesi dati di rilievo, con gli operatori che resteranno in attesa dei dati sulla crescita del primo trimestre. Negli Usa tassi di mercato sostanzialmente stabili in un contesto in cui l’attenzione degli operatori è tornata sul tema delle possibili ulteriori svalutazioni di bilancio dopo l’annuncio dell’aumento di capitale di circa 13Mld$ del primo assicuratore mondiale rappresentato da AIG e dall’altro, le indiscrezioni di stampa secondo cui HSBC starebbe per effettuare un accantonamento di circa 5Mld$ a causa di perdite su mutui.

Nel frattempo Citigroup ha annunciato un mega piano di disinvestimento del proprio attivo per circa 400Mld$ su un orizzonte triennale, per cercare di rimettere in sesto i propri conti. I dati sulla bilancia commerciale di marzo hanno evidenziato un restringimento del deficit commerciale reale di circa 3Mld$, lasciando aperta la possibilità di una revisione al rialzo della contribuzione delle esportazioni nette in sede di seconda pubblicazione dei dati sul Pil del primo trimestre.

Nei prossimi giorni l’attenzione degli operatori potrebbe rimanere focalizzata sugli sviluppi macroeconomici della crisi del credito, in vista della pubblicazione di importanti dati. Sul comparto decennale il primo supporto è situato in corrispondenza di 3,75%.

Valute: Dollaro sostanzialmente stabile vs. Euro intorno a 1,54. Gli operatori speculativi hanno confermato un posizionamento a favore dell’apprezzamento del Dollaro, pur ridimensionando le posizioni in tal senso rispetto alla precedente settimana. Nel breve il supporto rilevante è sempre collocato a 1,5370. Yen in lieve apprezzamento vs. Dollaro. Il primo supporto di rilievo vs Dollaro si incontra in prossimità di 102,50. Vs Euro il primo supporto è a 158,60. Nel frattempo i dati sui prezzi al consumo cinesi di aprile si sono posizionati all’8,5% a/a, molto vicino al precedente record di 8,7% di febbraio.

Materie Prime: la settimana si chiude positivamente per il petrolio, che dopo sei giorni consecutivi di rialzi raggiunge il nuovo livello record di 126,27$/bar. Le preoccupazioni di un incremento eccessivo e troppo veloce del prezzo del greggio hanno portato la Libia a ritenere che l’Opec dovrebbe rivedere i suoi livelli di output. In ribasso tutti i metalli industriali penalizzati dall’apprezzamento del dollaro. Tra i peggiori piombo (-5,65%), zinco (-2,86%) e nichel (-2,86%). Andamento negativo anche per i metalli preziosi. In rialzo quasi tutti gli agricoli, in particolare, il riso dopo che il ciclone Nargis ha devastato i raccolti in Myanmar.

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