Il mercato azionario brasiliano subisce l’effetto domino del crollo a Wall Street, le autorita’ intervengono e chiudono le contrattazioni, dopo che l’indice Bovespa ha accusato un ribasso superiore all’ 11.0%.
La borsa brasiliana di San Paolo é crollata in chiusura del 9,36%, la maggior perdita dalla svalutazione del real nel gennaio 1999. Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha detto oggi che l’America Latina, l’Africa e l’Asia “non possono essere vittima del casinò montato dall’irresponsabilità del sistema finanziario degli Stati Uniti”.
La borsa in Argentina ha chiuso con l’indice Merval in calo di -9.57%, a Città del Messico il mercato ha accusato un calo del 6,40%. Solo a Caracas la borsa è riuscita a rimanere con il segno positivo a +0,36% (mercato manipolato da Chavez y companeros).