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IPO: MATRICOLA VALUTATA 18.000 MILIARDI DI LIRE

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La matricola (tra le otto in debutto oggi) che fa parlare di se’ alla borsa di New York, e’ FreeMarkets (vedere FMKT per le quotazioni interattive).

Il prezzo fissato per il collocamento era di 48 dollari, per 3,6 milioni di azioni. Il titolo ha aperto a 250 dollari e in un secondo momento si e’ stabilizzato in rialzo di 218 e 1/2, a 266 e 9/16 (+455%). A fine seduta l’incremento e’ stato del 483%, con la chiusura a 280 dollari, un balzo di 232 dollari, sei volte il collocamento.

La societa’ ha cosi’ raggiunto in poche ore una capitalizzazione di 9,51 miliardi di dollari, cioe’ 18.354 miliardi di lire. Cio’ ha arricchito a dismisura (per ora sulla carta) il nucleo dei fondatori e dei primi azionisti, piu’ i venture capitalist che hanno creduto alla bonta’ dell’Ipo finanziando l’impresa in cambio di azioni. L’azienda ha venduto sul mercato appena l’11% del pacchetto azionario, 3,6 milioni di azioni, raccogliendo cosi’ 172,8 milioni di dollari.

FreeMarkets, con sede a Pittsburg, fornisce sul suo sito web un servizio di aste (vendite all’incanto) online per il target definito business-to-business. Vuole essere insomma per le aziende cio’ che E-Bay e’ per il pubblico di massa. E’ comunque un raro caso di societa’ internet che pur non essendo ancora redditizia ha serie prospettive di diventarlo. Nei nove mesi chiusi al 30 settembre FreeMarkets ha registrato una perdita di 13,5 milioni di dollari, su un fatturato di 13 milioni.

Di buono, secondo gli analisti, e’ l’ottima lista di clienti, che rende la societa’ molto interessante per gli investitori. Tra i clienti, la General Motors e la United Techonologies e la General Electric, oltre a molte piccole e medie aziende.

L’euforia per il titolo e’ stata attribuita comunque ad un evento davvero poco frequente (indicativo, ancora una volta, del livello di euforia che circonda il Nasdaq e le aziende internet). Prima che FreeMarkets debuttasse in borsa, infatti, la banca d’affari Bear Sterns ha fissato il target price della matricola a 300 dollari ad azione. In effetti il titolo ha aperto a 293, e ha chiuso a 280: non molto lontano dal target.

Va messo in evidenza che la societa’ aveva ricevuto un’indicazione per il prezzo di collocamento compresa inizialmente nella fascia tra 14 e 16 dollari. In seguito – vista l’euforia sui titoli internet di queste settimane – tale prezzo e’ stato fatto lievitare a 40-42. Infine oggi l’esordio e’ avvenuto, come si e’ visto, a una quota ancora piu’ alta, 48 dollari. Ma con un target price ufficialmente indicato da un’importante banca d’affari a 300 dollari, era chiaro che titolo sarebbe decollato a razzo.

Per i pochi fortunati con (FMKT) in portafoglio, la sera di venerdi’ 10 dicembre e’ stata un’occasione di celebrazione. Il piu’ euforico di tutti e’ il Ceo (chief executive officer) cioe’ l’amministratore delegato e fondatore di FreeMarkets. Si chiama Glen Meakem, ha 35 anni, e’ un ex ufficiale della riserva dell’US Army, e ha combattuto nella Guerra del Golfo. Meakem possiede il 10,4% del pacchetto azionario. Cio’significa che alla fine della giornata di contrattazioni a Wall Street, venerdi’ 10 dicembre, questo 35enne si e’ ritrovato piuttosto ricco, con in portafoglio 1 miliardo di dollari, cioe’ 1.930 miliardi di lire.