Ribasso a Wall Street, con ordini di vendita concentrati sul Nasdaq, che chiude peggio di quanto abbia mai fatto negli ultimi due mesi (-86 punti, cioe’ -2,36%). Il Dow Jones, dopo la fiammata al rialzo di Microsoft (MSFT) sull’onda di voci poi smentite di un accordo con il ministero della Giustizia Usa nella causa anti-trust, ha chiuso in rosso. Anche le voci, per come si sono propagate, non sono piaciute agli operatori: e’ un segno negativo di speculazione.
(VEDERE CHIUSURE E VARIAZIONI PERCENTUALI DI DOW JONES, S&P 500 E NASDAQ IN PRIMA PAGINA).
In realta’ il panorama e’ cambiato fin da stamattina, poiche’ i dati economici comunicati dall’amministrazione non sono stati graditi alla borsa di New York. Il dato sui prezzi al consumo e’ stato okay (+0,1%, con il ”core rate” a +0,2%), ma le vendite al dettaglio di novembre sono risultate troppo al di la’, rispetto alle aspettative, in rialzo dello 0,9% rispetto al previsto +0,5%. E’ un segno di inflazione in fieri, e la Fed si riunisce il 21 dicembre.
Cio’ ha portato a un immediato indebolimento del T-Bond a 30 anni, col prezzo in calo di oltre un punto, a 97,69, cosicche’ i tassi sono saliti al 6,30%, il massimo delle ultime settimane.
Il mercato azionario, di conseguenza, e’ scivolato in ribasso. Con il Nasdaq investito da realizzi su gran parte dei titoli tecnologici che nei giorni scorsi avevano fatto faville. Deboli anche tutti i finanziari e i bancari, colpiti dal rialzo dei tassi sul reddito fisso. Venduti a piene mani i titoli internet e i broker online, tra cui E*Trade, Ameritrade, National Discount Broker. E sul Dow sono andati molto male American Express (AXP) e J.P. Morgan.
”Le vendite al dettaglio aumenteranno le probabilita’ che la Fed adotti un atteggiamento incline al rialzo dei tassi alla riunione del prossimo 21 dicembre”, ha detto un economista della Warburg Dillon Read. ”I segnali che la crescita dell’economia Usa non rallenta e che l’inflazione sta accelerando, ci sono tutti”, ha aggiunto. Possibile che debba finire il Bengodi?
Ma ecco l’abituale lista dei primi 10 titoli piu’ trattati al New York Stock Exchange (dati alla chiusura), coi rispettivi volumi, prezzi e variazioni percentuali (verificare price earnings e grafici su QUOTAZIONI INTERATTIVE):
(MO) Philip Morris Companies Inc. 32,366,100 23.938 -0.688 -2.79%;
(KM) Kmart Corporation 29,524,700 11.875 +0.375 +3.26%;
(AOL) America Online, Inc. 28,475,500 88.125 -5.875 -6.25%;
(XRX) Xerox Corporation 18,492,300 23.250 +1.781 +8.30%;
(TYC) Tyco International Ltd. 18,082,600 31.063 +0.063 +0.20%;
(PFE) Pfizer Inc 15,322,100 33.250 +0.125 +0.38%;
(CPQ) Compaq Computer Corporation 14,420,900 25.125 0.00%;
(BBY) Best Buy Co., Inc. 10,733,300 47.250 -4.313 -8.36%;
(C) Citigroup Inc. 9,937,400 53.500 -1.813 -3.28%;
(LU) Lucent Technologies Inc. 9,495,200 77.250 -2.500 -3.13%.
Ed ecco la lista dei primi 10 titoli piu’ trattati al Nasdaq (dati alla chiusura), coi rispettivi volumi, prezzi e variazioni percentuali (verificare grafici su QUOTAZIONI INTERATTIVE):
(MSFT) Microsoft Corporation 72,060,600 98.688 +2.063 +2.13%;
(LTWO) Learn2.com, Inc. 35,396,700 4.969 +1.938 +63.92%;
(COMS) 3Com Corporation 29,862,800 50.625 +5.813 +12.97%;
(SUNW) Sun Microsystems, Inc. 28,980,100 75.563 -4.875 -6.06%;
(CSCO) Cisco Systems, Inc. 20,955,300 97.938 -3.250 -3.21%;
(INTC) Intel Corporation 20,871,700 72.438 -1.625 -2.19%;
(DELL) Dell Computer Corporation 19,904,900 41.063 -0.688 -1.65%;
(ORCL) Oracle Corporation 18,913,800 76.938 -2.875 -3.60%;
(WCOM) MCI WorldCom, Inc. 16,521,300 76.313 -2.875 -3.63%;
(QWST) Qwest Communications International Inc. 16,316,800 41.438 -0.375 -0.90%.