La riduzione dell’Irap “è nel programma di governo, lo si può fare in maniera progressiva”, “si può fare nell’arco dei prossimi 3-4 anni”. Lo ha detto il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta, in un intervento a Rtl 102.5 Per il ministro si tratta di “una cattiva tassa, un cattivo balzello” che “ha un gettito di 35-40 miliardi e quindi è una tassa pesante”. A suo giudizio “si può procedere di anno in anno con la sua limatura” e cominciare “appena le condizioni dell’economia lo permetteranno: penso dall’anno prossimo”. “L’Irap – ha sottolineato – è una brutta tassa che incide soprattutto sull’occupazione e le piccole imprese. Se puo’ interessarti, in borsa si puo’ guadagnare accedendo alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo subito: costa solo 0.77 euro al giorno, provalo ora!
Il taglio era nel nostro programma, penso che questo sia un tema da affrontare, tra l’altro il ministro Calderoli ha trovato anche alcune tecnicalità per farlo. Ed è giusto che sia così. Il ministro Tremonti è giustamente preoccupato che questo aggravi i conti pubblici perché se si aggravano i conti pubblici l’Italia rischia di essere meno credibile sui mercati internazionali e quindi farà più difficoltà a collocare i propri titoli del debito pubblico. Questo è il dibattito oggettivo: non è tra rigoristi e non rigoristi perché siamo tutti rigoristi, ma tra come percorrere questo stretto sentiero del rigore da un alto e del rilancio dall’altro” insomma “come passare dagli antibiotici alle vitamine senza peggiorare i conti pubblici”.
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Brunetta: “Tremonti vice premier? Non ne ha bisogno”
“Tremonti è uno dei migliori, se non il migliore, ministro del Tesoro e delle Finanze d’Europa” e “non ci possiamo permettere di perderlo come ministro dell’Economia”. Così – dai microfoni di Rtl – il titolare della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta. Secondo Brunetta infatti “Tremonti ha una fortissima credibilità e la sua credibilità è la credibilità dell’Italia. E’ un rigorista, come lo sono io, come lo siamo tutti”.
“Tremonti è uno dei migliori, se non il migliore, ministro del Tesoro e delle Finanze d’Europa” e “non ci possiamo permettere di perderlo come ministro dell’Economia”. Secondo Brunetta infatti “Tremonti ha una fortissima credibilità e la sua credibilità è la credibilità dell’Italia. E’ un rigorista, come lo sono io, come lo siamo tutti”. Per uscire dalla crisi “il rigore (in materia di conti pubblici, ndr.) deve essere coniugato con lo sviluppo e l’espansione”. “Il rischio se no – ha aggiunto Brunetta – è un’Italia rigorosa ma morta”. Questo dunque – ha concluso – “é lo stretto sentiero che il presidente Berlusconi ha bene in testa. E come sempre sarà lui il punto di equilibrio della politica economica, con il ministro Tremonti”.
Cicchitto: “Governo in ottima salute” E’ “ottimo”, secondo il presidente dei deputati Pdl, Fabrizio Cicchitto, lo stato di salute del governo Berlusconi, e l’esecutivo “sta gestendo al meglio una situazione economica assai difficile”. Stamani a Norcia per il convegno della fondazione Magna Carta, Cicchitto ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano delle pressioni interne all’esecutivo, ribadendo che “la guida del governo, e cioé il presidente Berlusconi, ha trainato la maggioranza nella sua coesione ed il ministro del Tesoro ha svolto il suo compito.
Ora – ha agggiunto – dobbiamo proseguire vedendo quali elementi introdurre per favorire la crescita, combinando insieme una rinnovata fiducia al ministro del Tesoro e l’esigenza di una gestione collegiale della politica sociale del governo”. Sempre secondo Cicchitto, “va realizzata una mediazione positiva fra le varie esigenze in campo e l’ultima parola la dice il presidente Berlusconi, che è quello che ha vinto le elezioni ed ha portato il centrodestra ad avere la maggioranza”.
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