(Teleborsa) – Piazza Affari avvia la giornata poco soprà la linea di parità, dopo la chiusura in rosso di ieri. I listini milanesi si allineano, così, al rialzo delle principali borse europee galvanizzate dalla buona seduta messa a segno da Tokyo stamane e dalla chiusura in frazionale rialzo di Wall Street la vigilia. Sul mercato valutario, l’euro si sveglia in lieve recupero nei confronti del dollaro. Il cambio tra la moneta unica ed il dollaro si attesta a 1,3710 dopo la chiusura a di ieri a 1,3671. Dal fronte macroeconomico i prezzi al consumo industriale in Spagna sono saliti dello 0,8% su base tendenziale. In Germania, salgono del 2,1% tendenziale i prezzi all’ingrosso in relativi al mese di febbraio, mentre in Francia il saldo delle partite correnti ha evidenziato a gennaio un disavanzo di 3,4 mld di euro, in peggioramento rispetto al disavanzo di 3,3 mld di dicembre. In Italia, più tardi sarà diffuso il dato sulla retribuzione ed il costo del lavoro del quarto trimestre 2009. Negli Stati Uniti saranno divulgate le vendite al dettaglio, la fiducia dell’università del Michigan preliminare di marzo e le scorte e vendita industria del mese di gennaio. Tra gli indici milanesi, il FTSE All-Share avvia la giornata con un +0,04% a 23.050 punti, mentre il FTSE Mib sale dello 0,10% a 22.562 punti. Il FTSE IT Mid Cap guadgna lo 0,17% a 24.880 punti. In salita, anche, il FTSE IT Star che avanza dello 0,19% a quota 11.338. Prevalenza di frecce verdi nel principale paniere, con Fiat che avvia la seduta in cima la FTSE MIB, come l’aveva chiusa nella giornata di ieri. Oil a due velocità con Saipem in frazionale rialzo e Tenaris appena sopra la linea di parità. In discesa Eni.Ieri l’azienda del cane a sei zampe ha rivisto al ribasso l’utile netto consolidato 2009, a 4,367 miliardi di euro da 4,617 miliardi del preconsuntivo dopo l’annuncio dell’accantonamento al fondo contenziosi legali per la controversia relativa al consorzio TSKJ in nigeria. Stamane Eni ha presentato il piano industriale 2010-2013. I bancari avviano la giornata sugli scudi. La migliore del comparto è Unicredit seguita a breve distanza da Intesa San Paolo. Sugli scudi anche la Popolare di Milano ed il Banco Popolare. Debole Ubi che avvia soprà la parità dopo la chiusura in profondo rosso di ieri. Richiesta CIR che ieri ha annunciato di aver chiuso il 2009 con utile netto in salita. Il gruppo CIR ha archiviato il 2009 con un utile netto consolidato di 143,4 milioni di euro, in crescita di oltre il 50% rispetto al 2008. Sul completo, ben intonata Azimut, dopo i conti del 2009. Denaro anche su Dada che sorride ai conti 2009 e alla conferma delle stime sui ricavi per il 2010.
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