(Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Buongiorno SpA, multinazionale leader nel mercato del mobile entertainment, ha approvato in data odierna il Progetto di Bilancio 2009. Lo si legge in una nota. L’Utile Ante Imposte ha registrato una importante crescita del 165% passando da 4,9 milioni del periodo 2008 a 13,1 milioni di Euro dell’esercizio in chiusura. L’Utile Netto Consolidato del 2009 ammonta a 7,08 milioni di Euro contro il risultato di 8,4 milioni dell’esercizio 2008; quest’ultimo fortemente influenzato dall’effetto positivo derivante dall’attivazione di parte delle perdite fiscali riportabili del Gruppo. L’esercizio 2009 si è chiuso con ricavi consolidati in contrazione del 18% per effetto della razionalizzazione del portafoglio prodotti e di modifiche nella contabilizzazione di alcuni contratti in essere. L’EBITDA 2009 è in linea con quello del 2008 in calo dell’2% e l’EBITDA margin risulta in miglioramento da 12,4% a 15%. Al 31 dicembre 2009 il Gruppo Buongiorno chiude con un Indebitamento Finanziario Netto consolidato di 47,4 milioni di Euro contro i 66,7 milioni di Euro di fine 2008. La riduzione è da ascrivere unicamente al flusso di cassa generato dalla gestione caratteristica, non essendovi stato nel periodo alcun nuovo apporto di capitale di rischio. Il capitale circolante, nonostante una crescente pressione per effetto della crisi di liquidità sui mercati finanziari, che ha portato ad un allungamento dei tempi di incasso dagli operatori telefonici, è stato posto sotto particolare controllo e ha contribuito considerevolmente al miglioramento del saldo dell’indebitamento finanziario netto. “Siamo soddisfatti di come si è chiuso il 2009”, ha commentato il CEO di Buongiorno, Andrea Casalini “che è stato per noi un anno di consolidamento in cui abbiamo confermato la qualità del nostro business in termini di stabilità dei profitti e generazione di cassa, oltre ad avere gettato le basi per lo sviluppo delle nuove linee di business, con investimenti che hanno pesato sull’EBITDA per oltre 3 milioni di Euro. Guardiamo ora con fiducia al 2010, anno in cui vogliamo tornare a crescere ed ad aumentare gli investimenti nelle nuove iniziative”.
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