(Teleborsa) – Piazza Affari continua a muoversi in territorio negativo, nel primo pomeriggio, dopo la brusca discesa innescata dal deludente dato sugli occupati Adp, che ha azzerato i guadagni della prima parte della seduta. In rosso anche le altre borse europee, complice la partenza ribassista di Wall Street, poco fa, alle prese con un calo inatteso degli occupati nel settore privato (-23.000 unità ) a fronte di attese per una creazione di 40.000 posti di lavoro. Il dato anticipa quello cruciale sull’occupazione complessiva che arriverà venerdì, giorno in cui saranno chiusi i mercati Usa, ma anche gli altri listini europei in vista del lungo ponte pasquale. Ora l’attenzione degli investitori si sposta sulle altre statistiche in agenda oggi come la pubblicazione del Chicago PMI di marzo e delle cifre relative agli ordini alle fabbriche di febbraio. Intanto sul mercato valutario, l’euro approfitta dell’ulteriore indebolimento della divisa statunitense e risale sopra quota 1,35 dollari. In recupero anche i derivati sul greggio ben oltre gli 83 dollari al barile. Tra gli indici milanesi, il FTSE All-Share registra un decremento dello 0,69% mentre il FTSE MIB cede lo 0,72%. Il FTSE IT Mid Cap segna un calo dello 0,56% ed il FTSE Star perde lo 0,69%. Dominano le vendite nel principale paniere, con Campari in testa ai ribassi oggetto di prese di beneficio dopo la recente corsa, e nel giorno in cui ha annunciato un utile netto in crescita, un incremento del dividendo ed un aumento di capitale gratuito per 290,4 mln azioni. Stm tiene testa alle vendite grazie alla performance rialzista del settore tecnologico Si sgonfia la Fiat e trascina al ribasso le Exor. Misti i petroliferi. Azzera i guadagni Prysmian il giorno dopo la chiusura del collocamento presso gli investitori istituzionali di un prestito obbligazionario, unrated, sul mercato Eurobond, per un importo nominale complessivo di 400 milioni di euro. Si indeboliscono le banche, con i riflettori ancora accesi sul Banco Popolare che ha annunciato il ritorno all’utile nel 2009 ed un dividendo di 8 centesimi per azione. Dimessa Mediobanca, all’indomani della nomina di Pagliaro alla Presidenza di piazzetta Cuccia, in sostituzione di Cesare Geronzi indicato nella lista per il rinnovo del cda delle Generali. Pesante Credem nel giorno in cui l’istituto a annunciato utili in calo nel 2009 ed un dividendo di 0,08 euro per azione che tiene conto di una strategia volta al mantenimento della forte solidità del Gruppo nel medio periodo.