Nel 2009 il rapporto deficit-Pil schizza al 5,2%, al netto dell’impatto delle operazioni di swap, in forte peggioramento rispetto al 2,7% del 2008: si tratta del dato peggiore dal 1996.
A diffondere i dati è l’Istat nel ‘Conto economico trimestrale delle Amministrazioni pubbliche’ spiegando che si tratta di dati non destagionalizzati.
Includendo gli effetti degli swap, il rapporto deficit-Pil sale nel 2009 al 5,3%: lo Stato italiano ha perso lo 0,07% in operazioni di swap. Per la prima volta dal 1991, poi, il saldo primario rispetto al Pil risulta negativo e pari allo 0,6% (era +2,5% nel 2008).
Inoltre, nel quarto trimestre del 2009 l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al 4,5% in forte peggioramento rispetto al 2,4% dello stesso periodo del 2008.
Quanto al saldo primario, nel quarto trimestre, è risultato positivo e pari a 966 milioni di euro ( più 11.036 milioni di euro nel corrispondente trimestre del 2008), con un incidenza positiva sul Pil dello 0,2% (+2,7% nel corrispondente trimestre del 2008).
In generale, infine, nel 2009 le entrate sono calate, mentre la spesa pubblica è cresciuta.
Complessivamente, l’anno scorso, le entrate totali sono diminuite del 2%, mentre erano cresciute dello 0,9% nel 2008. Le uscite totali, nel 2009, hanno registrato un aumento del 3% contro il 3,5% del 2008.