Vino: Vinitaly, da nuovi mestieri nuova occupazione

(Teleborsa) – Attorno ad ogni bottiglia di vino ci sono oggi, contenuti professionali innovativi, che richiedono nuove capacità organizzative, gestionali e mobilitano risorse e competenze diverse ed articolate, ma che offrono importanti opportunità di lavoro. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che il futuro del settore parte dalle nuove professioni degli agricoltori, impegnati a custodire vitigni tipici e interessati alla ricerca genetica; attenti alla promozione turistica dei luoghi e della ristorazione; portatori delle idee della moda e del design; interpreti della ricerca di occasioni di benessere e dell’offerta di linee della cosmetica e della salute; capaci di costruire siti internet e tecnologie a basso impatto ambientale. Con la partecipazione del Ministro della Salute Ferruccio Fazio, si svolgerà domani, giovedì 8 aprile alle ore 15,00 nel giorno di apertura del Vinitaly, (Auditorium Verdi – Centro Congressi Palaexpo) l’incontro “I mestieri del vino” – tra tecnologia, tradizione, territorio e salute, promosso da Coldiretti e Città del Vino, con la prima analisi sulle opportunità occupazionali del segmento più innovativo e dinamico del Made in Italy che si conferma trainante nella ripresa dell’economia con la conquista di nuovi mercati e l’offerta di nuove opportunità di lavoro. Con l’occasione saranno presentati ed esposti esempi concreti di innovazioni, creatività ed esperienze che dimostrano la rivoluzionaria effervescenza imprenditoriale messa in moto dal mondo del vino, già a partire dalla mattina del giorno dell’inaugurazione allo stand Coldiretti presso il Centro Servizi Arena – stand A, tra il padiglione 6 e 7: dalla piu’ piccola Doc d’Italia al sapone di Sagrantino, dalla bottiglia in pietra lavica per il Lacrima Christi del Vesuvio alla linea beauty alla Barbera, dai nuovi corsi e professioni che nascono grazie al nettare di bacco alle curiose innovazioni nell’enoturismo, dalle gelatine di Chianti al vino che cambia con il segno zodiacale fino al vino biodinamico che si può gustare solo dopo dieci anni dalla vendemmia e molte altre esperienze. All’iniziativa promossa da Coldiretti e Città del Vino intervengono Sergio Marini (Presidente di Coldiretti), Giampaolo Pioli (Presidente di Città del Vino), Attilio Scienza (Docente dell’Università di Milano), Marco Dal Re (Preside Istituto di San Michele all’Adige) e Ferruccio Fazio (Ministro della Salute).