Economia

Rosso fisso a Piazza Affari

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(Teleborsa) – Giornata grigia a Piazza Affari e nel vecchio continente, sui rinnovati timori per la situazione debitoria della Grecia, anche se il paese ellenico ha specificato di non aver bisogno di aiuti dall’Ue e dal Fondo Monetario Internazionale. Intanto il presidente della Bce, Trichet, ha ribadito di non aver mai detto che il piano del FMI è negativo, sostenendo invece che questo tipo di intervento può funzionare. Il default di Atene è impossibile, assicura il governatore della Bce, ammettendo però la necessità di una nuova struttura di regole di controllo. Nel giorno dedicato alla riunione di politica monetaria della Bce, il governatore Jean-Claude Trichet, nella consueta conferenza stampa successiva alla decisione dell’istituto di lasciare invariato il costo del denaro all’1%, ha ancora una volta ribadito che l’attuale livello dei tassi è appropriato. Relativamente alla situazione economica il governatore ha detto che prosegue la moderata espansione dell’attività anche se non in modo uniforme e che l’inflazione resterà stabile nel medio termine, con un tasso entro il target del 2% fissato dalla Bce. Per quanto riguarda il mercato del lavoro sono necessari investimenti per rafforzarlo, magari attraverso incentivi. Tra gli altri mercati, risale dai minimi intraday l’euro portandosi a 1,3344 usd. In flessione il prezzo del petrolio, con il Wti a 85 dollari al barile. A Milano il FTSE All Share perde in chiusura l’1,31% a 23.355 e il FTSE Mib l’1,43% a 22.820 punti. In calo anche il Ftse Mid Cap -0,67% ed il Ftse Star -0,43%. Brusca la flessione del Future sul FTSE Mib, scadenza giugno, che si ferma a 22.455 dopo aver toccato un minimo giornalieri di 22.255 punti. La borsa milanese risulta essere la peggiore del vecchio continente, eccezion fatta per il mercato greco che cede oltre il 3% sulla debacle dei bancari. Quasi tutto rosso il paniere principale, eccezion fatta per i vantaggi frazionali di Ansaldo, Buzzi e Bulgari. Strappa al rialzo FonSai, con un balzo di oltre il 2%. In coda al paniere Ftse Mib troviamo Pirelli, Mediaset, Unicredit e Saipem. In retromarcia la Fiat nonostante le vendite in Brasile nel mese di marzo siano cresciute del 51% sul precedente mese a quota 73.545 veicoli. Nel Midex in gran spolvero l’Espresso ed Rcs mentre Seat arretra di quasi il 4%. Sul completo soffre Bialetti per la chiusura dello stabilimento storico di Omegna. In denaro Safilo, dopo che l’agenzia internazionale S&P ha alzato il rating sul credito a lungo termine a “CCC+” da “D” a seguito del completamento del piano di ricapitalizzazione. L’outlook resta stabile. Freccia verde per Montefibre che ha ricevuto dal Tribunale di Milano l’omologa per l’accordo di ristrutturazione del debito.