I futures sui principali indici borsistici americani continuano a scambiare in territorio positivo (vedi quotazioni a fondo pagina). Quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni, l’apertura si preannuncia di poco sopra la parita’.
Nell’ultima seduta della settimana i mercati sembrano impostati per estendere i guadagni di ieri, quando la crescita record delle vendite al dettaglio in marzo aveva messo in secondo piano i timori legati al debito greco e i nuovi segnali di debolezza del mercato del lavoro.
Il Dow Jones si trova esattamente dov’era alla fine della settimana scorsa, in area 10927 punti. Per l’S&P 500 e il Nasdaq si preannuncia un’altra settimana di rialzi e se tutti e tre gli indici dovessero farcela a chiudere in positivo l’ottava, allora si tratterebbe del sesto progresso settimanale consecutivo, ovvero la prima volta che un evento di questo tipo si verifica da marzo e aprile dell’anno scorso.
Intanto sono rientrati i timori sul possibile default della Grecia, con i bond di Atene che stanno guadagnando terreno sulle speculazioni circa l’eventualita’ dell’annuncio di un piano di salvataggio. I dati economici principali di giornata riguardano le scorte di magazzino all’ingrosso di febbraio, che verranno annunciate alle 16 italiane.
Andamento altalenante per il dollaro, in progresso dello 0.3% contro lo yen, ma in calo marginale contro la valuta unica. Il petrolio risale sopra quota $86 al barile.
Tra le societa’ in focus, le azioni di Ambac balzano del 57% dopo che l’assicuratore di bond ha annunciato un profitto netto di $558.1 milioni nel quarto trimestre dopo i $2.34 miliardi di perdite di un anno prima.
I riflettori saranno puntati anche sulle banche, dopo che il Wall Street Journal ha riportato che 18 societa’, tra cui Citigroup, Goldman Sachs, Bank of America, Morgan Stanley e J.P. Morgan Chase hanno tenuto nascosto il livello di rischio intrapreso negli ultimi cinque trimestri, abbassando i livelli di debito prima di riportare pubblicamente i conti fiscali.
A mercati chiusi annuncera’ i propri risultati trimestrali il colosso petrolifero Chevron. La blue chip ha reso noto che gli utili del primo trimestre dovrebbero probabilmente essere migliori dei risultati del quarto trimestre. Il gigante energetico non ha discucco i numeri nello specifico, ma gli analisti prevedono in risultato netto di $1.66 per azione.
Sempre restando nell’arena degli energetici, Valero Energy ha venduto l’impianto di raffinazione di Delaware City da 210.000 barili al giorno di produzione a PBF Energy Partners – un fondo di Petroplus, Blackstone Group e First Reserve – per $220 milioni.
Tra le altre notizie societarie degne di nota, Wal-Mart, il maggiore gruppo di vendite al dettaglio al mondo, ha deciso di ridurre i prezzi di 10.000 prodotti, nel tentativo di interrompere la fase di rallentamento delle vendite negli Stati Uniti.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio guadagnano terreno. I futures con consegna maggio avanzano di $0.73 attestandosi a quota $86.01 al barile. Sul valutario la moneta unica viaggia a quota $1.3386 (+0.19%). L’oro guadagna $4.80 in area $1157.70 circa. In calo i titoli di stato, il rendimento sul benchmark decennale e’ in rialzo al 3.9100% dal 3.8960% di ieri.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 avanza di 2.60 punti (+0.22%) a 1186.30.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna un rialzo di 3.50 punti a 1983.50 (+0.21%).
Il contratto sull’indice Dow Jones scambia in progresso di 23 punti (+0.21%) a 10907.