(Teleborsa) – Nella settimana appena conclusa il future sul maggior indice azionario FTSE MIB, ha fatto un passo indietro dopo essersi mantenuto in equilibrio nell’ottava precedente. Va tuttavia segnalato che dall’inizio di febbraio la curva ha realizzato un balzo rilevante e non del tutto giustificabile sulla base dei dati economici attuali, sbattendo contro la parte alta del canale discendente in corso di formazione dal top dello scorso ottobre. La spinta all’insù del mercato, così come per gli altri listini mondiali, è stato il progressivo miglioramento delle condizioni macroeconomiche ma anche la decisione delle banche centrali di mantenere il più lungo possibile le attuali misure espansive di politica monetaria. Uno slancio destinato a sgonfiarsi, in un mercato sensibile a notizie o eventi che possano generare repentine prese di profitto. Come è successo in questa settimana quando il riaffacciarsi dello “spettro Grecia” ha fatto toccare al derivato italiano il minimo 22.255. Il contratto scadenza giugno chiude così a 22.670 punti mettendo a segno una performance settimanale negativa dello 0,70% a fronte di quella mensile positiva dello 0,20%. Per le prossime sedute va posta particolare attenzione all’area di supporto vista a 22.295 con target successivo stimato a 22.110. Resistenza a 22.815.
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