(Teleborsa) – Si confermano negative al giro di boa le principali piazze del Vecchio Continente, appesantite soprattutto dalla deludente trimestrale del colosso dell’alluminio Alcoa diffusa ieri sera a Wall Street chiusa. La società, che contribuisce anche alla pesantezza odierna del comparto delle materie prime, ha riportato una perdita netta in calo e migliore delle attese, ma ha deluso dal fronte dei ricavi, risultati ben sotto il consensus. Resta ora l’attesa per i conti di altri giganti statunitensi con la stagione delle trimestrali ufficialmente entrata nel vivo. Domani toccherà al gigante dei chip Intel, con gli eurotech in stand by in attesa di buone nuove. Gode invece di buona salute il comparto del lusso europeo: LVMH ha infatti riportato vendite in decisa crescita grazie soprattutto ai clienti asiatici, dichiarandosi ottimista circa la ripresa del mercato anche in Europa e Stati Uniti. Ricca giornata dal fronte macroeconomico: in particolare a marzo è cresciuta l’inflazione sia in Francia (+0,5% m/m, +1,6% a/a) che in Germania (+0,5% m/m, +1,1% a/a), mentre il deficit commerciale inglese è sceso a febbraio a 6,2 mld. Sul mercato obbligazionario è invece da segnalare il successo dell’asta da oltre 1,5 mld di titoli di stato della Grecia a 26 e 52 settimane. Per i titoli a 6 mesi la domanda è stata 7,67 volte superiore all’offerta (bid to cover) mentre per i titoli a 12 mesi il rapporto è stato pari a 6,54 volte. Euro in caduta nei confronti dell’euro dopo i risultati dell’asta greca: il cross eur/usd viaggia ora al 1,3579 dopo aver toccato ad inizio mattinata un massimo di 1,36. La divisa di eurolandia si presentava comunque già indebolita per una pausa di riflessione dopo il recente rally che l’ha portata sui livelli più alti degli ultimi sette mesi. In calo anche il petrolio sotto gli 84 dollari al barile. L’attenzione ora si concentra sull’avvio di Wall Street, che l’andamento in frazionale ribasso dei futures statunitensi preannuncia in rosso. Unici dati macro presenti in agenda sono la bilancia commerciale di febbraio e i prezzi import/export di marzo, entrambi diffusi alle 14.30 ora italiana. Tra i principali indici europei Francoforte lima lo 0,25%, Londra lo 0,24%, Parigi lo 0,12%. Cali frazionali anche per Zurigo -0,29% e Amsterdam -0,14%, mentre Bruxelles si muove sulla parità. In controtrend Madrid con un guadagno dello 0,14%.
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