(Teleborsa) – Un vero e proprio terremoto si è scatenato oggi dopo la diffusione dei dati sul deficit/Pil da parte dell’Eurostat. Nel 2009 il rapporto in questione della zona euro risulta più che triplicato al 6,3% rispetto al 2% del 2008. In particolare guardando alla Grecia, il dato sul deficit/ PIL, gia al 13,6%, potrebbe, secondo l’Eurostat, essere rivisto al rialzo di altri 0,3-0,5 punti percentuali, mentre il debito/ PIL potrebbe registare un rialzo tra i 5-7 punti percentuali. Immediata la risposta del Ministro delle finanze greco che ha ribadito la validità delle misure di sostegno predisposte dal Governo d Atene, confermando l’impegno a rispettare i target di riduzione fissati per l’anno in corso. Tali rassicurazioni non sono servite a molto visto che sul mercato obbligazionario il rendimento del bond governativo del paese ellenico biennale è salito ad un livello record oltre il 10%, esattamente al 10,9% dall’8,3% della chiusura di ieri. Contemporaneamente Il rendimento dei titoli di Stato decennali della Grecia è schizzato all’8,69%, con lo spread verso i titoli di stato decennali tedeschi salito a 564 punti, massimo dal 1998. Intanto, la Grecia si porta al terzo posto nella classifica dei Paesi a rischio default, stando alle indicazioni di CMA Datavision. Il premio dei titoli greci è infatti salito a 566,91 punti, pari ad una probabilità del 38,03% di default, superando anche il Pakistan che ieri si trovava al terzo posto. Prima della Grecia si collocano solo il Venezuela (43,41%) e l’Argentina (43,47%), queste ultime due con spread che superano ampiamente gli 800 punti.
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