Silicon Valley e’ sempre stata considerata il centro dell’universo tecnologico, ma qualcosa sta cambiando.
Parecchie societa’ dell’high-tech, nonostante l’attrattiva dell’enorme forza lavoro specializzata e dei capitali di ventura disponibili nella zona, si stanno trasferendo in altri centri della California, dove i costi degli affitti sono ridotti a meno della meta’.
Societa’ quali InsWeb, ad esempio, sono certe di poter risparmiare oltre $10 milioni in due anni muovendo gli uffici da Redwood City a Sacramento.
Cio’ che stupisce, pero’ e ‘ che contemporaneamente all’esodo verso centri piu’ economici, le dot-com stanno invadendo Manhattan, decisamente non una mossa di taglio dei costi.
Nei primi sei mesi dell’anno, infatti, le societa’ Internet e high-tech hanno affittato circa 300 mila metri quadrati di uffici nella grande mela, contro i 168 mila metri quadrati occupati da societa’ finanziarie. In totale le societa’ tecnologiche rappresentano il 4% dell’immobiliare commerciale di New York, contro il 31% di quelle finanziarie.
Se il trend continuera’, pero’, le high-tech raddoppieranno entro fine anno lo spazio affittato nel 1999. Non stupisce quindi che la zona di New York a sud della 34esima strada fino a Chinatown sia ora denominata ‘Silicon Alley’.
L’approccio all’affitto e’ pero’ diverso da quello adottato in California, soprattutto a causa dei prezzi – mediamente $46 a piede quadrato- e del mercato diventato meno favorevole alle Ipo.
Invece di firmare contratti per enormi loft in previsione della crescita futura le dot-com che scelgono New York optano per uffici di dimensioni modeste, con l’opzione di affittare ulteriori uffici che diverranno disponibili.