Società

A FONDO PERDUTO

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Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente. Il testo e’ la trascrizione integrale della puntata di Report andata in onda domenica 30 marzo ore 21.30 sui Rai3.

(WSI) – La legge 488 del 1992 ha sostituito la Cassa del Mezzogiorno, nell’intenzione c’era la volontà, destinando contributi a fondo perduto, in parte nazionali e in parte comunitari, di portare le zone più depresse del Paese a livello di quelle più progredite d’Europa. In oltre 10 anni lo stato ha messo sul piatto circa 80 miliardi di euro a fondo perduto e ha finanziato oltre 41.000 progetti. Ma i risultati non sono stati quelli sperati, la Calabria per esempio è la regione italiana ad avere il triste primato delle frodi comunitarie. Nel solo 2007, ben il 37% sono avvenute in Calabria.

La 488 era nata con l’idea di sostituire i cosiddetti interventi “a pioggia” attraverso bandi di gara più rigorosi. In effetti i fondi hanno finanziato progetti e imprenditori sani, ma sono finiti anche nelle mani di truffatori e della criminalità organizzata.

E questo perché la legge per concedere i fondi non chiede altro che il certificato antimafia, che spesso viene aggirato grazie all’uso di prestanome. Nell’inchiesta si dimostra anche che dietro l’erogazione dei fondi pubblici si nasconde spesso una regia fatta da consulenti vicini ai poteri economici e politici.

IL TESTO INTEGRALE DELLA PUNTATA DI REPORT

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Qual è la pietra più preziosa? Il diamante direste voi, sbagliato! E’ quella posta in Calabria, vicino a Crotone.

SIGFRIDO RANUCCI
Qui c’era la pietra, la famosa pietra…?

INVESTIGATORE GUARDIA DI FINANZA
Si, definita “pietra preziosa” perché…

SIGFRIDO RANUCCI
Quanto è costata allo Stato italiano?

INVESTIGATORE GUARDIA DI FINANZA
E’ costata allo Stato italiano 6 milioni di euro.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Qui a Cutro, nel 2001 lo Stato mette sul piatto 120 milioni di euro per creare un centro industriale per 350 posti di lavoro. Si presenta un imprenditore Paolo Paparoni che con la Proema, avrebbe dovuto costruire un impianto per ricambi di auto e avrebbe dovuto impiegare 250 operai. Ma dopo aver ricevuto dallo Stato 6 milioni di euro, pone la prima pietra e sparisce. La guardia di finanza di Catanzaro allora lo va a cercare a Torino, dove Paparoni aveva dato la sua residenza.

LUCA CHIANCA
Cercavo il signor Paolo Paparoni.

UOMO 1
Di Idea Solidale?

LUCA CHIANCA
No.

UOMO 1
Allora provi a suonare lì.

LUCA CHIANCA
Buongiorno!

DONNA 1
Buongiorno.

LUCA CHIANCA
Senta io cercavo Paolo Paparoni.

DONNA 1
E chi è?

LUCA CHIANCA
Perché qui che cosa c’è in realtà?

DONNA 1
Noi siamo un centro servizi per il volontariato. Ma cosa c’entra con questo Paparoni?

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Paparoni, aveva fornito una residenza falsa ed era scappato in Brasile. Nessuno aveva controllato, né la banca concessionaria, né il Ministero della Attività Produttive. L’unica traccia è su you tube, in un filmato, dove s’intravede mentre gareggia in Sud America a bordo di una vecchia 600 e si diverte probabilmente a spese nostre.

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Allora, nel 1992 muore la Cassa per il mezzogiorno perché prosciugava risorse pubbliche senza portare sviluppo al sud. Al suo posto nascono altri strumenti. Il più importante è la legge 488, che attraverso il Ministero per lo Sviluppo Economico dà aiuti alle imprese italiane a fondo perduto. Ad oggi sono stati deliberati 80 miliardi di euro: una parte provengono dalle nostre tasche, una parte da quelle dell’Unione Europea. L’obiettivo è sempre lo stesso, portare aiuto alle zone depresse. Ad oggi chi ha incassato di più è il gruppo Fiat con 200 milioni di euro, poi l’Enel 82 milioni, l’Eni 98, la Telecom 65, Vodafone 23, H3g 9, Rai Way 8, Air One 3, Parmalat e Parmatour altri 3 questo tanto per citare le più famose. Al sud però purtroppo c’è anche il più alto tasso di natalità e mortalità delle imprese, ovvero nascono e muoiono nel lasso di tempo che necessario per completare la pratica che serve per incassare il contributo. Ma come fa lo Stato a dare soldi su un progetto che poi non verrà completato? L’inchiesta è di Sigfrido Ranucci.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Porto di Gioia Tauro, di notte le luci fanno pensare ad un’intensa attività industriale che coinvolge tutta l’area… Di giorno però emerge un’altra verità…

OPERAIO ISOTTA FRASCHINI
Qui inizia l’area industriale che di industriale ha ben poco. Ci sono pochi insediamenti nei quali c’è movimento. Da qua in avanti inizia un vero e proprio deserto. In questa non c’è mai movimento. Io ci passo tutte le mattine per andare a lavoro non ho mai visto né un camion, né una macchina entrare…

SIGFRIDO RANUCCI
Cosa ci doveva essere?

OPERAIO ISOTTA FRASCHINI
Doveva essere un centro logistico. Questa è “Dors e Window”

SIGFRIDO RANUCCI
E qui che hanno fatto praticamente, hanno preso i soldi e se ne sono andati…?

OPERAIO ISOTTA FRASCHINI
Hanno preso i soldi e poi l’azienda non è mai decollata. Qua abbiamo la Sicma, questa non è mai partita, questa è in stato di abbandono totale, è fallita.

SIGFRIDO RANUCCI
Tutti realizzati con i fondi pubblici?

OPERAIO ISOTTA FRASCHINI
Tutti con i fondi della 488.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Sul territorio oltre i capannoni vuoti sono stati lasciati migliaia di operai senza lavoro. Per esempio da gennaio i 190 dell’ Isotta Fraschini, da anni in mobilità, sono senza salario.

L’Isotta Fraschini e’ nata dalla fusione dell’Oto Melara e della Breda Meccanica. Lo Stato che con l’Efim ne deteneva una quota, decide di venderla. Si presenta nei primi anni ’90 un imprenditore di Cuneo, Giuliano Malvino, proprietario della Fissore, ma aveva alle spalle precedenti per bancarotta per i quali era ricorso all’Istituto della Riabilitazione. Nonostante questo, lo Stato decide che Malvino è la persona giusta.

PASQUALE MARINO – Fiom CGIL
Questo imprenditore era venuto giù a manifestare la volontà di costruire una macchina che si chiamava Isotta Fraschini.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma l’avete mai fatta questa macchina voi?

PASQUALE MARINO – Fiom CGIL
No.

SIGFRIDO RANUCCI
Mai?

PASQUALE MARINO – Fiom CGIL
Mai, nemmeno un bullone.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
L’Isotta Fraschini ottiene i fondi della 488 ed altri tipi di agevolazioni. In poco tempo però Malvino, secondo la Guardia di Finanza, ha prosciugato dalle casse oltre 20 miliardi di lire, tra contributi a fondo perduto, Tfr degli operai, iva evasa e consulenze che l’Isotta ha pagato a caro prezzo alla stessa società di Malvino, la Fissore.

PASQUALE MARINO – Fiom CGIL
Questa è una macchina che noi abbiamo visto portata a San Ferdinando, su un tir, su un camion che è stata trasportata non su strada perché non aveva le carte in regola per poter camminare su strada.

SALVATORE VARONE – Fim CISL
Stiamo parlando del prototipo.

SIGFRIDO RANUCCI
Cioè in 6 anni una macchina c’è stata?
SALVATORE VARONE – Fim CISL
Una di legno e una che poteva circolare su strada.

SIGFRIDO RANUCCI
Però ufficialmente voi lavoravate e pure tanto no?

DOMENICO SPANO’ – OPERAIO ISOTTA FRASCHINI
Lavoravamo su…

SIGFRIDO RANUCCI
Sulla carta?

DOMENICO SPANO’ – OPERAIO ISOTTA FRASCHINI
Sulla carta esatto.

SIGFRIDO RANUCCI
E questo l’avete denunciato?

DOMENICO SPANO’ – OPERAIO ISOTTA FRASCHINI
L’abbiamo denunciato più volte.

SIGFRIDO RANUCCI
E nessuno vi ha sentito, vi ha dato retta?

DOMENICO SPANO’ – OPERAIO ISOTTA FRASCHINI
Niente.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Secondo i legali 4 prototipi in 4 anni. Sta di fatto che viene decretata la Bancarotta poco prima che le auto venissero messe in produzione. Eppure il sindacato aveva segnalato l’insolvenza del signor Malvino fatto che avrebbe riconsegnato a costo zero secondo un lodo arbitrale il bene allo Stato qualora ne avesse fatto richiesta e invece …..

SALVATORE VARONE – Fim CISL
L’assurdo della vicenda qual è? Che questo stabilimento è stato acquistato dall’autorità portuale, che è un altro ente dello Stato, per 14 miliardi di lire e quindi lo Stato ha comprato una cosa che già gli apparteneva.

SIGFRIDO RANUCCI
Questa è l’ultima che ha chiuso?

SALVATORE VARONE – Fim CISL
In ordine di tempo si. Attenzione ai tombini che…

SIGFRIDO RANUCCI
Li hanno rubati questi?

SALVATORE VARONE – Fim CISL
Sono spariti i tombini, si. Dentro non ti dico cosa è successo, praticamente tutto quello che era asportabile se lo sono portati via.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Quando nel 2003 l’imprenditore bresciano Codenotti si era presentato a Gioia Tauro, l’avevano visto come il Messia. Avrebbe dovuto dare lavoro a più di 60 persone. Era la dimostrazione che si poteva fare qualcosa di buono anche da queste parti.

SALVATORE VARONE – Fim CISL
Io sono arrivato in questa azienda nell’ottobre del 2005, chiamato dai lavoratori perché era già più di 2 mesi che non percepivano lo stipendio.

SIGFRIDO RANUCCI
E come hanno cominciato praticamente?

SALVATORE VARONE – Fim CISL
No diciamo che…ufficialmente non hanno mai iniziato a lavorare qua perché il titolare ha degli stabilimenti su a Brescia a Leno, e quindi diversi operai che lui aveva assunto qua, già lavoravano per lui a Brescia e facevano questo avanti e indietro.

SIGFRIDO RANUCCI
Riciclati gli operai… forse ed anche il capannone.

SALVATORE VARONE – Fim CISL
Mi dicevano che è una struttura che lui ha comprato come ferro vecchio in Germania, ha ristrutturato a Leno e poi l’ha montata qua come nuova.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
L’imprenditore che ha investito di suo 22 milioni di euro ha affermato di aver usato materiale e macchinari nuovi e dopo aver costruito una specie di cattedrale la cui missione era quella di riciclare metallo, in una zona dove comandano le ecomafie aveva anche cominciato una opera di moralizzazione nei confronti degli operai meridionali, giudicati forse “poco propensi al rispetto delle regole”. E così aveva messo in bella vista una serie di cartelli: Il vademecum del buon lavoratore. “Non rubare, piuttosto chiedi”.

L’imprenditore ha chiesto circa 9 milioni di euro a fondo perduto.

SALVATORE VARONE – Fim CISL
Non gli hanno erogato soltanto l’ultima trance perché era legata appunto all’avvio dell’attività, che non è mai avvenuto.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma qui succede spesso no, aprono l’attività…

SALVATORE VARONE – Fim CISL
Purtroppo si.

SIGFRIDO RANUCCI
Costruiscono il capannone…?

SALVATORE VARONE – Fim CISL
Mettono su gli scatoloni e poi ci mettono dentro quattro cose vecchie che le fanno figurare per nuove…

SIGFRIDO RANUCCI
Che lo Stato paga per nuove?

SALVATORE VARONE – Fim CISL
Che lo Stato paga per nuove e poi vanno via.

SIGFRIDO RANUCCI
Scappano con il bottino della diligenza.

SALVATORE VARONE – Fim CISL
Questa è terra di conquista, è terra di conquista!

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Capannoni vuoti che non servono più per il motivo per cui sono stati creati e finanziati. Come la cartiera di Rosarno. Dentro, al posto degli operai, gli extracomunitari clandestini. Questo e’ quello che alla fine rimane sul territorio, rifugi del degrado. Usati per i lavori nei campi, sono la manodopera della n’drangheta.

LUCA CHIANCA
Ma qui vengono i caporali e vi portano a raccogliere le arance?

UOMO
Arance….mandarini.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
E’ la fotografia dell’illegalità che produce illegalità come da copione.

LUCA CHIANCA
E da dove venite?

UOMO
Africa.

LUCA CHIANCA
Dove?

UOMO
Ghana.

LUCA CHIANCA
Tu?

UOMO
Ghana.

LUCA CHIANCA
Tu da dove vieni?

UOMO
Io? Palestina!

LUCA CHIANCA
Palestina? Da quanto sei qui?

UOMO
2 mesi.

LUCA CHIANCA
E dormi qua dentro?

UOMO
Si.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Ad Amantea nella zona industriale il primo ad essere costruito è stato questo capannone sterminato, di circa 15 mila metri quadrati. Era la Bm Filati, avrebbe dovuto dar lavoro a 130 persone.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma è stata una truffa questa?

OPERAIO 5
Eh, eh eh…una truffa, chista è stata una truffa, 15 mila metri abbandonati, cioè non lo so se si chiamano truffe. Finchè è uno stabile piccolo, poteva essere una truffa, quella è proprio una ladronaggine.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
L’imprenditore bresciano Daniele Morandini dopo aver intascato 7 milioni di euro li mette a San Marino nella banca del Titano. Gli investigatori della Guardia di Finanza di Paola l’arrestano. In mano aveva un biglietto aereo di sola andata per il Brasile.

OPERAIO 5
In linea generale sappiamo le informazioni di base, che doveva essere una ditta di Brescia, che doveva assumere, che c’era di mezzo il comune di Amantea.

SIGFRIDO RANUCCI
Mezzo il comune di Amantea perché, perché era socio del…?

OPERAIO 5
No…vabbè, gli ha assegnato il lotto.

SIGFRIDO RANUCCI
Che giunta era? Centro-destra, centro-sinistra, non si ricorda?

OPERAIO 5
No…mista! Non c’è mai stata qua una giunta di centro-destra o centro-sinistra. Ci è stato assegnato un lotto che è pure esterno.

SIGFRIDO RANUCCI
Cioè esterno all’Asi, praticamente alla zona industriale?

OPERAIO 5
Si, si. L’hanno annesso.

SIGFRIDO RANUCCI
L’hanno fatto apposta proprio?

OPERAIO 5
Eh…questo ha fatto la richiesta e questi gli hanno dato il coso.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma poi non ci ha mai lavorato nessuno?

OPERAIO 5
Nessuno, manco è finito. C’è soltanto la struttura.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Questo è lo stabilimento della Solaris a Spezzano Albanese. Secondo il progetto presentato da due imprenditori cosentini, 190 operai avrebbero dovuto produrre pannelli fotovoltaici. La Guardia di Finanza di Catanzaro ne trova invece solo poche decine, ma la sorpresa non finisce lì. Nel progetto si parlava anche di laboratori ad alta tecnologia e di macchinari sofisticati, tanto che gli investigatori pensavano di trovarsi di fronte la Nasa e invece…

INVESTIGATORE GdF
Abbiamo trovato dei macchinari che utilizzano i rivenditori di gomme, di pneumatici, quindi per fare magari la…

SIGFRIDO RANUCCI
Cioè per fare la convergenza dell’auto? Invece di…?

INVESTIGATORE GdF
…si esattamente!

SIGFRIDO RANUCCI
…macchinari sofisticati?

INVESTIGATORE GdF
Si, che dovevano garantire magari il perfetto allineamento delle celle da posizionare poi sui pannelli fotovoltaici.

INVESTIGATORE GdF
Eh, in teoria sempre un qualcosa di inerente coi pannelli fotovoltaici, ma di fatto questa è una zona che non è mai entrata in funzione. Cioè sono stati installati qui questi macchinari…

SIGFRIDO RANUCCI
Quindi era per fare scena?

INVESTIGATORE GdF
Si.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
All’interno, secondo la Guardia di Finanza, macchinari che erano stati riverniciati e che lo Stato ha pagato come nuovi. Altri inutilizzabili acquistati da società inesistenti con l’etichetta appiccicata con il silicone.

INVESTIGATORE GdF
Moveplot è una società inglese che invece è inesistente. Sono diciamo macchinari presi qui in Calabria, un po’ risistemati…questo quadro elettrico addirittura è vuoto.

SIGFRIDO RANUCCI
Qui doveva essere il laboratorio altamente tecnologico, no?

INVESTIGATORE GdF
Si questa era una cabina per il collaudo delle celle. La particolarità di questa cabina è che doveva essere completamente isolata per evitare che agenti esterni potessero subentrare.

Originariamente addirittura c’era un vecchio telone di un camion che era stato diciamo, asportato dal camion e posizionato qui.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Per la Solaris i due imprenditori hanno ottenuto un contributo di 13 milioni di euro. Gli stessi imprenditori avevano messo in piedi una quindicina di società. Una decina di queste aveva ottenuto contributi a fondo perduto per circa 60 milioni di euro: un record. Un giro vorticoso di fatturazioni e assegni, che servivano a dimostrare l’acquisto e la realizzazione dei beni previsti dal piano di investimenti dei vari progetti e quindi ad ottenere i contributi della legge 488. Peccato però, che in alcuni casi le società esistevano solo sulla carta, in altri si sono realizzati solo i capannoni. In altri ancora si produceva poco o niente. A Rende un capannone per la riparazione dei mezzi agricoli. A San Cosmo Albanese una fabbrica di connessioni in fibre ottiche. A Montalto Uffugo una camiceria…

SIGFRIDO RANUCCI
Questa quanti operai doveva far lavorare?

INVESTIGATORE GdF
Una trentina di operai, così come è anche facilmente riscontrabile dalle varie postazioni. Anche se quando, diciamo dopo un nostro intervento, abbiamo trovato neanche una decina di operai.

SIGFRIDO RANUCCI
Quanti contributi ha preso per questa?

INVESTIGATORE GdF
La G&G ha preso complessivamente siamo intorno ai 3 milioni di euro, di cui già erogati 1 milione e mezzo.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Ma alle spalle della camiceria, nello stesso capannone, gli investigatori della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno trovato una sorpresa… Oltre 350 veicoli di ogni tipo. Una vera fortuna accumulata nel tempo dagli imprenditori e che oggi è sotto sequestro nel tentativo di recuperare almeno una parte dei contributi. Ma è una corsa contro il tempo, la Cirielli è dietro l’angolo.

INVESTIGATORE GdF
Su alcuni fatti di queste indagine già nel 2009, 2010 potremmo avere la prescrizione.

MILENA GABANELLI IN STUDIO
I casi che abbiamo visto sono al centro di procedimenti giudiziari e si vedrà chi ha ragione. Però abbiamo capito che quando vediamo in mezzo alle campagne tanti scheletri di capannoni vuoti e immobili negli anni e ci chiediamo: “Ma cosa ci fanno là”, è probabile che qualcuno sia stato costruito così: con il contributo iniziale metti in piedi la struttura, poi incassi la seconda tranche e invece di usarla per far partire l’attività te la tieni. I più onesti invece arredano il capannone e assumono qualche operaio. Poi incassano la terza tranche, che dovrebbe servire a far partire l’attività a pieno regime. Chissà com’è invece inizia la cassa integrazione, sempre a nostro carico. Dopo la pubblicità vedremo chi è l’imprenditore amante delle ferrari e che è riuscito ad accaparrasi un finanziamento record da 60 milioni di euro.

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Siamo in Calabria dove abbiamo visto distese di capannoni che avrebbero dovuto diventare aziende e invece sono rimasti vuoti. Secondo la commissione antimafia, in questa regione c’è il record delle iniziative fallite, nonostante siano arrivati dal 2000 al 2006, 4 miliardi di risorse pubbliche. Noi però eravamo rimasti ad un imprenditore, che era riuscito ad ottenere 60 milioni di euro per far decollare aziende di macchinari agricoli, fotovoltaico, camicerie. I risultati però, secondo la guardia di finanza erano scarsi. Sigfrido Ranucci allora è andato a trovare questo poliedrico imprenditore presso la sede legale delle sue società. E si scopre che è sorprendentemente poliedrico.

SIGFRIDO RANUCCI
C’è uno studio dentistico qua?

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Lo studio di uno stimato dentista che aveva fin da ragazzo la passione per le Ferrari.

SIGFRIDO RANUCCI
Una passione vera la sua?

DENTISTA
1964!

SIGFRIDO RANUCCI
Lei sarebbe stato disponibile a tutto per le Ferrari, per avere le auto d’epoca?

DENTISTA
Assolutamente. Io le ho sempre avute, ma non che sarei stato disponibile a tutto con le domande che ti sei già preparato.

SIGFRIDO RANUCCI
Eh, ognuno fa il mestiere suo dottore, cioè Lei è dentista ed io faccio il mio mestiere…Questa storia delle quindici società, no, che hanno avuto i finanziamenti della 488…

DENTISTA
Si

SIGFRIDO RANUCCI
Si parla di progetti che Lei ha presentato per 100 milioni di euro.

DENTISTA
Allora, 100 milioni di euro sono il totale, credo…

SIGFRIDO RANUCCI
Ne ha presi circa 60 però…

DENTISTA
Non te lo so dire. Considera che si parla di me, ma non sono solo io.

SIGFRIDO RANUCCI
No.

DENTISTA
Siamo più persone. Si consideri pure un’altra cosa: alcune iniziative sono partite,…perché poi si parla di alcune cose e ma non si parla di altre…

SIGFRIDO RANUCCI
No, no, io parlo di quelle che sono partite. La Solaris per esempioè partita.

DENTISTA
La Solaris è partita!

SIGFRIDO RANUCCI
Abbiamo trovato una macchina per fare la convergenza alle auto e abbiamo trovato il capannone che doveva essere il laboratorio tecnico che è formato da una tenda.

DENTISTA
Non c’è!

SIGFRIDO RANUCCI
Abbiamo visto i macchinari verniciati.

DENTISTA
Non c’è nessun… verniciati.

SIGFRIDO RANUCCI
Li abbiamo visti noi, dottore.

DENTISTA
Eh ma li hai visti tu, non so dire dove li hai visti a verniciare. Chi si è occupato dei macchinari era la FTM. Te ne sei già accorto come quasi mi sto incazzando…

SIGFRIDO RANUCCI
No, ma non si deve arrabbiare, io sto tanto calmo scusi.

DENTISTA
Non parlo per te, parlo con tutto quello che mi hanno fatto e mi hanno fatto subire.

SIGFRIDO RANUCCI
Quindi Lei si sente un perseguitato?

DENTISTA
Cioè io non vedo l’ora che finisce questa porcheria per cominciare a chiedere i danni

SIGFRIDO RANUCCI
Quindi Lei ha intenzione di chiedere i danni allo Stato poi dopo tutto questo…

DENTISTA
Il minimo mi rivolgerò pure alla corte Europea perché non mi sembra che un cittadino può essere tanto smerdato e che non ha nessuna voce in capitolo e che non viene sentito da tutti o da nessuno.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma qualche errore l’avrà commesso o no?

DENTISTA
No.

SIGFRIDO RANUCCI
Cioè c’erano in progetto centinaia di operai e ne sono state trovate poche decine…

DENTISTA
Se dobbiamo parlare scherzando lo possiamo pure fare.

SIGFRIDO RANUCCI
No, io sto parlando di cose serie.

DENTISTA
Ti ho detto caccia quella telecamera per favore!

SIGFRIDO RANUCCI
Allontanati!

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Dunque l’imprenditore ci ha avvertito: quando finirà il processo, dopo l’eventuale assoluzione o la più probabile prescrizione, chiederà i danni. Rimane il mistero però di come siano stati approvati e finanziati tutti i suoi progetti.

SIGFRIDO RANUCCI
Per l’imprenditore è difficile entrare in graduatoria per ottenere i soldi della 488, bisogna presentare dei progetti credibili, bisogna… Lei è riuscito ad averli finanziati tutti, avuto uno studio di consulenza bravo?

DENTISTA
A parte lo studio di consulenza bravo… Ma non è lo studio…

SIGFRIDO RANUCCI
Ma a chi si è riferito, a chi si è riferito, posso chiederglielo?

DENTISTA
Sono state più di una persona, lo studio Marini di Cosenza…

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Cosenza, città dove s’intrecciano, vecchie e nuove lobby politiche, da qui passa l’80% delle pratiche di finanziamento per i contributi pubblici in Calabria. Uno degli studi che conta più successi è lo studio Marini al quale abbiamo chiesto senza esito un’intervista. Ha questa curiosa brochure con le matriosche, una è vicina proprio alle pratiche 488. Marini ha gestito oltre che una parte delle società del dentista Lupo anche alcuni dei casi che abbiamo trattato, come l’Atlante, o la Bm Filati. In totale sono 25 le pratiche che sono finite sotto la lente degli investigatori, per un totale di contributi richiesti di oltre 155 milioni di euro. Avremmo voluto chiedere come mai tra tante pratiche di successo ce ne sono state così tante finite male?

SIGFRIDO RANUCCI
C’è una regia dietro la distribuzione dei fondi?

MAURIZIO MASSARINI – COMANDANTE PROVINCIALE GDF – COSENZA
Beh, qui abbiamo indagini in corso. Sono situazioni abbastanza complesse quindi non posso esprimermi. Noi crediamo che si debba salire di livello e quindi bisogna cercare questo tipo di regia.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Sulle montagne della regione è nata da pochi anni un’azienda orafa. Secondo il progetto finanziato dal Ministero delle Attività Produttive per oltre 550 mila euro, avrebbe dovuto dar lavoro a 43 persone. Ma quando entriamo vediamo che le postazioni sono vuote. C’è un solo operaio e che non è neppure del posto.

SIGFRIDO RANUCCI
Di dove sei tu?

OPERAIO 6
Vicenza.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma sei solo però a lavorare?

OPERAIO 6
No.

SIGFRIDO RANUCCI
Quanti siete?

OPERAIO 6
Che te frega. Se mi arrivi all’una è difficile che ci siano.

SIGFRIDO RANUCCI
Quindi io se vengo domani alle 9,30 trovo pieno di gente?

OPERAIO 6
Tanto manco ti apro se non c’è il capo.

SIGFRIDO RANUCCI
Si però dico, è pieno di gente se c’è il capo…

OPERAIO 6
Si, se c’è il capo c’è anche la gente!

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Il giorno dopo c’è il capo ma gli operai non ci sono.

SIGFRIDO RANUCCI
Senta però io il dubbio ce l’ho sul fatto che qui c’è gente che lavora.

IMPRENDITORE AZIENDA ORAFA ??
No.

SIGFRIDO RANUCCI
Io due volte sono venuto e non c’era nessuno.

IMPRENDITORE AZIENDA ORAFA
No…allora è capitato in quel momento…no, veramente, gliel’ho detto. Le posso dire che fino ad un anno e mezzo fa, c’erano qui tutti i giorni sacrosanti 40 persone sempre.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Alla fine però, l’imprenditore ammette.

IMPRENDITORE AZIENDA ORAFA
Qui vengono solo se c’e’ lavoro. Ma per la crisi che abbiamo, ci sono i cinesi che stanno invadendo il mercato.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
La competizione e’ con i cinesi, ma i contributi vengono dalle nostre tasche e lo spirito della legge 488 sarebbe quello di favorire l’occupazione. Io Stato ti do i soldi, ma tu apri l’impresa, assumi il numero di operai presentati nel progetto e mi devi garantire che per almeno 5 anni non licenzi.

IMPRENDITORE AZIENDA ORAFA
L’indicatore che dà il punteggio della quantità di operai, l’hanno tolto. Nell’ultimo bando che c’era l’avevano tolto, perché hanno capito che diversi consulenti per portare avanti le pratiche scherzano aumentando gli operai.

SIGFRIDO RANUCCI
E questo Lei l’ha fatto possiamo dire o no?

IMPRENDITORE AZIENDA ORAFA
Eh? No, no, io…

SIGFRIDO RANUCCI
Lei l’ha fatto aumentare…?

IMPRENDITORE AZIENDA ORAFA
Il progetto me l’ha approvato il consulente a me e mi ha detto: “Se volete andare avanti con questo progetto, dobbiamo mettere 40 unità lavorative”.

SIGFRIDO RANUCCI
Per farlo passare?

IMPRENDITORE AZIENDA ORAFA
Per farlo passare!

ANONIMO
Ma perché non diciamo che era tutto un giro per portare avanti determinate pratiche indipendentemente poi se l’idea progettuale o l’idea imprenditoriale era corretta o non era corretta? Era tutto un giro. Il consulente faceva il suo interesse perché beccava quell’importo, le banche facevano il loro interesse perché in base…istruivano le pratiche, ogni istruzione beccavano un certo importo. Dopodiché nel momento in cui venivano passate in graduatoria, anticipavano al cliente ed al cliente gli assorbivano poi alla fine tutti i contributi. Venite a controllare perché la gran parte dei soldi se lI beccano consulenti e banche…le banche!

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Un sistema che coinvolgerebbe anche i controlli.

ANONIMO
Quando vengono a fare i collaudi no, li stiamo per pagare, se le macchine sono vecchie il collaudo mi fa: “perché hai detto che le macchine sono normali?”

SIGFRIDO RANUCCI
Eh, perché?

ANONIMO
Perché anche loro prendono la bustarella loro. Tutti quanti, è un sistema, è un’organizzazione.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Alla fine dell’intervista ci viene spiegato anche un altro meccanismo inquietante.

ANONIMO
Adesso sta venendo fuori un’altra cosa ancora più grave perché tutte le imprese in difficoltà vengono adesso alimentate dai soldi dei mafiosi, che vanno gli e dicono: “Caro amico, tu hai bisogno di…? Te li do io i soldi!” Si presentano dopo 5 mesi….. me li ridai?

Dopodiché quando a distanza di…non…dice: “Caro amico c’abbiamo chi te lo compra tutto, vendi tutto, rimani a fare quello che stavi facendo…

SIGFRIDO RANUCCI
Il prestanome?

ANONIMO
…il prestanome, questa è la realtà.

SIGFRIDO RANUCCI
Ed è successo questo?

ANONIMO
In tutta la provincia, in tutta la regione, sta succedendo questo e tra l’altro il grave è che questi soggetti conoscono chi è in difficoltà. E chi lo può dire chi è in difficoltà? Passa sempre lo stesso canale, lì, all’interno delle banche, questi sono i centri di potere.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Vicino ai capannoni abbandonati di Gioia Tauro, c’è uno dei pochi imprenditori finanziati con la 488 che lavora, vive in una specie di fortino, ha subìto una serie di attentati dinamitardi dalla mafia da far paura….

ANTONINO DE MASI – IMPRENDITORE
Case distrutte per darLe un’idea, mezzi meccanici distrutti, strani furti, dinamite messa sul tavolo con i fiammiferi appoggiati a fianco. Abbiamo deciso di chiudere. Il Ministero degli Interni dell’epoca ci ha detto che dopo le nostre dichiarazioni pubbliche non potevamo chiudere perché rappresentavamo una…

SIGFRIDO RANUCCI
Sconfitta…

ANTONINO DE MASI – IMPRENDITORE
Una sconfitta dello Stato.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Il signor De masi non ha chiuso, è andato avanti. La sua impresa esporta in tutto il mondo macchinari agricoli. Ha chiesto finanziamenti pubblici per ampliare la sua attività. Ma per un mancato accordo tra Snam ed il consorzio che gestisce il territorio, una condotta del gas vitale per l’azienda ha impiegato ben 2 anni per attraversare la strada. De Masi è stato costretto a chiedere un anticipo sul finanziamento alle banche.

ANTONINO DE MASI – IMPRENDITORE
Le banche, con i meccanismi dell’ anticipazione su crediti certi, mi hanno fatto pagare interessi, oneri finanziari, di circa il 25, 30 ed anche il 35%, che alla fine per una serie di ritardi burocratici sul territorio mi hanno eroso qualcosa come 6 milioni di euro di oneri finanziari.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
6 milioni di euro che rappresentano il 50% dell’investimento chiesto allo Stato i cui benefici sono stati praticamente annullati. Ha denunciato i presidenti di Bnl, Antonveneta e Banca di Roma. Il tribunale di Palmi li ha assolti per non aver commesso il reato, ma ha riconosciuto che il sistema bancario ha applicato tassi usurai, e vanno quindi cercati i colpevoli all’interno della area marketing o delle direzioni generali, nel frattempo però la responsabilità è finita su un software.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma la responsabilità, dice la sentenza, è di un software che non ha funzionato bene?

ANTONINO DE MASI – IMPRENDITORE
La sentenza dice anche che i sistemi di controllo delle banche non hanno funzionato.

SIGFRIDO RANUCCI
E quindi Lei adesso li riprende questi soldi che Le hanno tolto?

ANTONINO DE MASI – IMPRENDITORE
Certo! Io, guardi, non so se li riprendo io so solamente che fino ad oggi questa battaglia contro il sistema bancario per riavere indietro quello che mi è stato rubato, quello che mi è stato mal tolto, tenga conto solo per essere preciso, in questa storia io sono la vittima, altri sono usurai.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
De Masi ha intrapreso questa battaglia anche in difesa degli operai. Ha acquistato una pagina di un giornale non per fare pubblicità ai suoi prodotti, ma per denunciare il reale costo del denaro in Calabria. Oggi de masi è stato costretto a mettere in cassa integrazione 60 operai. E tutto questo per andare avanti, ma fino a quando?

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Ma come funziona il meccanismo per ottenere i contributi? L’imprenditore va da un consulente specializzato e con lui costruisce il progetto. Il consulente che incassa il 5% sull’intero finanziamento, sa cosa deve scrivere per renderlo appetibile. Dopodiché la palla passa alla banca che deve verificare la sostenibilità. Secondo la commissione antimafia le filiali delle banche in Calabria dichiarano spesso la solidità dell’imprenditore senza verificarla, e ipotizza anche un sistema di relazioni con l’imprenditoria criminale. Con il sistema delle false dichiarazioni sono stati frodati allo Stato e all’Unione Europea, dal ‘96 al 2007 fino ad un massimo di 4 miliardi di euro e sempre secondo gli investigatori 1 miliardo e 2 sono finiti nelle mani della criminalità organizzata. Ma come è possibile, se per ottenere i contributi devi presentare il certificato antimafia?

FRANCESCO GAZZANI – COMANDANTE PROVINCIALE GDF – REGGIO CALABRIA
Non è escluso che la n’drangheta abbia gestito direttamente queste pratiche di finanziamento con l’utilizzo di affiliati fatti in casa.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma la certificazione antimafia io ho visto che viene aggirata facilmente, cioè…prestanomi…?

FRANCESCO GAZZANI – COMANDANTE PROVINCIALE GDF – REGGIO CALABRIA
Ma io queste cose non le posso dire in televisione…

SIGFRIDO RANUCCI
Cioè che c’è…il prestanome? Come avvengono?

FRANCESCO GAZZANI – COMANDANTE PROVINCIALE GDF – REGGIO CALABRIA
E certo, certo, prestanome! Sono società costituite ad hoc o con prestanomi o con incensurati che sono collegati ai….titolari, prestanomi, familiari, o ai guaglioni di paranza a cui danno mille euro e gli dicono: “Vieni a firmare qua l’atto di costituzione di società”.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma voi però queste cose le sapete tutte?

FRANCESCO GAZZANI – COMANDANTE PROVINCIALE GDF – REGGIO CALABRIA
Ma queste le sappiamo a valle perché noi interveniamo nella fase repressiva, cioè quando i contributi già sono stati concessi, erogati, in tutto o in parte.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Questa impresa si occupa della lavorazione del ferro e dello smaltimento dei rifiuti speciali. L’imprenditore che la gestisce attualmente, secondo un rapporto riservato della Guardia di Finanza, risulterebbe presunto affiliato al clan dei Piromalli. In passato avrebbe coperto con il fratello la latitanza del boss Domenico Cangemi. Nel ’98 il ministero gli concede un finanziamento a fondo perduto.

ANONIMO
Noi abbiamo preso solo la prima tranche.

SIGFRIDO RANUCCI
Lei ha preso solo la prima tranche?

ANONIMO
Non ho finito ancora l’investimento.

SIGFRIDO RANUCCI
Quanto aveva chiesto Lei?

ANONIMO
Era una pratica di… 4 miliardi delle vecchie lire. Il 51% era di 2 miliardi e 60 milioni.

SIGFRIDO RANUCCI
C’è il rischio secondo Lei che in una terra come questa, i soldi possano finire a fondo perduto, in mano comunque, al controllo dei clan…

ANONIMO
No, no, non esiste. Anche perché quando arrivano, in genere arrivano direttamente in banca…si sa insomma una volta arrivati in banca son bloccati là, non c’è niente da fare…clan, cose varie, delinquenza, non esiste proprio, assolutamente.

SIGFRIDO RANUCCI
Ci sono stati dei controlli sull’attività che Lei ha fatto? Cioè, il ministero ha controllato?

ANONIMO
Si, per concedere l’autorizzazione è venuto un perito da Roma direttamente ed ha controllato il tutto, si.

SIGFRIDO RANUCCI
E la banca concessionaria, se posso chiedere, qual era?

ANONIMO
La banca era il Medio Credito Lombardo di Milano.

SIGFRIDO RANUCCI
E ha fatto dei controlli il Medio Credito Lombardo? Una delle polemiche è che le banche,
Non controllano…

ANONIMO
No controllano, controllano.

SIGFRIDO RANUCCI
Chiedono il certificato antimafia? Lo chiede la banca, lo chiede…

ANONIMO
Certificato antimafia. Lo chiede direttamente…

SIGFRIDO RANUCCI
Il ministero?

ANONIMO
Il ministero, si.

SIGFRIDO RANUCCI
Secondo Lei bisognerebbe mettere delle restrizioni sull’uso dei fondi…perché ho visto che è stato concesso in passato anche a gente che aveva precedenti di truffa, di falso…

ANONIMO
Infatti quello non viene controllato. Per me onestamente non lo davano il fondo perduto se prima non sei sicuro di una società, di una persona veramente affidabile.

SIGFRIDO RANUCCI
Io la domanda gliela devo fare perché ovviamente…

ANONIMO
Si però non fare una domanda stronza perché non rispondo niente.

SIGFRIDO RANUCCI
No ma una domanda stronza me la deve concedere. No, per un fatto di cronaca. Era emerso sui giornali che Lei aveva contribuito alla copertura della latitanza di un Cangemi.

ANONIMO
Non ho coperto mai nessun latitante. Fino ad adesso, ringraziando Dio, sono tranquillo, pulito.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Nel 2000 i Ros lo arrestano per associazione per delinquere di tipo mafioso, detenzione ed uso di armi da guerra, estorsione ed interferenza di appalti di opere pubbliche ed il fratello dell’imprenditore dall’ ‘85 al ’97 aveva collezionato denunce per associazione per delinquere, rapina, omicidio, sequestro di persona, traffico di stupefacenti. Eppure lo Stato nel ‘98 gli concede un finanziamento a fondo perduto di oltre 500 mila euro. Nel ‘99 ne concede uno per 240.000 euro anche al proprietario di questo villaggio turistico, che secondo la direzione investigativa antimafia, risulterebbe presunto affiliato alla n’drangheta. A suo carico dall’ ‘86 al ‘99, risulta una condanna per emissione di assegni a vuoto, arresto per associazione mafiosa, denunce per vari reati contro la pubblica amministrazione, contro il fisco e contro l’amministrazione della giustizia.

SIGFRIDO RANUCCI
Voi risultate tra quelli che ne hanno usufruito, risultate pure tra quelli a cui sono stati sospesi i fondi.

ANONIMO
Si c’è ancora un processo in corso. Noi abbiamo chiesto un contributo per la ristrutturazione, che c’e’ stata…

SIGFRIDO RANUCCI
Quello che si presume da parte dell’accusa è che avete presentato della documentazione gonfiata, questo in sintesi…

ANONIMO
Si, diciamo che l’accusa dice…basa la sua tesi sul fatto che comunque i lavori ci sono stati e comunque c’è una differenza di un paio di centinaia di milioni.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma state raccogliendo queste informazioni a che titolo?

ANONIMO
Comunque noi siamo disponibili a darvi delle informazioni sapendo comunque che noi siamo sempre dalla parte della giustizia, ma che sia una giustizia equa, che non sia la giustizia iniqua che guarda diciamo più gli interessi delle forze dell’ordine, perché noi siamo entrati sempre nell’antipatia delle forze dell’ordine, come se gli avessimo fatto qualcosa ma noi niente gli abbiamo fatto.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Alla discussione si aggiunge il padre, il titolare dell’impresa ed anche secondo lui la Guardia di Finanza ha sbagliato ad indagare sulla legittimità dei contributi che gli hanno concesso.

ANONIMO
La Guardia di Finanza ha inventato i reati ove non esistono. Il discorso era di bloccare me per altri fattori diversi di natura familiare per un mio figlio che ha avuto qualche contrattempo.

SIGFRIDO RANUCCI
Secondo Lei c’è il rischio che i contributi a fondo perduto possano finire in mano alla criminalità organizzata?

ANONIMO
I criminali ci sono in Italia…a Montecitorio! I criminali di Montecitorio ci sono, si! Non sono qua criminali, sono loro che proteggono i criminali!

SIGFRIDO RANUCCI
Il fatto di dare dei soldi ad imprenditori, con la 488, a fondo perduto Lei metterebbe un limite?

ANONIMO
Non devono dare nulla, non devono dare nulla, credito d’imposta. Il credito d’imposta deve andare avanti.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Dunque lo Stato, secondo l’imprenditore, non dovrebbe dare nulla a fondo perduto e se lo dice lui, come non essere d’accordo? Visto che poi, una volta concessi, recuperarli diventa un’impresa anche rischiosa. Uno dei figli dell’imprenditore è stato condannato a 15 anni di carcere per essere il mandante del tentato omicidio, nell’agosto del 2000, di un ufficiale della Guardia di Finanza che stava indagando su di lui e su un giro di fatture false. Un altro imprenditore titolare di questa impresa edile, chiede allo Stato un contributo per l’installazione di un nuovo impianto.
ANONIMO
No, non c’è, non c’è proprio…

SIGFRIDO RANUCCI
Senti è possibile chiamarlo per telefono?

ANONIMO
No niente, non si può rintracciare.

SIGFRIDO RANUCCI
Niente?

ANONIMO
Niente, irrintracciabile.

SIGFRIDO RANUCCI
Se passo domani lo trovo secondo te?

ANONIMO
Potete provare, non vi so dire.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Il titolare oggi non c’è. Nel gennaio del 2002 era stato arrestato con l’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata all’estorsione. Eppure un mese dopo il Ministero delle Attività produttive aveva deliberato oltre 660 mila euro. Il provvedimento viene successivamente revocato ed i beni dell’imprenditore sequestrati, ma forse sarebbe stato opportuno pensarci prima.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Nel 2003 il Ministero delle Attività produttive delibera a favore della società Sim circa 3 milioni di euro. Nell’intenzione degli imprenditori c’è la costruzione e la gestione di complessi turistici, di porti, di servizi di trasporti urbani ed extra-urbani, su strada e su mare, nonché l’organizzazione di eventi sportivi e perfino lo smaltimento dei rifiuti. Un progetto così ambizioso richiederebbe una sede legale imponente.

SIGFRIDO RANUCCI
Stavamo cercando qualcuno della Sim.

RAGAZZO ANONIMO
Sim? No, qua non abitano quelli della Sim.

SIGFRIDO RANUCCI
Perché ho visto che…

RAGAZZO ANONIMO
Si ma questo è il mio campanello, abitavano prima qua ma ora non ci sono più.

SIGFRIDO RANUCCI
E che fine hanno fatto?

RAGAZZO ANONIMO
Non lo so, non glielo so dire. Qui abitiamo io, mia madre e mio padre.

SIGFRIDO RANUCCI
Buongiorno signora.

SIGNORA
Buongiorno!

SIGFRIDO RANUCCI
Stavamo cercando qualche imprenditore della Sim.

SIGNORA
No, non sono più qua…saranno 4 anni che non ci sono più. Da noi abitavano dei ragazzi che giocavano in una squadra, in una squadra di calcio che loro gestivano.

SIGFRIDO RANUCCI
Quindi neanche c’era questa società, c’erano solamente questi ragazzi? Perché questa risulta la sede legale della Sim.

SIGNORA
Risulta ancora la sede legale della Sim?

SIGFRIDO RANUCCI
Si. In realtà Lei mi sta dicendo che c’erano dei ragazzi che appartenevano alla squadra di calcio.

SIGNORA
Io solo questo le so dire.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
La Sim oggi è in liquidazione e non ha mai operato, ed il finanziamento non è stato mai riscosso, ma il Ministero l’aveva però concesso ad una società che ha nel consiglio di amministrazione, secondo il rapporto riservato degli investigatori della Guardia di Finanza, presunti prestanome della cosca Piromalli-Molè, Mammoliti. Inoltre, ben 6 consiglieri a partire dalla fine degli anni ‘70 ad oggi, risultano avere precedenti denunce per associazione mafiosa, rapina ed estorsione, truffa e falso, associazione per delinquere, e indebita percezione di fondi europei. Tuttavia lo Stato aveva ritenuto opportuno concedere a fondo perduto oltre 3 milioni di euro. Uno dei soci della Sim è Matteo Oliveri, uno degli imprenditori più potenti non solo della piana di Gioia Tauro, ma dell’intera Calabria. Il suo olio viene esportato in tutto il mondo.

SIGFRIDO RANUCCI
Lei ha mai avuto pressioni da parte dei clan, da parte della ‘ndrangheta, visto che occupa questo territorio?

IMPRENDITORE
No.

SIGFRIDO RANUCCI
Nessun tipo di pressione mai?

IMPRENDITORE
No, no, io mi sono comportato sempre bene con tutti con il massimo rispetto, se io vi incontro al bar vi offro il caffè…

SIGFRIDO RANUCCI
Cioè non è stato mai chiesto del denaro?

IMPRENDITORE
La detesto, la detesto questa razza…

SIGFRIDO RANUCCI
Se io devo dare dei soldi, Stato, devo stare attento a darli a queste persone?

IMPRENDITORE
Vabbè che io devo stare attento logicamente. A non c’è mai stato contestato niente, noi abbiamo fatto quello che era dovuto ed abbiamo dato lavoro in funzione di quello che abbiamo preso.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Non sempre però è stato dato lavoro per quello che è stato preso. Oliveri per esempio, nelle campagne di Borgia in provincia di Catanzaro, con altre 2 società Sim S.r.l. e Ico ha ottenuto oltre 9 milioni di euro a fondo perduto per la costruzione di 2 nuove aziende. Ma sui suoi terreni, vicino ad una lussuosa villa con piscina in costruzione, sono visibili solo dei piloni in cemento armato.

SIGFRIDO RANUCCI
Senta quei capannoni lì?

ANONIMO
Sono sempre i nostri però…a livello burocratico non so niente.

SIGFRIDO RANUCCI
E lì che cosa c’è in progetto?

ANONIMO
Da quanto so io, imbottigliamento e officina meccanica.

SIGFRIDO RANUCCI
Officina meccanica! Quelli sono stati fatti con i fondi della 488?

ANONIMO
Le sto dicendo che non so, queste cose a me non interessano, quindi…

SIGFRIDO RANUCCI
No, certo certo. Invece da quant’è che hanno cominciato i lavori lì?

ANONIMO
Dove?

SIGFRIDO RANUCCI
I capannoni

ANONIMO
Non c’ero io, non lo so. saranno anni penso.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma sono fermi? Visto che non c’è nessuno.

ANONIMO
Si, dovremmo iniziare a lavorare a giorni.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
E invece tre mesi dopo i lavori sono ancora fermi. I finanziamenti sono stati revocati sia alla Sim, la quale accusa il ministero per i ritardi rispetto ai programmi, che alla Ico, la quale ha chiesto, senza ottenere risposta fino a oggi, una proroga dei tempi. In attesa che si risolva la disputa, dalle casse dello Stato sono usciti oltre 9 milioni di euro a fondo perduto. A curare una gran parte delle pratiche dei finanziamenti della piana di Gioia Tauro oltre quelle di Matteo Oliveri è stato lo studio di Roberto Repaci, che oltre essere stato in affari con l’immobiliarista Danilo Coppola è stato anche il commercialista di uno dei capi del clan dei Piromalli.

SIGFRIDO RANUCCI
Stavamo cercando il sig. Roberto Repaci.

DONNA STUDIO REPACI
Si accomodi in saletta che adesso vengo. Il dottore non è qua, Roberto.

SIGFRIDO RANUCCI
E quindi?

DONNA STUDIO REPACI
Non lo so, non è qua.

SIGFRIDO RANUCCI
E’ a Roma?

DONNA STUDIO REPACI
Allora le sto dicendo: il dott. Roberto Repaci non è qua.

SIGFRIDO RANUCCI
Senta il fatto delle pratiche della 488…

DONNA STUDIO REPACI
Non so niente io guardi…

SIGFRIDO RANUCCI
I finanziamenti pubblici…

DONNA STUDIO REPACI
Io non so niente.

SIGFRIDO RANUCCI
Ci risulta questo da atti ministeriali che parte delle pratiche della 488 è stata fatta in questo studio.

DONNA STUDIO REPACI
La persona che Lei cerca non è qua.

SIGFRIDO RANUCCI
E’ scritto qui: Roberto…

DONNA STUDIO REPACI
E ma non è qua il dottore.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Repaci ha preferito non concedere un’ intervista. Avremmo voluto chiedergli se lui, che ha fatto da consulente con successo a molte delle pratiche della zona, aveva avuto la percezione che una pioggia di denaro pubblico stava finendo in qualche caso nelle mani sbagliate. Ma perché tanto denaro nelle mani della criminalità organizzata?

FRANCESCO FORGIONE – PRESIDENTE COMMISSIONE ANTIMAFIA
Mah, guardi vengono dati perché innanzitutto solidificano un meccanismo di potere, secondo alimentano uno scambio clientelare, stringono il rapporto con la mafia. Quando va bene, creano qualche posto di lavoro, ovviamente in nero. Spesso i posti di lavoro servono soltanto per far firmargli il contributo di disoccupazione, ma il contributo di disoccupazione serve in un’area dove non c’è il lavoro. E questo crea un meccanismo di consenso.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Consenso e un controllo del territorio da condizionare il risultato delle elezioni. E’ successo a Seminara, in provincia di Reggio, quando ad un mese dalle elezioni comunali del 2007 i Carabinieri intercettano esponenti del clan Gioffrè che ha gestito fondi pubblici mentre fanno la conta dei voti a favore del loro candidato.

ANONIMO
….Allora compare. Quanti voti sono?

ANONIMO
…470… 550…1050 voti!

ANONIMO
…Vincimu!

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Alla fine si, vinceranno e con 1058 voti. Un controllo e una precisione da far invidia al miglior istituto di sondaggio.

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Parliamo della provincia di Reggio Calabria. Questo mazzo di carte è un rapporto che la guardia di finanza ha fatto su una serie di aziende che hanno preso i fondi solo nella provincia di Reggio Calabria e solo per la 488: sono 152 pagine con i nomi di aziende e imprenditori che pur risultando con precedenti penali e affiliati a famiglie mafiose, comunque hanno ricevuto il contributo. Questo perché i controlli preventivi non si fanno, basta un’autocertificazione, poi quando saltano fuori le magagne allora si fanno i controlli e così si spendono altri soldi: per bloccare i fondi, per cercare di recuperarli, quando ci si riesce, per istruire dei processi inutili perché tanto la Cirielli manda poi tutto in prescrizione. Nel mezzogiorno solo nel 2006 sono stati erogati 1 miliardo e 400milioni di euro. Secondo gli investigatori 618 milioni sono stati truffati. Ma la pervasività del sistema, che arriva a controllare il territorio con la complicità di pezzi del mondo politico, pezzi del mondo bancario e consulenti, emerge quando succedono fatti più gravi. Siamo a Brescia è agosto 2006.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
E’ il 26 agosto del 2006, in una villetta nei pressi di Brescia, viene sterminata la famiglia Cottarelli. La scena che si presenta agli occhi della polizia è agghiacciante: padre, madre e figlio legati e sgozzati. La gente è terrorizzata, ci sono stati 7 omicidi in pochi giorni. L’estrema destra organizza una manifestazione di protesta.

DAL TG1 DEL 28/8/2006
DONNA 1
Questa città è stata venduta agli extra comunitari.

DONNA 2
Bisogna mandarli via tutti, tutti, tutti, dal primo all’ultimo.
GIORNALISTA

Non c’è ancora la certezza che si tratti di stranieri.

DONNA 2
Non ha importanza, si sa che è così.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Ma gli investigatori indagano sulle attività di Angelo Cottarelli e sulle sue società, in particolare sulla Dolma, una società che aveva il solo scopo di emettere fatture false. E poco tempo dopo vengono arrestati i presunti responsabili della strage. Sono 2 cugini siciliani, Vito e Salvatore Marino e vengono da Paceco, un paesino in provincia di Trapani. Si presume che abbiano ucciso Angelo Cottarelli per una questione di denaro. Ma cosa avevano a che fare con il bresciano?

ANONIMO
Queste sono terre del Marino e dei fratelli, che sono state sequestrate.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Chi vive da queste parti ha visto all’improvviso una collina che ha cambiato aspetto per la costruzione di due enormi capannoni: Vigna Verde, così si chiama l’azienda dove si doveva produrre ed imbottigliare vino biologico.

GIUSEPPE D’ANGELO – COMANDANTE PROVINCIALE GDF – TRAPANI
Questa era la zona imbottigliamento.

SIGFRIDO RANUCCI
Questa non ha mai lavorato?

GIUSEPPE D’ANGELO – COMANDANTE PROVINCIALE GDF – TRAPANI
Questa non ha mai lavorato! E poi c’era qui la zona dei silos.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
L’impianto è stato finanziato con la 488 grazie al patto territoriale Trapani sviluppo nord.

GIUSEPPE D’ANGELO – COMANDANTE PROVINCIALE GDF – TRAPANI
Questo impianto è costato circa 12 milioni di euro per lo Stato, in realtà è stato pagato sui 6 milioni di euro.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Perché lo Stato ha pagato tutto l’impianto invece di contribuire del 50%, regalando così ai Marino anche un bel gruzzolo da mettere in tasca? Come è stato possibile?

GIUSEPPE D’ANGELO – COMANDANTE PROVINCIALE GDF – TRAPANI
Si trattava di far triangolare il prodotto su 3 aziende diverse, quindi dal produttore, anziché andare a finire direttamente all’acquirente finale, veniva intermediata una società, che veniva chiamata società cartiera.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
I macchinari hanno l’etichetta dell’industria Guarnotta di Mazara del Vallo, ma i Marino invece di comprarli direttamente dalla ditta li hanno fatti transitare sulla carta attraverso la Dolma, la società di Cottarelli, che aveva il solo scopo di gonfiare le fatture da portare allo Stato come rimborso per le spese sostenute. False le fatture, ma falsi anche i lavoratori di Vigna Verde.

ANONIMA
Lui non ci lavorava, gli hanno detto solo: “Tu firma questi fogli che noi ti facciamo la disoccupazione”.

SIGFRIDO RANUCCI
Secondo questa busta paga suo marito avrebbe preso 1260 euro.

ANONIMA
Si ma chi li ha visti mai! Ma chi li ha visti mai.

GIOVANNI BURGARELLA – CGIL
Hanno utilizzato studenti, ragazzi studenti, ma non solo ma anche gente con problemi mentali. Serviva a loro per dimostrare alle istituzioni che siccome c’era l’obbligo di assumere della manodopera, in questa maniera risultavano assunti.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Fino al sequestro di Vigna Verde nessuno per anni si era accorto di nulla. Per esempio la Dolma, la società di Cottarelli che faceva le fatture gonfiate per i macchinari dei Marino, utilizzava una sua partita iva.

LUIGI MISERENDINO – AMM. GIUDIZIARIO VIGNA VERDE
La partita iva che Dolma utilizzava per queste fatture era, intanto una partita iva per la produzione di biscotti, e comunque era già cessata parecchi anni prima.

SIGFRIDO RANUCCI
Scusi ma chi è che avrebbe dovuto fare dei controlli?

LUIGI MISERENDINO – AMM. GIUDIZIARIO VIGNA VERDE
Le società che si occupano della istruttoria di questa pratiche di finanziamento non li fanno.
SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
L’ente che avrebbe dovuto controllare è Trapani Sviluppo Nord, di cui fanno parte alcuni amministratori pubblici locali, il direttore è Enrico Bassi e quando arriviamo troviamo solo una sua dipendente. Ma che tipo di controllo avrebbe dovuto fare ?

DIPENDENTE STUDIO
Vigilare anche che i lavori siano stati fatti.

SIGFRIDO RANUCCI
E come vigila se non vede…se non sono stati fatti materialmente, quanto sono costati??? Che tipo di vigilanza è?

DIPENDENTE STUDIO
Come che tipo di vigilanza…il capannone c’è! Almeno da quello che ho visto io dalle immagini…

SIGFRIDO RANUCCI
Allora…c’è il capannone, però se le macchine sono state pagate 100 invece di 50…Sono state fatte delle fatture false …

DIPENDENTE STUDIO
Si, si, ho capito io com’è andata…

SIGFRIDO RANUCCI
…per comprare le macchine agricole che venivano da una società che faceva fette biscottate.

DIPENDENTE STUDIO
Eh questo l’ho letto sul giornale, sinceramente non lo sapevo.

SIGFRIDO RANUCCI
Eh ma bastava fare una visura camerale per capire che c’era qualcosa che non andava. Cioè se a Lei l’avessero portata pranzo da un ferramenta si sarebbe insospettita o no?

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Come nasce il finanziamento di Vigna Verde e dei Marino all’interno del Patto territoriale ce lo spiega un esperto consulente della zona che conosce i fatti e ci racconta subito di un’anomalia…

ANONIMO
Non avrebbero dovuto passarla all’origine la pratica di Vigna Verde. Insomma in una provincia di Trapani dove ci sono 80 cantine, già esistenti, di cui la metà hanno chiuso…

SIGFRIDO RANUCCI
E perché hanno chiuso?

ANONIMO
Hanno chiuso perché ne hanno finanziati di più di quanti ce ne volevano.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Abbiamo capito che i finanziamenti all’impresa non vengono stabiliti in base ad una vera esigenza imprenditoriale…Ma allora qual è la logica? Nel 1999 la camera del commercio di Trapani e l’associazione industriali pianificano 3 patti territoriali che sembrano però assegnati in base ad una spartizione politica.

ANONIMO
Quello di Alcamo e la zona di Palermo ce l’ha Ferrara, ex sindaco di sinistra,quello della valle del Belice è tabù intoccabile in una roccaforte di sinistra.

SIGFRIDO RANUCCI
Le giunte di chi erano qua?

ANONIMO
Qua c’era una giunta di sinistra, questa era di destra.

SIGFRIDO RANUCCI
A destra chi, AN o Forza Italia?

ANONIMO
No, Mario Poma era UDC.

SIGFRIDO RANUCCI
UDC! Poi?

ANONIMO
Poi la Laudicina non so se era Forza Italia o qualcosa del genere. Custonaci AN, Busseto è sempre UDC, Paceco credo che era di sinistra. Ora per tutte queste decisioni dei 24 su 94 l’hanno adottate questi signori qua che facevano parte dei promotori del consorzio.

SIGFRIDO RANUCCI
Che è una lottizzazione praticamente?

ANONIMO
Lei è un bravo giornalista, sa quello che deve fare una volta che ha le carte.

SIGFRIDO RANUCCI
Mi faccia capire, chi è che ha sponsorizzato Vigna Verde in mezzo a questi?

ANONIMO
Ritengo che fossero dell’area di destra, UDC evidentemente. Bussavano alla porta continuamente alla Regione, parliamoci chiaro.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Dunque le varie giunte che compongono il patto decidono quali sono i progetti da finanziare. E così di 95 ne scelgono 24 con quello di Vigna Verde. La palla poi passa alle banche.

ANONIMO
E la seconda discrezionalità era data dalla banca in modo tale che…questo non è un operatore attendibile perché si è sognato la notte di fare una fabbrica di scarpe ma non è del settore, via!

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Ed il Banco di Sicilia dice che i Marino sono degni di essere finanziati per 24 milioni di euro. Chi avrebbe dovuto controllare che quello era il prezzo giusto per una cantina di quel tipo. Secondo il Ministero i controlli sulle pratiche di finanziamento dovevano essere fatti dalle banche concessionarie.

DOMENICO SANTECECCA – DIR. CENTRALE AREA CORPORATE ABI
Fino al 2006 non era previsto nessun obbligo da parte della banca di andare a verificare de viso quindi a vedere se il capannone o l’altra opera fosse stata realizzata. Bisogna fare un controllo di tipo documentale.

SIGFRIDO RANUCCI
Potevo anche emettere delle fatture più alte rispetto a quello che avevo pagato, perché nessuno avrebbe controllato la comunità?

DOMENICO SANTECECCA – DIR. CENTRALE AREA CORPORATE ABI
E, questo è nell’onestà dell’imprenditore naturalmente. Questo non veniva chiesto. Dal 2006…

SIGFRIDO RANUCCI
Scusi, ci è andata pure troppo bene secondo me

DOMENICO SANTECECCA – DIR. CENTRALE AREA CORPORATE ABI
Insomma ci è andata bene…il presupposto è che si lavori con delle persone oneste.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Dunque abbiamo capito che fino al 2006, ci siamo affidati all’onestà dell’imprenditore, ma oggi?

DOMENICO SANTECECCA – DIR. CENTRALE AREA CORPORATE ABI
Se io imprenditore presento una fattura emessa da un impresa, da un mio fornitore, non è che la banca è tenuta a verificare che quel fornitore esista e magari va a vedere anche dove il fornitore…scusi è un controllo che se no non finisce mai da questo punto di vista.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma la truffa avviene attraverso questo sistema qua, ormai è chiaro da anni .

DOMENICO SANTECECCA – DIR. CENTRALE AREA CORPORATE ABI
Cioè come dire…

SIGFRIDO RANUCCI
Cioè questo non è previsto della nuova legge?

DOMENICO SANTECECCA – DIR. CENTRALE AREA CORPORATE ABI
Non è previsto!

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Ma allora chi è che deve fare i controlli?

PIERO ANTONIO CINTI – DIRETTORE GENERALE – SVILUPPO ECONOMICO
C’è l’attività più di competenza delle banche che seguono l’iter dell’agevolazione e quindi dell’investimento, in tutte le fasi lo possono seguire.

SIGFRIDO RANUCCI
Si, ma è un controllo solamente sulla carta?

PIERO ANTONIO CINTI – DIRETTORE GENERALE – SVILUPPO ECONOMICO
No, no, no è un controllo in loco!

SIGFRIDO RANUCCI
Si limitano a dire che c’è lo stabilimento, poi quanto è costato questo stabilimento e quanto effettivamente è costato questo stabilimento o quanto effettivamente sono costati i macchinari dentro lo stabilimento, non lo fanno questo tipo di controllo però?

PIERO ANTONIO CINTI – DIRETTORE GENERALE – SVILUPPO ECONOMICO
No le banche lo debbono fare.

SIGFRIDO RANUCCI
Loro dicono di no?Che per legge non gli viene chiesto.

PIERO ANTONIO CINTI – DIRETTORE GENERALE – SVILUPPO ECONOMICO
Va bè faremo una riunione di chiarimento, a questo proposito, per dire alle banche che cosa più opportunamente debbono fare.

SIGFRIDO RANUCCI
Cioè dopo dieci anni arriva il chiarimento?

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
In attesa del chiarimento, la discrezionalità sulle pratiche da finanziare è stata esercitata dalle banche. Ma come?

ANONIMO
Come veniva esercitata, Lei è bravo…se veniva esercitata per clientelismo, se veniva esercitata per volgare interesse economico, questo poi bisogna vedere caso per caso. Quindi poi affidavano al consulente, poi quello dialogava, parlava…

SIGFRIDO RANUCCI
Pagava…

ANONIMO
Probabilmente!

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Ai Marino siamo arrivati attraverso un omicidio compiuto a Brescia. La loro azienda Vigna Verde utilizza l’imprenditore bresciano per gonfiare le fatture. Quello che però abbiamo capito che dentro al patto territoriale Vigna verde è il progetto piu’ imponente , 24 milioni di euro per una cantina in una zona dove di cantine ce ne sono già tante. La cosa strana è che la cantina vale 10 invece viene valutata 40, sia da chi presenta il progetto, sia dalla banca che avalla, sia dalla regione che dal Ministero che approva. Ma chi sono questi Marino? Vito Marino è figlio del boss Girolamo Marino, ucciso 20 anni fa in una guerra di mafia. Vito eredita dal padre più di 100 ettari di terreno che nel corso degli anni li fa rendere e così i Marino da contadini che erano si trasformano in imprenditori. Siamo in provincia di Trapani, precisamente a Paceco.

SIGFRIDO RANUCCI
Conoscevate i Marino?

UOMO 4
Marino? Chi?

SIGFRIDO RANUCCI
Si, Vito Marino, Salvatore Marino?

UOMO 4
No, no.

UOMO 5
Li conosciamo.

SIGFRIDO RANUCCI
Li conoscete voi? Perché sembra che siano imputati di un omicidio a Brescia. Che fa Lei, va via?

UOMO 6
No, no io sto aspettando un amico.

UOMO 5
Si, si li conosciamo. Sono nati a Paceco li conosciamo.

SIGFRIDO RANUCCI
Si dice che fossero i figli di un boss.

UOMO 5
Come?

SIGFRIDO RANUCCI
Che fossero i figli di un boss.

UOMO 5
Si, tutti boss…no, era un lavoratore, un contadino era. L’ammazzarono poi, 32 colpi gli spararono.

SIGFRIDO RANUCCI
Secondo Lei non sono stati loro ad ammazzare Cottarelli su a Brescia?

UOMO 5
Per me non sono stati loro.

SIGFRIDO RANUCCI
Sembra che sia stato il cugino, Salvatore.

UOMO 5
Salvatore, Salvatore…faceva il pane Salvatore.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Ma quando stiamo per andar via , la versione sui Marino cambia.

UOMO 4
Io sono stato in galera con lui.

SIGFRIDO RANUCCI
A si? Con chi, con Salvatore o con Vito?

UOMO 4
Con Salvatore, tanto tempo fa.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma per che cosa?

UOMO 4
Non lo so io.

SIGFRIDO RANUCCI
Eh, non lo sai…dai, sei stato in galera…

UOMO 4
Non lo so, queste confidenze non si fanno.

UOMO 5
Forse era accusato per droga, forse era accusato per droga.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Dunque Salvatore aveva precedenti per droga e lo stesso Vito in passato aveva patteggiato la pena per una truffa aggravata, eppure lo Stato concede dei contributi a fondo perduto ai figli del boss.

SIGFRIDO RANUCCI
E’ vero che suo fratello era considerato il boss della zona?

PIETRO MARINO
Si, lo consideravano ma quando è morto lui…nonostante…nemmeno la stampa è riuscita a…perché era portato come si dice…in pianta di mano da tutti

SIGFRIDO RANUCCI
Il mandante era Virga

PIETRO MARINO
Come?

SIGFRIDO RANUCCI
Il mandante dell’omicidio.

PIETRO MARINO
Non lo so, il mandante…Non so, hanno fatto tante persone, non lo so. Ci sono stati poi i pentiti che dicono che sono stati uno di Castelvetrano…e due di…

SIGFRIDO RANUCCI
Cioè l’attuale capo di Cosanostra sarebbe?

PIETRO MARINO
Non lo so se è attuale. …e due di Mazara del Vallo.

SIGFRIDO RANUCCI
La famiglia Marino secondo Lei ha ancora un potere a Paceco?

PIETRO MARINO
Non lo so, di stima forse noi… Mio nipote si è comportato bene

SIGFRIDO RANUCCI
Il sospetto che suo nipote, una parte di questi soldi li abbia ridati indietro per pagare tangenti, per pagare…

PIETRO MARINO
Non lo so, queste confidenze a me non me le ha date.

SIGFRIDO RANUCCI
Mi dica la verità…non è mai venuto nessun politico? Voi siete una famiglia importante qui, no? Qualche politico a chiedervi i voti, come si usa…

PIETRO MARINO
Da me non è venuto nessuno, da lui non lo so io…questo lo sa lui, che ne so io.

SIGFRIDO RANUCCI
Io, se facessi il politico e dovessi scegliere un interlocutore a Paceco, se io sono in cerca di voti, da voi vengo.

PIETRO MARINO
No, assolutamente!

SIGFRIDO RANUCCI
Lei si è chiesto perché tanti soldi ai suoi nipoti, tanti soldi a fondo perduto?

PIETRO MARINO
Mah, tanti soldi a fondo perduto…

SIGFRIDO RANUCCI
Cioè 20 milioni di euro sono una cifra importante.

PIETRO MARINO
Ma questi soldi sono stati spesi sono state realizzate delle opere che si possono controllare.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
I Marino avevano costruito, oltre Vigna Verde, anche altri impianti, finanziati però anche con i fondi della Regione.

ANONIMO
Questo è la Cerealseed società per raccolta grano…

SIGFRIDO RANUCCI
Questa ha lavorato?

CONSULENTE
Mai lavorato seppur ottenendo tutti i finanziamenti.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Per la Cerealseed i Marino avevano ottenuto mezzo milione di euro a fondo perduto. E poi l’Olearia Pacheco che ha avuto 2 milioni e 600 mila euro. C’era poi anche la Rinascita, una cooperativa con circa 240 soci e che Vito Marino, nominato presidente, gestiva come se fosse di sua proprietà e per la quale aveva ottenuto 3 milioni e 700 mila euro a fondo perduto. L’unica a funzionare a pieno regime. Tutte però erano state gestite con il sistema della falsa fatturazione.

CONSULENTE
Le prime truffe le ha fatte sulla Rinascita, sulla Cerealseed e sull’Olearia Pacheco. Dopo di che ha deciso di fare il grande salto, sempre sotto la regia di Tartamella perché queste truffe, Marino da solo non sarebbe stato in grado di farle.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Francesco Tartamella, ragioniere di Trapani, e socio di Cottarelli. E’ lui che mette in contatto i Marino con il bresciano. Intorno a lui ruotano una seri di società che funzionano con il sistema della falsa fatturazione. Ad un paio di km da Paceco, in questa palazzina, dovevano essere gestiti oltre 50 milioni di euro di contributi. E’ la sede del Consorzio Sikelia e di altre società, come la Venere S.r.l. della famiglia di Paolo Ruggirello, deputato del movimento per l’autonomia e destinataria di circa 5 milioni di euro di fondi. E poi c’è l’Irsa, un centro di ricerca per il vino, che fa riferimento a Tartamella, finanziato per 4 milioni di euro. Ma anche qui un giro di fatture false.

LUIGI MISERENDINO – AMM. GIUDIZIARIO VIGNA VERDE
Questo riceveva fatture false per giustificare i 4 milioni di euro della ricerca.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Anche Tartamella era nel giro della produzione di vino. Nella sua cantina, “Vessillo di Vita” faceva un vino dal nome “Ciuri Ciuri”, “Maria Carmela”, “Malandrino” ed uno dal gusto molto particolare… “Baciamolemani”. Ma la sorpresa più grande è quando gli investigatori entrano nel deposito di Tartamella. Vicino a “Vessillo di Vita” c’è un grande quantitativo di vino da etichettare, che è situato nei contenitori delle ditte dei Marino. Altro che invece è stato già etichettato: “Tralci di Ida” e “Vigne di Pompea” della tenuta Chiarelli. Ma di chi è la tenuta Chiarelli? Eccola, una vecchia Masseria ristrutturata, posata su una collina. Ai suoi piedi circa 50 ettari coltivati a vite. E siccome c’è poca acquaè stato costruito un lago artificiale.

SIGFRIDO RANUCCI
Salve, questa è la tenuta Chiarelli?

ANONIMO
Chiarelli si. E Cuffaro. Sono marito e moglie: quello si chiama Cuffaro e lei si chiama Chiarelli Giacoma.

SIGFRIDO RANUCCI
Questi sono tutti terreni del signor Cuffaro?

ANONIMO
Si, si, questi fichi d’india come anche le piante di pesca…queste qua sono viti giovani, piantate da un anno.

SIGFRIDO RANUCCI
Queste qui sono viti giovani?

ANONIMO
Si, si, ancora circa un anno.

SIGFRIDO RANUCCI
Questo è tutto suo?

ANONIMO
Si, si. C’è la piscina, si può salire.

SIGFRIDO RANUCCI
Quanti anni sono che la stanno costruendo?

ANONIMO
Mah, 7, 8 anni, che ci lavorano.

SIGFRIDO RANUCCI
E questa è una chiesa che si è costruito lui qua?

ANONIMO
Si, quello che c’era della vecchia pianta, corrispondeva. Perché non la voleva fare una cosa abusiva.

SIGFRIDO RANUCCI
Abusiva ,certo!

ANONIMO
Cioè come corrisponde dalla carta scritta.

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Il rag. Tartamella è un esperto in sovrafatturazioni, era in affari con Cottarelli, quello di Brescia che faceva fatture false per conto dei Marino e si presume che per questo sia stato ucciso.

Il deposito di Tartamella è stato sequestrato dalla procura di Trapani e dentro è stata rinvenuta una partita di vino della tenuta Chiarelli, di proprietà della moglie dell’ex governatore della Sicilia Cuffaro. Cosa c’è di strano? Probabilmente nulla. Cuffaro ex governatore, ci manda una mail in cui scrive “per motivi di tempo non mi sono mai occupato dell’azienda di famiglia, tant’è vero che ho nominato un amministratore. Quel vino è stato dissequestrato qualche mese fa , a prova del fatto che sia io che la mia famiglia non abbiamo nulla a che fare con la vicenda giudiziaria in corso. Pubblicità e poi vedremo qual è la vicenda giudiziaria in corso.

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Abbiamo visto che nella provincia di Trapani ci sono cantine di proprietà dei figli di un boss, i Marino, che incassano corposi contributi pubblici grazie a fatture gonfiate emesse da un imprenditore di Brescia, ucciso 1 anno e mezzo fa. I presunti colpevoli sembrano essere i Marino, che ora sono in carcere. Intanto le procure di Trapani e Brescia indagano e sono state raccolte testimonianze in base alle quali i contribuiti della 488 sarebbero concessi in cambio di mazzette che transitano dalle mani dei consulenti per finire in quelle di alcuni banchieri e sottosegretari del precedente e attuale governo oltre che funzionari della regione Sicilia. Inoltre ci sono testimoni che raccontano che gli imprenditori beneficiati dei contributi pubblici sono stati chiamati a raccolta dal rag. Tartamella per finanziare la campagna elettorale di Cuffaro.

SIGFRIDO RANUCCI
Senta ma questa storia dei finanziamenti è vera o no? I finanziamenti che tornavano alla politica?

FRANCESCO TARTAMELLA – RAGIONIERE
Non si può dire niente!

SIGFRIDO RANUCCI
E’ quello il problema!

FRANCESCO TARTAMELLA – RAGIONIERE
E’ quello il problema!

SIGFRIDO RANUCCI
Signor Presidente, buongiorno!

SALVATORE CUFFARO
Non voglio fare interviste.

SIGFRIDO RANUCCI
Presidente…

SALVATORE CUFFARO
Non voglio fare interviste, non lo decide Lei va bene?

SIGFRIDO RANUCCI
Assolutamente!

SALVATORE CUFFARO
Quando deciderò di fare delle interviste lo deciderò io.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma non sulla sentenza Presidente.

SALVATORE CUFFARO
Ma non voglio fare interviste! Ma Lei non è che mi può obbligare.

SIGFRIDO RANUCCI
Ma no assolutamente.

SALVATORE CUFFARO
Guardi è inutile.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
L’ex presidente Cuffaro dopo la sentenza di condanna in primo grado per favoreggiamento di soggetti ritenuti appartenenti a Cosa Nostra e concorso in rivelazione dei segreti d’ufficio, ha deciso di rimanere in silenzio. Oggi però, l’ex governatore va particolarmente di fretta. Sta per cominciare in Sicilia la campagna elettorale dell’Udc. L’appuntamento con gli elettori è al solito posto: all’Astoria Palace. Tra i primi ad arrivare c’è il senatore Calogero Mannino.
DONNA

Le mie preghiere, le mie preghiere, le mie preghiere! Come sta senatore? Le presento il piccolo che Lei già conosceva e che dobbiamo sempre…i miei grandi? Ora li faccio scendere per Pasqua. Mio marito l’ha salutato? Guido, l’hai salutato il senatore?
SPEAKER

“E’ arrivato il nostro presidente Cuffaro!”

SALVATORE CUFFARO
Non ce l’ho con voi, so che siete persone per bene, però io non ne ho fatte più a nessuno. Non sono andato a Porta a Porta, non sono andato a Ballarò, non sono andato ad Anno Zero dove mi hanno processato…

SIGFRIDO RANUCCI
Questa storia dei finanziamenti, Tartamella…

SALVATORE CUFFARO
Non lo conosco, non so chi sia. Giuro che non lo conosco, non so chi sia.

SIGFRIDO RANUCCI
Senta Presidente, mi spiega solo perché ai Marino tutti quei soldi? Presidente?

SALVATORE CUFFARO
Chiedetelo a chi glieli ha dati!

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Ai Marino, accusati di omicidio e figli del boss di Paceco, i soldi sono stati dati dallo Stato e dalla Regione Sicilia.

SALVATORE CUFFARO
Fate entrare quelli di Paceco…ehm…di Pachino che devono parlare con…

SIGFRIDO RANUCCI
Di Paceco ha detto? Presidente?

SALVATORE CUFFARO
Ma mi vedete ogni giorno, non mi saltate attorno 2 mila persone, ve lo chiedo per titolo di cortesia…

SIGFRIDO RANUCCI
Ma Lei i finanziamenti a Cuffaro li ha portati nel 2000, nel 2001?

FRANCESCO TARTAMELLA – RAGIONIERE
Se Lei mi fa sempre le stesse domande io non Le posso rispondere. Io su questo non Le posso rispondere.

SIGFRIDO RANUCCI
Vabbè.

FRANCESCO TARTAMELLA – RAGIONIERE
Non lo conosco sinceramente. Parola mia, d’onore! Conosco persone vicino a lui. C’è tutta una serie di…i passaggi diretti non riesce a dimostrarli Lei. Ma se andate a monte, andate a capire …e lì è lo scossone veramente che date!

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Il ragionier Tartamella allora ci racconta come funziona un sistema.

FRANCESCO TARTAMELLA – RAGIONIERE
Dovete partire dallo studio dove ha fatto approvare il finanziamento. Da lì, la catena che lega con la consulenza del Ministero e la catena del politico che assegna dal Ministero la consulenza. E’ questa la catena, è facile! Ma se nessuno la vuole vedere….perché questo sistema ti copre, so forti. Lei non riuscirà a dimostrare una tangente, non ci riuscirà mai. Mi segua le do un imput che Lei…io sono il consulente del Ministero e strutturo il bando, dove già dico che a monte del bando c’è un 7, un 10, un 12% di progettazione finanziaria agli studi, e poi delego l’istituto che deve controllare e dare la graduatoria…tengo tutti per le palle o no? Mi risponda!

SIGFRIDO RANUCCI
Si, si, si.

FRANCESCO TARTAMELLA – RAGIONIERE
E’ lì che dovete guardare. E’ lì!

SIGFRIDO RANUCCI
Ma è fatto a posta questo sistema secondo Lei?

FRANCESCO TARTAMELLA – RAGIONIERE
Certamente!

MILENA GABANELLI IN STUDIO
In data 8 maggio 2007 la commissione antimafia manda una lettera a Cuffaro con la quale chiede spiegazioni in merito alle erogazioni di un contributo all’azienda Vigna Verde – sequestrata – e di proprietà dei Marino di Paceco – figli del boss e accusati di omicidio per questo in carcere. La risposta arriva 3 mesi dopo il 10 agosto la regione Sicilia scrive: daremo corso alla pratica di finanziamento, nonostante le indagini, perché non ci sono arrivate comunicazioni contrarie. Ha dovuto pensarci la magistratura a stoppare questo finanziamento, altrimenti anche l’ultima tranche sarebbe finita nelle tasche dei figli del boss. Secondo la procura di Trapani che sta indagando proprio su questi fatti, il meccanismo per ottenere fondi sarebbe questo: la politica sceglie i grandi studi di consulenza e le banche che avallano i progetti. Gli stessi consulenti poi strutturano per l’imprenditore il finanziamento e lo strutturano gonfiando il progetto. In questo modo creano i presupposti per gonfiare le fatture e così si ottiene il fondo nero con il quale pagare i consulenti, i funzionari di banca,di Ministeri, di regioni e su fino al politico. Su questo sta indagando la procura di Trapani. Noi invece però torniamo in provincia di Trapani dove di denaro pubblico ne è arrivato proprio tanto, qualche progetto sarà andato a buon fine, ma qualcun’altro no. Di sicuro si è investito molto in vigneti e cantine.

SAVERIO PICCIONE – SEGRETARIO CGIL TRAPANI
Negli ultimi anni sono arrivati qualcosa come 3 mila miliardi delle vecchie lire.

SIGFRIDO RANUCCI
E’ una piccola finanziaria?

SAVERIO PICCIONE – SEGRETARIO CGIL TRAPANI
E’ una piccola finanziaria, una montagna di risorse che purtroppo non ha prodotto i risultati che auspicavamo. Non c’è stato lo sviluppo, non c’è stata la crescita del lavoro, non c’è stata l’occupazione. Probabilmente se i lavoratori fossero rimasti a casa e sarebbero stati pagati dallo Stato, lo Stato avrebbe risparmiato di sicuro.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Il 15 Aprile 2005 Vito Marino acquista il 20% della società Terre del Sole, nello stesso giorno cioè in cui diventa consigliere Alessandro Massinelli, fratello di Marcello. E chi è Marcello Massinelli ce lo dice lui stesso in qualità di teste nel processo a Cuffaro.

DAL PROCESSO AIELLO – CUFFARO – TALPE ALLA DDA DEL 12/02/2006
ALESSANDRO MASSINELLI
Ho avuto un’esperienza di consulenza al Ministero del Tesoro sulla programmazione negoziata.

P.M.
Con quale ministro scusi?

ALESSANDRO MASSINELLI
Allora c’era come sottosegretario il senatore Cusumano. Poi ho avuto un’esperienza come consulente del governo regionale Capodicasa con l’allora assessore all’industria Manzullo. Successivamente come consulente del Presidente Cuffaro. Per la parte privata ho seguito diversi investimenti sia in Sicilia ma nel resto d’Italia anche all’estero.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Massinelli è stato dunque consulente finanziario per la 488 per la pubblica amministrazione. Ma anche per le aziende private. Ha gestito patti territoriali e dal 2002 è anche nel consiglio di amministrazione del Banco di Sicilia, dell’ente cioè che vaglia e finanzia le pratiche. Ma probabilmente sono solo coincidenze, e a proposito di coincidenze ce n’è anche un’altra: nel deposito di Tartamella con quello di Cuffaro, c’è anche il vino “Villa del Casale”. La società che lo produce divide la sua sede con Euforbia, la più importante società di consulenza per i finanziamenti pubblici di Trapani nel settore vitivinicolo. Euforbia è per metà di S.C. e chi è S.C. ?

SIGFRIDO RANUCCI
Cercavo il signor C.

SEGRETARIA
Il dottor C praticamente in ufficio non ci sta quasi mai.

SIGFRIDO RANUCCI
C. era consulente dell’ex Presidente Cuffaro.

SEGRETARIA
Del Presidente Cuffaro, si.

SIGFRIDO RANUCCI
Consulente agricolo?

SEGRETARIA
Si.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Questa mattina però, c’è il consiglio di amministrazione dell’Ismea, è C. c’è.

LUCA CHIANCA
Buongiorno, il Dott. C.?

S.C.
No!

LUCA CHIANCA
Non è Lei?

S.C.
No, no!

LUCA CHIANCA
Senta cercavo il dott. C.?

GUARDIA GIURATA
Non c’è.

LUCA CHIANCA
Ma come adesso l’ho visto entrare?

GUARDIA GIURATA
Si, ci doveva essere però non c’è.

LUCA CHIANCA
Comunque era lui?

GUARDIA GIURATA
Si, però non, però sta facendo delle cose… non so.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Insomma c’è e non c’è, anche perché di cose da fare C. ne ha davvero tante. Oltre a che a quello dell’Ismea, siede anche nei consigli di amministrazione di altre società dove si studiano strategie per finanziare altre imprese, è consigliere della Ciem, poi è socio della Tellus e amministratore della Leonardo Engineering, e poi è a Roma in piazza del parlamento dove c’è la sede della Holding sviluppo industriale di cui è amministratore unico. Insomma C. per il doppio ruolo che ha in qualità di esperto agricolo della Regione, di consulente per le imprese sembra essere la persona giusta a cui presentare le pratiche per ottenere i contributi.

ANONIMO
Siamo nel ‘99. Che poi non è che hanno solo approvato Trapani Nord, fu l’infornata di tutti i patti in Sicilia. Ne vennero approvati 12 industriali ed 11 agricoli. Detto amichevolmente il consulente della Regione del quale bisognava andare era un certo C., che era il Consulente del Presidente della Regione, che aveva una sua società di consulenza, la Euforbia. Chi passava da quella strada al 90% passava. Io ho conosciuto una volta, due volte, il C., ho capito il tipo… e non ho voluto avere rapporti.

SIGFRIDO RANUCCI
Quindi o si passa per C. oppure…

ANONIMO
E’ una mia idea.

SIGFRIDO RANUCCI
Ed in cambio che ricevevano?

ANONIMO
Non lo dica a me, io non faccio questo tipo di lavoro.

SIGFRIDO RANUCCI
Riceveva soldi?

ANONIMO
Eh?

SIGFRIDO RANUCCI
Soldi?

ANONIMO
Probabilmente!

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
C. ci scrive di non essere mai stato il consulente di Cuffaro e l’ex Presidente della Regione ce lo conferma via mail. In un resoconto stenografico del senato però l’ex Presidente della Regione interviene in una commissione sull’emergenza idrica ed è accompagnato proprio da C., che viene presentato alle istituzioni come l’esperto del Presidente della Regione Sicilia. Sta di fatto che a Trapani, secondo gli atti della Procura, C. sarebbe legato anche ad Agriturpesca che ha la sede all’interno del palazzo della Presidenza della Provincia, dove è responsabile del Patto Territoriale per l’agricoltura, la pesca ed il turismo. A gestire milioni di euro troviamo una donna sola con un computer.

IMPIEGATA
Non c’è nessuno, che è un patto…

SIGFRIDO RANUCCI
La sede è qui però?

IMPIEGATA
La sede è questa, si.

SIGFRIDO RANUCCI
Volevamo qualche opuscolo di Agriturpesca.

IMPIEGATA
No, non abbiamo niente.

SIGFRIDO RANUCCI
Brochure, cose, niente?

IMPIEGATA
No, assolutamente non abbiamo un logo, non abbiamo…cioè a livello di pubblicità, no, anche perché non serve.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
La pubblicità non serve anche perché lo sponsor migliore è proprio C., che viene intercettato mentre cerca di far inserire nella finanziaria regionale del 2007 un contributo per Agriturpesca. Sull’ isola di Pantelleria non c’e’ appezzamento di terreno che non sia stato coltivato a passito, e qui negli ultimi anni e’ caduta una pioggia di contributi pubblici, a gestire parte dei finanziamenti e’ stata proprio Agriturpesca. Tra coloro che hanno ottenuto i fondi anche l’ex ministro dell’agricoltura Calogero mannino, che è proprietario di questi terreni oltre che essere di fatto il dominus della società Abraxas, intestata al figlio, Salvatore. All’ Abraxas è stato destinato un contributo a fondo perduto che, secondo la procura di Marsala, sarebbe stato ottenuto presentando documentazione falsa.

SIGFRIDO RANUCCI
Sono Ranucci della Rai, posso farLe qualche domanda?

CALOGERO MANNINO
E che succede, la Rai qua cosa fate?

SIGFRIDO RANUCCI
Si è parlato di sprechi, da sempre, troppi sprechi, troppe truffe con la 488.

CALOGERO MANNINO
Ma certamente ci saranno degli sprechi, però non farei delle generalizzazioni. Farei innanzitutto l’inventario delle tante iniziative che prima con la legge 64 e poi con la 488 sono state realizzate al Sud, anche qui a Pantelleria.

SIGFRIDO RANUCCI
Lei ha una cantina qui a Pantelleria?

CALOGERO MANNINO
Si, ho una piccola cantina.

SIGFRIDO RANUCCI
Ci sono stati anche dei problemi riguardo degli accertamenti in merito ad una presunta truffa alla 488?

CALOGERO MANNINO
Io credo proprio che quella truffa non esista. Chiunque, anche Lei che ha una bella macchina da ripresa, possa venire a vedere cosa è quella cantina.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
La cantina c’è e vista da fuori è molto bella. La Procura di Marsala ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex ministro, per tentata truffa ai danni dello Stato, perché a giustificazione dei lavori fatti avrebbe presentato delle fatture gonfiate.

SIGFRIDO RANUCCI
Si è parlato di fatture gonfiate per oltre 600 mila euro?

CALOGERO MANNINO
Son tutte balle, son tutte cose che non esistono. Noi vogliamo che vengano a fare dei controlli non cartacei, controlli sull’opera. Troveranno una cantina bellissima, reale, c’è, è lì, si vede, lavora!

SIGFRIDO RANUCCI
Ci sono state secondo Lei troppe truffe sulla 488?

CALOGERO MANNINO
Bisognerebbe chiederlo al Ministro Bersani.

SIGFRIDO RANUCCI FUORI CAMPO
Calogero Mannino è stato condannato in appello per concorso esterno in associazione mafiosa, poi la cassazione ha deciso che il processo era da rifare. Il prefetto di Palermo gli ha comunque negato il certificato antimafia, e l’ex ministro ha dovuto dimettersi dalla presidenza del Cerisdi, centro di eccellenza della Regione Sicilia, perché senza certificato antimafia Calogero mannino non poteva amministrare fondi pubblici.

SIGFRIDO RANUCCI
Lei ha avuto una polemica ultimamente col prefetto Marino per il rilascio del certificato antimafia

CALOGERO MANNINO
No, no…Lei….

SIGFRIDO RANUCCI
E’ necessario il certificato antimafia?

CALOGERO MANNINO
No, guardi io sono un parlamentare, io sono un uomo di Stato.

SIGFRIDO RANUCCI
E secondo Lei andrebbe chiesto a chi si candida il certificato antimafia?

CALOGERO MANNINO
Si, si, si, si, si. a tutti, a tutti.

MILENA GABANELLI IN STUDIO
Se vuoi ottenere i contributi è richiesto di produrre il certificato antimafia, che abbiamo visto da solo non basta. Per amministrare lo Stato non è richiesto nulla. E forse è giusto così, perché non deve essere un prefetto a decidere chi ci amministra, ma i partiti quando scelgono i loro candidati. E alla politica si chiede per esempio di avere il pudore di non utilizzare il denaro pubblico né direttamente né indirettamente per farsi l’azienda vinicola di famiglia.

Comunque tutto quello che abbiamo visto è finito a Bruxelles che oggi scrive: “Sicilia e Calabria hanno il primato per frodi e irregolarità sui fondi europei destinati all’Italia.”

I Ministri che dal 96 ad oggi hanno firmato gli assegni destinati alla 488 sono stati: Enrico Letta, Marzano per 4 anni consecutivi, Scajola, Bersani anche lui per 4 anni . Proprio Bersani, finalmente se ne è accorto era ora ed ha detto recentemente “chiudo la 488 perché tanti miliardi di euro fra fondi europei e quelli provenienti dalle nostre tasche sono finiti nelle mani della criminalità organizzata e in progetti senza capo né coda”. Aveva predisposto una serie di provvedimenti che in qualche modo sarebbero stati fondamentali per impedire tanto sperpero, ma poi il governo è caduto.

Vedremo cosa succederà al prossimo.

Una buona notizia ce l’abbiamo anche oggi.

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