(Teleborsa) – Nulla di nuovo a Piazza Affari, che continua a boccheggiare assieme alle altre borse del Vecchio Continente anche dopo l’opening bell. A Wall Street l’umore non è dei più rosei e non sono bastati i due buoni dati macro da poco diffusi a migliorare il sentiment. La risalita oltre le stime del PMI di Chicago e della fiducia dei consumatori hanno solo parzialmente controbilanciato la delusione per l’indice Case Shiller, che continua a puntare il dito sul moribondo mercato immobiliare a stelle e strisce. Continua inoltre a prevalere il timor panico che la crisi del debito europeo non resti circoscritta a Grecia e Irlanda ma sconfini anche in Portogallo, Spagna e Italia. Per il momento, gli unici aad ostentare sicurezza sono gli speculatori, come dimostrato dagli ampi movimenti al rialzo evidenziati in questi giorni da spread, rendimenti e CDS dei bond governativi del PIIGS. La moneta unica, che o più scettici indicano sulla via del tramonto, continua a pagare le conseguenze della delicata situazione attuale a vantaggio del più sicuro dollaro. Il cross con il biglietto verde viaggia al momento sui minimi anche al di sotto degli 1,29 dollari. Il Ftse All Share segna ora un calo dello 0,75%, il Ftse Mib dello 0,73%. Da rilevare, comunque, che entrambi gli indici sono risaliti dai minimi, pur continuando a sottoperformare l’Europa. Nel paniere principale Fondiaria-Sai continua a soccombere alle vendite massicce che hanno iniziato a travolgere il titolo già ieri. La compagnia, scesa ben oltre i 5,28 euro, ha toccato i minimi degli ultimi 25 anni. Non vanno meglio gli altri principali titoli finanziari sull’onda lunga del panico per l’attuale situazione europea. Tra i pochi segni più spicca Luxottica, grazie ad un buon giudizio degli analisti, che influenza positivamente anche Geox. Bene cemento, costruzioni e oil.
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