Il Bitcoin sbarca in uno dei mercati immobiliari piú cari al mondo. Per la prima volta a New York sono stati venduti due appartementi, i cui compratori hanno pagato in criptovaluta. Si tratta di due appartamenti dell’Upper East Side, del valore di 875 mila dollari e 1,48 miloni di di dollari. Cifre che, secondo quanto riferito dall’agenzia immobiliare, la Magnum Real Estate Group, sono state pagate in Bitcoin e poi convertite in cash tramite BitPay
“È come uno scambio di valuta. Accettano il bitcoin e ci danno i dollari “, ha dichiarato Stuart Marton, Executive Vice President di Magnum.
Va ricordato che l’Italia è stato il primo paese a rendere possibile l’acquisto di una casa in bitcoin. Quasi un anno fa, nell’aprile del 2017, il gruppo Barletta, che opera nel settore immobiliare, ha annunciato che che avrebbe permesso di pagare con la moneta virtuale i 123 appartamenti di un edificio riqualificato nel quartiere San Lorenzo a Roma. La novità – spiegava allora il gruppo– è resa possibile da una risoluzione dell’Agenzia delle entrate del settembre 2016, che ha di fatto riconosciuto i bitcoin come una valuta straniera, rendendo quindi possibile usarla in un atto notarile.
Due mesi fa circa la prima compravendita a Torino. Una giovane cinese ha acquistato un appartamento pagando in Bitcoin. La compravendita, conclusa con il passaggio di proprietà di un immobile “centrale” nel capoluogo piemontese, costituisce per ora un caso unico in Italia.
In altri Paesi, Gran Bretagna in testa, è già stato sperimentato l’utilizzo di criptovalute nel mercato immobiliare: a dicembre dello scorso anno due sviluppatori inglesi hanno venduto due case per l’equivalente in Bitcoin di 945 mila sterline (822318,00 euro).