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A Roma, la moda veste la pace

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La figlia di Nelson Mandela ha premiato volti illustri del mondo della moda e del lusso tra cui Naomi Campbell, Piero Piazzi e Massimo Leonardelli, Renzo Rosso e Jean-Christophe Babin

A cura di Redazione Wall Street Italia 

Cartolina da Roma. Il 21 marzo, nella “Giornata Mondiale contro il Razzismo”, Spazio Europa, gestito dall’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, ha fatto da cornice alla decima edizione del premio internazionale La Moda Veste la Pace, ideato dal fondatore di African Fashion Gate APS Nicola Paparusso con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana, dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Federazione Italiana Giuoco Calcio. L’evento, sotto il patrocinio del Parlamento Europeo, è stato dedicato a Vivienne Westwood, la gran dama della moda che Nicola Paparusso conosceva e stimava.

Makaziwe Mandela, figlia del Premio Nobel per la Pace Nelson Mandela e presidente onorario di African Fashion Gate, ha premiato, insieme a Marietou Dione presidente di AFG, volti illustri del mondo della moda e del lusso che con il loro lavoro hanno contribuito e contribuiscono tuttora a fare del bene.

Naomi Campbell, fashion icon, attrice, attivista e fondatrice di Fashion For Relief, un’organizzazione no profit che collabora con altre charities e fondazioni, è stata premiata per aver intrapreso e sostenuto con continuità una campagna contro il razzismo nella moda e oltre. La modella è stata ispirata da sempre da Nelson Mandela, che l’aveva soprannominata la sua nipote onoraria.

Piero Piazzi, Presidente di Women Management e Massimo Leonardelli, amministratore delegato di Leonardelli PR, sono stati premiati per il loro impegno rispettivamente come ambasciatore e presidente di To. Get. There la ETS attiva in Uganda e Sud Sudan in aiuto a bambini orfani e sieropositivi abbandonati e in condizione di estrema povertà grazie al supporto locale delle suore comboniane e degli specializzandi del Policlinico Gemelli di Roma.

Piero Piazzi, Presidente di Women Management e Massimo Leonardelli, amministratore delegato di Leonardelli PR

Massimo Giannini, direttore de La Stampa, è stato premiato per la sua sensibilità al sociale. Mobilitarsi è un dovere è il titolo del suo editoriale pubblicato il 7 dicembre 2022 con il quale ha promosso una raccolta firme a sostegno dell’appello indirizzato a Mohammad Reza Sabouri, ambasciatore in Italia della Repubblica Islamica di Iran, al capo della magistratura iraniana e ad Antonio Tajani, Ministro degli Esteri, perché venga rilasciata Fahimeh Karimi, allenatrice di pallavolo e madre di tre bambini, condannata a morte dal regime per un calcio ad un paramilitare Basiji.

Renzo Rosso, fondatore e presidente del gruppo OTB, e Arianna Alessi, vice presidente di OTB Foundation, sono stati premiati per tutti i progetti che supportano con la loro Fondazione per i giovani, le donne e l’integrazione. Rosso e Alessi si sono operati per accogliere in Italia rifugiati ucraini dando loro alloggio, cibo, vestiti, assistenza sanitaria, istruzione ed educazione, fino ad inserirli in azienda nel rispetto di tutti i diritti contrattuali.

Infine Jean-Christophe Babin, amministratore delegato di Bulgari, è stato premiato per l’impegno profuso nel promuovere i valori di uguaglianza e diversità, nel rispetto dei più elevati standard di comportamento, e Luisa Panconesi, presidente del Comitato Evento LuisaViaRoma x Unicef, per aver realizzato importanti attività volte a sostenere i programmi dell’UNICEF mirati a proteggere e agarantire i diritti di tutti i bambini vulnerabili del mondo.

Naomi Campbell riceve il premio La Moda Veste La Pace per aver intrapreso e sostenuto con continuità una campagna contro il razzismo nella moda