A WSI Smart Talk Fidelity presenta una strategia di investimento che fa leva sulle emozioni
Il nemico numero uno degli investitori non va cercato all’esterno, ma nella testa (e nella pancia) degli investitori stessi: sono le emozioni. Nella puntata di mercoledì 5 aprile 2023 di WSI Smart Talk Natale Borra, head of distribution di Fidelity International, e Ruggero Bertelli, professore di Economia degli Intermediari Finanziari all’Università di Siena, si confronteranno su come la mente umana si destreggia quando ha a che fare con gli investimenti e come sfruttare l’emotività a proprio vantaggio quando si investe. Come ogni puntata, gli ospiti saranno moderati dal direttore Leopoldo Gasbarro.
I temi di WSI Smart Talk
La puntata partirà dall’assunto che il cervello delle persone reagisce differentemente di fronte a perdite e guadagni, come dimostrato dagli studiosi di finanza comportamentale. Nello specifico, l’essere umano è per definizione avverso alle perdite, è più sensibile cioè alle perdite che ai guadagni e tende a sovrastimarle.
Di conseguenza, un portafoglio di investimento a prova di emotività deve prima di tutto gestire l’irrazionalità del risparmiatore, ancor prima dell’asset allocation. Ed è qui che scende in campo la figura chiave del consulente finanziario che, utilizzando la contabilità mentale teorizzata dal premio Nobel Richard Thaler e la Prospect Theory formulata dagli psicologi israeliani Daniel Kahneman e Amos Tversky nel 1979, abbina gli strumenti finanziari agli obiettivi di vita del cliente, attraverso la pianificazione patrimoniale. Agganciando il denaro a obiettivi concreti, aiuta il suo assistito a mantenere disciplina e controllo, soprattutto durante le fasi più turbolente di mercato come quella attuale, facendo leva sui bias comportamentali e partendo dall’assunto che “se lo conosci lo eviti”.
Per aiutare gli investitori a investire per obiettivi, da oltre dieci anni Fidelity International segue un modello diverso da quello tradizionale (che costruisce il portafoglio dedicando determinate percentuali alle diverse asset class) e ha realizzato un white paper, in collaborazione con Matteo Motterlini, professore di economia cognitiva, neuroeconomia e behavioural change presso l’Università San Raffaele di Milano, che prova a fornire delle basi scientifiche al modello. Nel modello, denominato CRS (Crescita, Reddito, Stabilità), i soldi sono trattati in modo diverso a seconda della loro provenienza, come ha dimostrato la teoria dei conti mentali di Thaler. Si pensi ad esempio a come spendiamo con più leggerezza la tredicesima rispetto allo stipendio. Viene inoltre quantificato il grado di avversione alle perdite rispetto ai guadagni.
Nello specifico, Fidelity International ha strutturato la propria offerta in modo da rispondere alle tre principali esigenze di investimento: la crescita del capitale nel lungo termine (che può essere ottenuta investendo tipicamente in temi e aziende con prospettive di crescita strutturale di lungo periodo), l’ottenimento dal proprio investimento di un reddito periodico (attraverso un’esposizione a strumenti che distribuiscono cedole periodiche), la stabilità del portafoglio nelle fasi più volatili di mercato (raggiungibile ad esempio attraverso strumenti di pianificazione finanziaria). Nel modello Crescita, Reddito e Stabilità, alla base della costruzione del portafoglio di investimento non c’è più la definizione della percentuale da destinare alle diverse asset class, ma una quota del portafoglio viene destinata alle tre componenti del modello, sulla base degli obiettivi dell’investitore.
Per saperne di più, segui la diretta di Smart Talk mercoledì 5 aprile 2023 alle ore 15:00 sul sito di Wall Street Italia, sul canale YouTube o sui social media della testata finanziaria.