Roma – L’Associazione bancaria italiana ribadisce la richiesta di rinvio dell’attuazione delle regole di Basilea 3, quelle che tra l’altro prevedono un progressivo inasprimento dei requisiti patrimoniali a carico degli istituti di credito.
Incombe “un rischio evidente di disparità competitive”, ha avvertito il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, intervendo ad un un convegno oggi a Roma su queste nuove regole, e sul progetto europeo per creare una Unione bancaria.
Di recente infatti gli Usa hanno annunciato il rinvio sine die dell’attuazione di questa riforma. “Vengono meno le caratteristiche di sincronizzazione e globalità che Basilea 3 dovrebbe introdurre”, ha rilevato Sabatini.
Peraltro secondo l’Abi nelle linee evolutive dell’intero pacchetto legislativo permangono “forti elementi di criticità” sull’impatto che deriverò dall’attuazione delle nuove regole. Un rinvio favorirebbe l’attesa ripresa del ciclo economico e la disponibilità di credito per imprese e famiglie. “Di fronte a un quadro macroeconomico che non lascia prevedere efficaci cambi di tendenza – ha detto Sabatini – occorre evitare che le nuove regole riducano la capacità delle banche italiane ed europee di supportare il sistema economico e la ripresa”. (TMNEWS)