ROMA (WSI) – “A me tendenzialmente non interessa nulla della vita privata di Berlusconi. Sono per l’abolizione dei giornali di gossip e sono consapevole che questa mia proposta abbasserebbe gli utili del gruppo Mediaset e di Mondadori, che da anni si occupano delle vita privata di Berlusconi e non solo”.
Marco Travaglio, ospite fisso di Servizio Pubblico di Michele Santoro, replica alla valanga di accuse del Pdl sul programma dopo la puntata di giovedi’ con Michelle Bonev. “Aboliamo il gossip – ribadisce il giornalista -, ma Berlusconi sarebbe d’accordo? Quando serviva un fidanzato per Noemi hanno precettato un tronista che poi ha confessato che non c’entrava nulla. C’è un presidente di Regione come Marrazzo saltato per una storia di lenzuola, tirata fuori dagli uomini di Berlusconi. E Sircana? Che c’importa di dove andava con la sua auto. Ora chiedono improvvisamente la tutela della privacy, cominciassero loro”.
“Il presepe di Berlusconi e della Pascale – dice ancora Travaglio all’ANSA – non è frutto di indiscrezioni di paparazzi che li hanno colti di sorpresa, ma di una consapevole rappresentazione della sacra famiglia ricomposta dopo le burrasche degli ultimi anni. Sono loro che impongono il privato di Berlusconi e rendono ciò che avviene in casa sua un fatto pubblico”.
“E’ un continuo equivoco – aggiunge il vicedirettore del Fatto Quotidiano -. Lui potrebbe tranquillamente rivendicare i suoi festini notturni, ma poi non può andare al family day. Se usa il suo privato per stampare opuscoli edificanti, non può meravigliarsi se poi il suo privato viene passato al setaccio dalla stampa. Berlusconi sa benissimo che con la sua vita privata si gioca parte del consenso elettorale. Negli ultimi anni si è fumato milioni di voti e si è giocato il rapporto con il Vaticano e di parte dell’elettorato cattolico. Ora cerca di sistemare la faccenda, ma smontare il presepe che hanno creato ha lo stesso valore del metterlo in piedi”.
Secondo il vicedirettore del Fatto Quotidiano nel racconto di Michelle Bonev non c’è solo gossip. “A me ha interessato – spiega – soprattutto la parte in cui denuncia come vengono finanziati film e programmi Rai e rivela chi comanda in Mediaset. Berlusconi ci aveva detto che non si occupava più delle sue tv, invece scopriamo che continua a dare ordini alle aziende per sistemare le sue protette. E’ gossip questo?”.
“Brunetta, che aggredisce i punti forza della Rai per favorire Mediaset – aggiunge Travaglio riferendosi all’attacco gli stipendi di Fazio, Crozza e Benigni -, adesso farà una interrogazione per sapere chi deve restituire i milioni di euro buttati dalla Rai?”. L’ex dg Rai Mauro Masi sostiene che Berlusconi non l’ha mai chiamato per ingaggiare la Bonev, come rivelato dalla stessa attrice. “Peggio mi sento – replica Travaglio -, vuol dire che è stato un moto spontaneo”. (ANSA, 18 ottobre 2013).